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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Vorrei dare al Signor Francesco 8 l'incomodo, ed il piacere <strong>di</strong> fargli conoscere questo degno<br />

sacerdote, che pure è un anima santa, ed avrebbero essi tanta consolazione <strong>di</strong> poter conoscere, ed<br />

ossequiare il nostro Patriarca 9 .<br />

Vorrebbe anche conoscere il degnissimo nostro Superiore, ed i Religiosi Cavanis 10 . Vedete se<br />

potete servirlo.<br />

Pel nostro Prelato <strong>di</strong>rei, che potreste pregare il Signor Padenghe 11 ed anche per Mons. Traversi.<br />

Per i Cavanis anche il Signor Don Giacomo 12 . In somma chi credete. Forse anche quanto vi scrivo non<br />

potrà accettarlo per non aver tempo, ma se potete il Patriarca fateglielo conoscere.<br />

Rapporto alla Della Croce il Conte Marco non seppe, che <strong>di</strong>rmi. Io <strong>di</strong>ssi con lui che potrebbe la<br />

Rosa fare la rinunzia se crede con<strong>di</strong>zionata parlando già s'intende della robba del padre e del zio, che<br />

per l'ere<strong>di</strong>tà materna non è da farne parola. Con<strong>di</strong>zionata m'intendo, che nella quietanza <strong>di</strong>cesse, che si<br />

contenta delle 6000 lire sino che resta nell'Istituto ma in qualunque caso, che intende rientrare ne suoi<br />

<strong>di</strong>ritti.<br />

Questo è quanto <strong>di</strong>ssi al Conte Marco, ma meglio riflettendo poi il fare la quietanza come <strong>di</strong>ce la<br />

Rosa delle 6000 lire, del rimanente da essa ricevuto senza altre descrizioni d'aver ricevuto ne<br />

soprabondantemente, ne tutto pare ancora meglio se si contentassero per altro.<br />

In ogni modo mi pare che una quietanza in questo modo ti 13 stia ma in altra maniera sarebbe<br />

necessario aspettare la risposta <strong>di</strong> sua madre.<br />

Se aveste dei dubbi consigliatevi col degnissimno nostro Superiore che se ne intende <strong>di</strong> tutto, ed<br />

egli anche meglio <strong>di</strong> me saprà vedere cosa sia da farsi per l'onore ed il vantaggio dell'Istituto.<br />

Ho ricevuto oggi una lettera della Cara Dama Priùli 14 alla quale risponderò da Verona. Intanto se<br />

la vedete presentatele tanti complimenti.<br />

Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

Bergamo li 24 aprile 1830<br />

BERGAMO<br />

VENEZIA<br />

26 APR(ile)<br />

Alla Signora<br />

La Signora Giuseppa Terragnoli<br />

Figlia della Carità<br />

Santa Lucia<br />

V E N E Z I A<br />

Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 15<br />

8 Don Luzzo Francesco, iniziatore del primo oratorio dei Figli della Carità (Ep. I, lett. 412, n. 4, pag. 676).<br />

9 Mons. Monico Giacomo, Patriarca <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164).<br />

10 Don Antonio e Don Marco Cavanis (Ep. II/1, lett. 438, n. 1, pag. 55)<br />

11 Padenghe Francesco, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555).<br />

12 Don De Mattia Giacomo, rettore della Chiesa <strong>di</strong> S. Geremia, Venezia (Ep. III/2, lett. 1421, n. 1, pag. 868).<br />

13 Grafia errata per «ci».<br />

14 Dama Loredana Priuli, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> e benefattrice (Ep. I, lett. 397, pag. 646).<br />

15 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>

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