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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

2122(Bergamo#1830.04.17)<br />

Con un po'<strong>di</strong> umorismo, la <strong>Canossa</strong> la compatisce per i contrattempi che l'hanno fatta trepidare in riguardo<br />

degli Esercizi <strong>di</strong> Trento a cui si volevano mandare tanti aiuti e che sono risultati sovrabbondanti per lo scarso<br />

numero delle partecipanti. Ella andrà a Milano per l'elezione della superiora, se là lo crederanno opportuno,<br />

oppure rimanderà.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Povera la mia Angelina quanti imbarazzi. Niente paura il Signore ti ajuterà, non puoi credere<br />

quanto mi <strong>di</strong>spiace il non poter essere costì ad ajutarti quantunque non sia buona da niente. Sappi che<br />

non poteami trattenere, <strong>di</strong> non ridere, immaginandomi il tuo imbarazzo, avendoti io scritto <strong>di</strong> mandare<br />

le compagne, e la Cara Rosmini 1 <strong>di</strong> non mandarle. Il degnissimo nostro Superiore 2 avendo giu<strong>di</strong>cato<br />

che tu le man<strong>di</strong> vedrai che Dio ne caverà la Sua gloria.<br />

Per me se <strong>di</strong>cevano <strong>di</strong> non averne bisogno, non le avrei mandate, perchè faceva il sacrifizio <strong>di</strong><br />

cuore per far loro piacere ed ajutarle; ti <strong>di</strong>co il vero, credeva che si tratasse <strong>di</strong> più numero, avendomi<br />

scritto la Cara Rosmini, che Monsignore s'era ammalato per essere andato ad invitare le esercitanti, e<br />

poi da te intesi che erano tutte ventiquattro, questo resti tra <strong>di</strong> noi.<br />

Ma io tengo per certo, che avendo così pensato il Superiore verrà fuori la Gloria <strong>di</strong> Dio. Intanto<br />

Felicita 3 avrà fatto una buona trottata, ed anche Marietta 4 , ma vedrai che ne verrà del bene.<br />

Per la Mariettina Rossetta te la raccomando per l'anima, perchè con quella gonfiezza ne temo.<br />

Cristina 5 ti prega <strong>di</strong>, darle un tallero alla Zaibante, ed alla Betta <strong>di</strong>ce che ti regoli senza riguardo, e per<br />

l'altra donna che assiste queste, che tu la pren<strong>di</strong> pure, e la paghi quello che fa <strong>di</strong> bisogno.<br />

Per le nostre ammalate speriamo che per la mia venuta saranno rimesse.<br />

Adesso ti darò le nuove della mia salute. Questa continua bene, ma che possa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere<br />

ancora senza tosse non lo sono. Fuori <strong>di</strong> questa mi vado proprio giornalmente rimettendo. Non sò<br />

ancora, se per non replicare altri viaggi tornerò qualche settimana a Milano per l'ellezione della<br />

superiora, o se per poco tempo non si degneranno, ho intenzione <strong>di</strong> ritornare a Verona.<br />

Spero che per mercoledì avrò da Milano la risposta, e ti potrò scrivere qualche cosa <strong>di</strong> preciso. Il<br />

libbro delle lettere, che hai trovato, se tu fossi in tempo potresti darlo al Signor Conte Luca 6<br />

Abbraccio <strong>di</strong> cuore la Cara secretaria, e le <strong>di</strong>rai <strong>di</strong> non mettere sulla mansione 7 «Borgo Santa<br />

Catterina», ma in Rocchetta, Convento Santa Croce. Mi raccomando alle vostre orazioni <strong>di</strong> tutte in<br />

questa novena <strong>di</strong> San Giuseppe.<br />

Tutte vi abbraccio, e lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Sappi che ho anche Cristina che stà poco bene, un pò più del solito, de' suoi consueti dolori. Ti<br />

prego <strong>di</strong> farla raccomandare al Signore.<br />

Di Te Carissima Figlia<br />

Bergamo Santa Croce li 17 aprile 1830<br />

Tua Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong> 8<br />

Figlia della Carità<br />

PS. Mi <strong>di</strong>menticava <strong>di</strong> <strong>di</strong>rti che ti rimando una delle lettere che mi hai occluso. Questa è del Signor<br />

Agnelli, cugino della Cara Isabella, e contiene una cambiale che pure ti occludo. Prega l'Isabella <strong>di</strong><br />

dettare una lettera <strong>di</strong> risposta a questo signore dopo che col mezzo del Signor Verdari 9 o anche<br />

Carlo gastaldo 10 <strong>di</strong>retto dal Signor Verdari l'avrà rascossa. Fa che Isabella <strong>di</strong>ca al cugino, che<br />

trovandomi lontana da Verona <strong>di</strong>e<strong>di</strong> ad essa la commissione <strong>di</strong> rispondere per potergli render conto<br />

dell'esito della cambiale presentandogli tanti complimenti.<br />

1 Rosmini Margherita (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />

2 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />

3 Valsecchi Felicita, a Trento per gli Esercizi (Ep. III/2, lett. 1493, n. 3, pag. 1027).<br />

4 Dottori Maria (Ep. III/2, lett. 1610, n. 4, pag. 1262).<br />

5 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

6 Conte Passi Luca (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />

7 La busta con l'in<strong>di</strong>rizzo.<br />

8 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

9 Verdari Giambattista, farmacista <strong>di</strong> Porta Borsari a Verona (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239)<br />

10 Castaldo, fattore (Ep. III/2, lett. 1531, n. 5, pag. 1107).

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