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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

2109(Milano#1830.03.27)<br />

La <strong>Canossa</strong> deve rispondere all'Arciprete <strong>di</strong> Sogliano; la può sostituire la Isabella Ferrari, che è al corrente<br />

<strong>di</strong> tutto, ma necessita trovarle la lettera <strong>di</strong> richiesta. Le in<strong>di</strong>ca come fare. La prega poi <strong>di</strong> organizzare come<br />

mandarla a prendere e come sistemare l'accordo con i due vetturali.<br />

Carissima figlia<br />

Eccoti un abozzo del principio della lettera per l'Arciprete <strong>di</strong> Sogliano 1 che consegnerai alla<br />

cara Isabella 2 aggiungendole a mio nome ch'ella prosseguirà il trattato degli affari non av(e)ndo qui<br />

la lettera, e non ricordandomi il contenuto della medesima. Puoi guardare nel tavolino <strong>di</strong> Cristina 3<br />

per vedere se ivi vi fosse. Guarda pure nelle lettere dell'anno 1830 che si trovano nella cassa <strong>di</strong><br />

legno grande in camera d'archivio.<br />

Puoi guardare anche in camera mia, e l'Isabella torni a guardare tra le sue lettere perche o in<br />

uno o nell'altro <strong>di</strong> questi luoghi la lettera vi debbe essere e la cara Isabella trovata che l'avrete potrà<br />

rispondere adecquatamente.<br />

Mi trovo da qualche or<strong>di</strong>nario priva <strong>di</strong> vostre lettere. Seppi da Venezia la morte della cara<br />

Orsolina 4 , che la Cristina non mancò <strong>di</strong> far suffragare ma tu niente mi hai sin qui scritto, ed a <strong>di</strong>rti<br />

il vero mi trovo in qualche pena. Desidero aver nuove, delle nostre ammalate, che tanto mi stanno a<br />

cuore. Ia mia salute continua ad essere sullo stesso piede <strong>di</strong> quando era costì perche la tosse stenta a<br />

lasciarmi.<br />

Oggi pero mi trovo più meglio. Sono sempre nella lusinga <strong>di</strong> partire venerdì da quì per<br />

Bergamo, ed il lunedì vorrei partire per costì. Mandami dunque a prendere da Michele 5 e questo<br />

sarebbe necessario partisse, o venerdì, all'ora <strong>di</strong> suo comodo e fosse a Bergamo sabbato per riposare<br />

la domenica, e partire con me il lune<strong>di</strong>, o veramente partisse il sabbato a buonissima ora per butarsi<br />

avvanti quanto i cavalli fossero persuasi, o anche sino a Brescia.<br />

Poi la domenica mattina dopo avere ascoltata la Messa potrebbe partire per Bergamo.<br />

Questa volta si a Michele non fa <strong>di</strong>fficoltà, prenderei Nanne vetturino 6 , ma prima <strong>di</strong> parlare<br />

con nessuno parla con Michele, e nel caso egli non abbia <strong>di</strong>fficoltà puoi mandare a chiamare Nanne<br />

e <strong>di</strong>rgli tu il modo come accomoda a Michele non già come cosa, che voglia lui, ma come cosa che<br />

voglio io. Se Michele avesse <strong>di</strong>fficoltà che prenda pure Cattinari 7 , e sia l'uno sia l'altro darai il mio<br />

baule vecchio cioè quel solito giallo con dentro la bambagina a fiori gran<strong>di</strong> il quale la Rosa 8 mi<br />

<strong>di</strong>ceva ch'era rotto. Appena ricevuta questa mia fallo accomodare, e mandamelo perche credo che<br />

condurro meco una figliuola.<br />

Rifletto, che siccome dubito d'avere due novizie invece d'una sospen<strong>di</strong> <strong>di</strong> mandarmi a<br />

prendere se non ti scrivo <strong>di</strong> nuovo perche troppo mi <strong>di</strong>spiacerebbe che Michele dovesse stare in<br />

serpa, e se viene da te glielo conterai. Se il medesimo poi mostrasse desiderio <strong>di</strong> venire per lui, e<br />

<strong>di</strong>cesse che non gli fa niente a stare fuori allora man<strong>di</strong>mi pure a prendere come ti ho detto.<br />

Se mai venisse Nanne con Michele <strong>di</strong>rai al vetturino ma a forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso ch'essendo io<br />

stata sempre contenta si <strong>di</strong> lui come <strong>di</strong> Cattinari alle volte prenderò l'uno ed alle volte prendero<br />

l'altro perche voglio essere in libertà.<br />

In somma fretta ti abbraccio avendo og(gi) ch'è il primo giorno venti cinque signore che si<br />

fermano tutta la giornata, ed a pranzo. Vi lascio tutte nel Cuor santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

1 P. Vitale Corbucci . (Ep. II/2, lett. 879, n. 2, pag. 1172).<br />

2 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

3 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

4 ORSOLINA, una delle maestre <strong>di</strong> campagna.<br />

5 Masina Michele, vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564).<br />

6 Uno dei vetturali.<br />

7 Altro vetturale.<br />

8 Dabalà Rosa (Ep. II, lett. 585, n. 4, pag. 442)

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