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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1801(Venezia#1827.06.20)<br />

La <strong>Canossa</strong> pensa che ormai sia meglio segnalare alla madre della Isabella Ferrari il suo stato <strong>di</strong> salute,<br />

che continua a dare preoccupazioni. Chieda al me<strong>di</strong>co e, sul tenore della risposta, deciderà in proposito.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Ricevetti mia carissima Figlia la <strong>di</strong> lei lettera scritta <strong>di</strong> tanti caratteri, da cui rilevai le nuove da<br />

me tanto bramate delle nostre povere ammalate. Se grande è il mio rincrescimento per la cara Beatrice<br />

1 , non è però meno il contento che provo, pel piccolo miglioramento della cara Isabella 2 , della<br />

cui salute scrissi giorni sono a Rimini al Signor Arciprete, al quale gliela descrissi minutamente non<br />

solo; ma gli significai altresì il mio timore, e pena che provo, anche riguardo della Signora Contessa<br />

<strong>di</strong> lei madre 3 .<br />

Ora vorrei ch'ella, mi sapesse <strong>di</strong>re, se la Signora Contessa Nane zia dell'Isabella ha mai scritto<br />

a sua madre riguardo alla salute della Isabella. E poi nuovamente consulti il me<strong>di</strong>co a mio nome, e<br />

mi sappia <strong>di</strong>re se crede che io scriva alla Signora Contessa, sì, o no.<br />

Io me la passo <strong>di</strong>scretamente, e proccuro <strong>di</strong> governarmi. Le compagne anch’esse stanno<br />

bene, e per grazia del Signore sono tutte fuori del letto.<br />

Quando mi scrive mi sappia <strong>di</strong>re come sta la cara Cristina 4 , conviene che il dolore sia stato<br />

molto forte che la costringeva a guardare il letto bisognerebbe che sudasse cosa facile in questa<br />

stagione, e che si avesse riguardo. Oggi non mi fu possibile neppur <strong>di</strong> dettare tutta questa lettera.<br />

Le aggiungo dunque che la ringrazio della risposta del padre <strong>di</strong> Beatrice su questo punto non<br />

so cosa <strong>di</strong>re. Penserò come regolarmi. Oggi solo le scrivo perchè non stia in pena se non vede mie<br />

lettere quello che doveva <strong>di</strong>re la secrettaria a proposito della zia d’Isabella si è che ella preghi il<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> domandare alla Contessa Nane per mia regola se ha mai scritto niente alla Signora<br />

Contessa Ferrari dell’incomodo della figlia, e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rle che quantunque stia meglio vedendo la cosa<br />

così lunga e tenendo in sospensione il me<strong>di</strong>co la qualità della materia che restituisce penserei <strong>di</strong><br />

dargliene un cenno.<br />

Ti abbraccio con tutte.<br />

[Venezia] 20 giugno [1827]<br />

Tua Aff.ma Madre 5<br />

1 Olivieri Beatrice (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529).<br />

2 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

3 Contessa Nani, ved. Ferrari, mamma <strong>di</strong> Isabella Ferrari (Ep. II/2, lett. 882, n. 3, pag. 1180). Nane grafia errata.<br />

4 Pilotti Cristina, attualmente a Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

5 NB. Manca la firma della <strong>Canossa</strong>.

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