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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1802(Venezia#1827.06.22)<br />

Poiché la sa preoccupata per quanto le ha scritto nella lettera del 17 giugno a riguardo della Giuseppina<br />

Gagliar<strong>di</strong>, la <strong>Canossa</strong> la consola scagionandola <strong>di</strong> ogni responsabilità e assicurandola che cercherà <strong>di</strong> tornare<br />

più presto che potrà a Verona, anche perché l’inaugurazione dell’Ospedale delle Convalescenti ritarderà non<br />

poco.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Io sono loro debitrice <strong>di</strong> tante risposte avendo ricevuto lettere per istraor<strong>di</strong>nario come per<br />

or<strong>di</strong>nario. Le scriverò dunque tutto quello che potrò, e scriverò due righe anche alla cara Cristina 1 .<br />

Mia cara Angelina non ti angustiare per l’affare della Peppina Gagliar<strong>di</strong> 2 . In sostanza non ne hai<br />

colpa veruna. La carità <strong>di</strong> Cristina che già spesse le volte fa che non si ricor<strong>di</strong>, quantunque abbia buon<br />

desiderio <strong>di</strong> non fare, fu quella che tutto fece col Signor Trevisani e quello che hai detto alla Signora<br />

Angela non faceva nessun effetto senza il <strong>di</strong>scorso al Signor Giovanni. Questo puoi cornprenderlo<br />

facilmente tu sola senza che io pure te lo scriva. Te lo ripeto solo per tua quiete oltre <strong>di</strong> che sono cose<br />

facili da accomodare.<br />

Sento mia cara Figlia lo stato delle nostre ammalate come trovasi obbligata a letto anche la cara<br />

Metilde 3 . Mia cara Figlia noi non conosciamo i <strong>di</strong>ssegni <strong>di</strong> Dio ed amar dobbiamo le <strong>di</strong>vine <strong>di</strong>sposizioni<br />

quantunque contrarie agli umani nostre inclinazioni.<br />

Coraggio mia cara Angelina il Signore ti vuol santificare e perciò ti fa passare da una ad un'altra<br />

croce. Non credere però che io non abbia tutta l’intenzione <strong>di</strong> assisterti quanto posso ed in conseguenza<br />

<strong>di</strong> ritornare più presto che potrò ma per quello che mi resta da fare non mi pare possibile lasciare questo<br />

Paese al più presto se non che dopo i due o tre <strong>di</strong> luglio senza poter cominciare la Casa delle<br />

Convalescenti 4 per cui mi ci vorrebbe ancora alcuni mesi almeno due o tre certamente, e già vedendo<br />

volerci tanto tempo ed anche incerto che a tall’epoca fosse tutto finito anche senza le ammalate aveva<br />

già pensato non più tanto fermarmi.<br />

La ventura settimana ci scriverò quando avrai da mandarmi a prendere. Sappi che martedì scorso<br />

fu fatto legalmente il suo istrumento della Donà 5 onde anche questa è finita.<br />

Non mi ricordo se la madre delle Demassari 6 abbia portato la robba da far loro gli abiti. Se mai<br />

l’avesse portata e ti capitasse qualche occasione per Venezia ti prego <strong>di</strong> mandarmela, perchè sappi che<br />

qui hanno una postulante che si credevano certe entrasse subito e già a me sembrano le cose benissimo<br />

<strong>di</strong>sposte, ma restano ancora le ultime conclusioni da sentirsi. Se questa viene come pare ho intenzione<br />

<strong>di</strong> ricondur meco la Floriana ma se mai questa non potesse venire converrà che anche questa volta lasci<br />

la Floriana quì. Rapporto alla lite Mezzanelli 7 dopo aver avuto una gentile risposta <strong>di</strong> quella lettera che<br />

per essa ti mandai altro non seppi se non che oggi fissai un'ora all'avvocato per istabilire tutte le cose e<br />

poter poi restare tranquilla anche ritornando a Verona.<br />

Termino questa lettera dopo la consulta coll'avvocato. Mi assicurò nuovamente della giustizia e<br />

sicurezza della causa. La Mezzanelli non ha ancora rimandato al suo avvocato le carte necessarie, ma<br />

mi scrisse che voleva domandare una proroga. Per parte mia non pare quasi <strong>di</strong>rebbesi possibile perdere<br />

quella lite.<br />

Anche per 1'affare della cara Beatrice 8 con una mia lettera gentilissima <strong>di</strong> risposta al Signor<br />

Bortolo 9 spera l’avvocato che in un caso potremo fare senz'altra carta.<br />

Se tu avessi bisogno <strong>di</strong> me prima del tempo che t'in<strong>di</strong>co (s)crivimi che farò il possibile per<br />

affrettare. Ebbi lettera poco fa da Rimini. Il Signor Arciprete mi conforta <strong>di</strong>cendomi che anche l’anno<br />

scorso a Coriano I'Isabella soffri lo stesso incomodo, onde si vede che il male è la quaresima.<br />

Ti abbraccio <strong>di</strong> vero cuore, e ti lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria da brava coraggio, e poi<br />

coraggio.<br />

Tua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 10<br />

(NB. Seguono cinque righe che si omettono perchè personali della segretaria Rosa della Croce).<br />

Venezia Santa Lucia 22 giugno 1827<br />

1<br />

Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

2<br />

Giuseppina Gagliar<strong>di</strong>, aspirante che entrerà a Verona nel 1828 (Ep. III/2, lett. 1733, n. 6, pag. 1511).<br />

3<br />

Bunioli Metilde della comunità <strong>di</strong> Verona ( Ep. III, lett. 1612, n. 1, pag. 1267).<br />

4<br />

Attesa inizio Ospedale Convalescenti (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053).<br />

5<br />

Donà delle Rose Cecilia, nella comunità <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 399, n. 3, pag. 651).<br />

6<br />

Floriana e Irene Demassari, sorelle: Floriana a Venezia e Irene a Verona (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4, pag. 1274).<br />

7<br />

Contessa Mezzanelli (Cf. Lett. 1796).<br />

8<br />

Olivieri Beatrice (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529).<br />

9 Padre della Olivieri.<br />

10 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>

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