epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
AD ANGELA BRAGATO 2101(Milano#1830.03.13) Già nella lettera del 6 marzo, la Canossa le aveva comunicato che, in infermeria, sarebbe stato bene che le ammalate avessero vasellami propri, cucchiaio d'argento invece di quello di legno e bicchiere di cristallo. Ora, per non far sorgere turbamenti, la consiglia a far lavare tutto a parte, ma a non fare alcun cambiamento. Quando andrà lei a Verona, spiegherà e sarà facile convincerla. Le necessitano, con urgenza, per l'arcivescovo di Milano, le documentazioni rilasciate per l'erezione canonica di Venezia e di Trento. Carissima figlia Milano li 13 marzo 1830 Ti ringrazio delle notizie, che mi dai del signor Don Bresciani 1 ed il signor Conte Luca 2 . Sono obbligatissima all'uno e all'altro ed oggi scrivo subito a Trento per vedere se le condizioni del signor Conte Luca sono come le desiderano. E se vorranno le due funzioni nel dopo pranzo ti manderò subito una lettera pel signor Don Leonardo 3 . Ho molto piacere di quanto mi scrivi del signor Mezzari 4 che possiamo risparmiare la lite piacendomi di non averne altro che col diavolo. Se non lo hai fatto manda a pregare Carlino Canossa 5 di passare un momento da voi altre e gli racconterai tutto l'accaduto pregandolo di sollecitare il signor Conte Persico 6 come Mezzari ti disse a dare i frutti, ma avverti che conviene tu lo faccia fare con molti complimenti ringraziando il Conte Persico della sua premura, e pregandolo a voler compire ecc. Cioè pensa delle belle parole e fagli un bel complimento. Dirai al signor Don Antonio Strabui 7 al quale presenterai tanti rispetti che la settimana santa debbo essere a Verona per ciò lo servirò alla mia venuta. Rapporto alle nostre ammalate non v'ha dubbio che la cara Jsabella 8 non dia proprio pena, ma non vorrei che avesse tralasciato i sottralivi di sostanza. Già quando le ritornano i mali di testa siamo per qualche giorno a capo. Io spero sempre in Maria santissima. Continuami le nuove e dile che si faccia coraggio che già la grazia è fatta ma il Signore vuol provarla, e che mangi più che può ancorche rigetti, che verra poi di ritorno il medico a Verona, e la prima medicina è il farle fare un balletto. Per la Ottavia 9 non vorrei che l'informicamento fosse un affare convulsivo, ed il trovarsi come un foco fosse effetto d'un estrema debolezza. Dopo purgata bene io la farei mangiare e direi che a poco a poco si rimetterà. Stò in molto pensiero. In somma mi raccomando a voi altre questa novena di San Giuseppe e le due susseguenti di Maria santissima. Uniamoci tutte a pregare; il Signore ci assista e benedica. Ti prego di occludermi in una lettera una piccola cartina di polverina della nostra Maddona che voglio darla ad una di queste care compagne che si trova ammalata da molto tempo. Rapporto al cambiamento dei cucchiaj, e dei bicchieri 10 per le ammalate, sino che io vengo per evitare tutte le dispiacenze fà così. Da ordine a quella, che fa il refettorio di segliere tante scodelle quante sono le ammalate, e fa che le faccia a ciascheduna scodella piatto, e tassina un 1 Padre Cesare Camillo Bresciani, fondatore (Ep. I, lett. 394, n. 1, pag. 638). 2 Conte Passi Luca, missionario apostolico (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787). 3 Don Leonardo Leonardi (Ep. I, lett. 147, n. 6, pag. 242). 4 Mezzari Carlo, uno dei consulenti (Ep. III/3, lett. 1835, n. 8, pag. 1758). 5 March. Carlo Canossa (Ep. I, lett. 8, n. 6, pag. 23). 6 Conte PERSICO, l'attore di una possibile causa, poi rientrata. 7 Don Antonio Strabui, uno dei collaboratori della Fratellanza (Ep. II/1, lett. 490, n. 3, pag. 166). 8 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542). 9 Simoncelli Ottavia, ospite della Casa di Verona (Ep. III/2, lett. 1607, n. 2, pag. 1253). 10 Cucchiai d'argento e bicchieri di cristallo per le ammalate, onde impedi il contagio.
piccolo segno, e faccia che le lavino divise dalle altre. Puoi far questo senza far parola se non che a quella che fa il refettorio. Tua affezionatissima Madre Maddalena Figlia della Carità 11 Adesso ho bisogno di una altro piacere fatto con giudizio. Sappi che l'Arcivescovo 12 desidera avere una copia della lettera che mi scrisse il Patriarca di Venezia 13 , quando gli presentai le Regole approvate dalla Santa Sede, come anche una copia. della patente, che fece lo stesso Patriarca al Padre spirituale della Casa di Venezia, ch'è Mons. Traversi 14 , come anche la lettera, che mi mandò il Vescovo di Trento 15 per la medesima approvazione in occasione che a lui pure presentai le Regole di Roma. Queste due lettere e la copia della patente pel padre spirituale di Venezia si trovano nel cartolaro unite al breve di Roma, il quale si trova nel calto 16 di mezzo del burò 17 di rimpetto alla camera della cara Isabella, e fa, ch’essa le sielga, sapendo essa quali sono. Ti raccomando di usare tutta la diligenza, perche non sorta dal detto cartolaro alcuna carta, essendo tutte d'impegno. Quando l'Isabella le ha trovate fa fare una copia tanto della patente quanto delle due lettere una del Patriarca, e l'altra del Vescovo di Trento, ed a posta corrente spedisimele subito ritenendo costì le originali bastandomi d'avere le semplici copie. Ti raccomando che sieno copiate con attenzione o dalla superiora 18 , o dalla Prudenza 19 . Le originali le rimetterai nel suo cartolaro, e nello stesso calto dove le avrai trovate. Mi sta sul cuore anche la lettera di Don Antonio Marchi 20 . Ti do licenza di guardare tu sola per questa anche nella cassetta di Cristina 21 . Senza leggere le carte basta che osservi le manzioni 22 delle lettere che ivi si trova e se trovi una lettera diretta a Mons. Canonico Soardi, spedisimela che sara quella che cerchiamo. La mia salute va discretamente bene solo mi trovo un po' stanca perche non mi lasciano un momento di respiro. Se anche ci anderà un pochi di soldi di più di posta poco importa perche la Gloria del Signore domanda così. Quì pure tutto va bene. Ringraziamo Dio. Di nuovo ti abbraccio. Alla Signora La signora Angela Bragato Figlia della Carità Recapito dal signor Verdari alla Porta dei Borsari VERONA 11 NB. Firma autografa della Canossa. 12 Card. Gaysruck Gaetano, Arcivescovo di Milano (Ep. I, lett. 326, n. 4, pag. 506). 13 Mons. Monico Jacopo, Patriarca di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164). 14 Mons. Antonio Traversi, superiore e padre spirituale della comunità di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 2, pag. 165). 15 Mons. Luschin F. Saverio, Vescovo di Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626). 16 Cassetto interno. 17 Scrivania. 18 Dabalà Rosa (Ep. II, lett. 585, 4, pag. 442) 19 Biadego Prudenza, nella Casa di Verona (Ep. III/2, lett. 1622, n. 8, pag. 1288 20 Antonio Marchi, Provveditore del Liceo (Cf. lett. 2099). 21 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 22 Indirizzo della lettera (Ep. III/1, pag. 520).
- Page 458 and 459: ALLA CARMINATI 2069(Verona#1829.12.
- Page 460 and 461: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2071(Verona#1
- Page 462 and 463: A MARGHERITA ROSMINI 2072(Verona#18
- Page 464 and 465: A DOMENICA FACCIOLI 2073(Verona#182
- Page 466 and 467: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2075(Verona#1
- Page 468 and 469: [Verona, 4 dicembre 1829] A DOMENIC
- Page 470 and 471: Di Lei Carissima Figlia Verona li 2
- Page 472 and 473: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2080(Verona#1
- Page 474 and 475: A MARGHERITA ROSMINI 2081(Verona#18
- Page 476 and 477: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2082(Verona#1
- Page 478 and 479: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2083(Verona#1
- Page 480 and 481: [Verona, gennaio 1830] A DOMENICA F
- Page 482 and 483: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2085(Verona#1
- Page 484 and 485: A MARGHERITA ROSMINI 2086(Verona#18
- Page 486 and 487: A ELENA BERNARDI 2087(Verona#1830.0
- Page 488 and 489: Il motivo di questo viaggio è il s
- Page 490 and 491: A DOMENICA FACCIOLI 2089(Verona#183
- Page 492 and 493: A ELENA BERNARDI 2091(Verona#1830.0
- Page 494 and 495: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2093(Verona#1
- Page 496 and 497: A MARGHERITA ROSMINI 2094(Verona#18
- Page 498 and 499: A DOMENICA FACCIOLI 2095(Verona#183
- Page 500 and 501: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2096(Verona#1
- Page 502 and 503: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2097(Verona#1
- Page 504 and 505: Adesso ho bisogno, che tu mi faccia
- Page 506 and 507: Alla Signora la Signora Angela Brag
- Page 510 and 511: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2102(Milano#1
- Page 512 and 513: La lettera deve essere d'un signore
- Page 514 and 515: dopo che fece il colpo e le facevam
- Page 516 and 517: Per i cucchiaj aspetta pure la mia
- Page 518 and 519: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2107(Milano#1
- Page 520 and 521: A MARGHERITA ROSMINI 2108(Milano#18
- Page 522 and 523: La Cristina voleva scrivere alla Te
- Page 524 and 525: AD ANGELA BRAGATO 2111(Milano#1830.
- Page 526 and 527: AD ANGELA BRAGATO 2113(Bergamo#1830
- Page 528 and 529: AD ANGELA BRAGATO 2115(Bergamo#1830
- Page 530 and 531: Alla Signora La Signora Angela Brag
- Page 532 and 533: Se Maria Santissima ha fatto il mir
- Page 534 and 535: oltre di che l'orario va addattato
- Page 536 and 537: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2118(Bergamo#
- Page 538 and 539: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2119(Bergamo#
- Page 540 and 541: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2121(Bergamo#
- Page 542 and 543: AD ANGELA BRAGATO 2122(Bergamo#1830
- Page 544 and 545: AD ANGELA BRAGATO 2124(Bergamo#1830
- Page 546 and 547: Vorrei dare al Signor Francesco 8 l
- Page 548 and 549: A DOMENICA FACCIOLI 2127(Verona#183
- Page 550 and 551: Tanti doveri al Signor Don Giovanni
- Page 552 and 553: A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2130(Verona#1
- Page 554 and 555: parlassero per sollievo, giacche co
- Page 556 and 557: mille affari. La Muterlini 7 si por
AD ANGELA BRAGATO<br />
2101(Milano#1830.03.13)<br />
Già nella lettera del 6 marzo, la <strong>Canossa</strong> le aveva comunicato che, in infermeria, sarebbe stato bene che le<br />
ammalate avessero vasellami propri, cucchiaio d'argento invece <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> legno e bicchiere <strong>di</strong> cristallo.<br />
Ora, per non far sorgere turbamenti, la consiglia a far lavare tutto a parte, ma a non fare alcun<br />
cambiamento. Quando andrà lei a Verona, spiegherà e sarà facile convincerla. Le necessitano, con urgenza,<br />
per l'arcivescovo <strong>di</strong> Milano, le documentazioni rilasciate per l'erezione canonica <strong>di</strong> Venezia e <strong>di</strong> Trento.<br />
Carissima figlia<br />
Milano li 13 marzo 1830<br />
Ti ringrazio delle notizie, che mi dai del signor Don Bresciani 1 ed il signor Conte Luca 2 .<br />
Sono obbligatissima all'uno e all'altro ed oggi scrivo subito a Trento per vedere se le con<strong>di</strong>zioni del<br />
signor Conte Luca sono come le desiderano. E se vorranno le due funzioni nel dopo pranzo ti<br />
manderò subito una lettera pel signor Don Leonardo 3 .<br />
Ho molto piacere <strong>di</strong> quanto mi scrivi del signor Mezzari 4 che possiamo risparmiare la lite<br />
piacendomi <strong>di</strong> non averne altro che col <strong>di</strong>avolo.<br />
Se non lo hai fatto manda a pregare Carlino <strong>Canossa</strong> 5 <strong>di</strong> passare un momento da voi altre e<br />
gli racconterai tutto l'accaduto pregandolo <strong>di</strong> sollecitare il signor Conte Persico 6 come Mezzari ti<br />
<strong>di</strong>sse a dare i frutti, ma avverti che conviene tu lo faccia fare con molti complimenti ringraziando il<br />
Conte Persico della sua premura, e pregandolo a voler compire ecc. Cioè pensa delle belle parole e<br />
fagli un bel complimento.<br />
Dirai al signor Don Antonio Strabui 7 al quale presenterai tanti rispetti che la settimana santa<br />
debbo essere a Verona per ciò lo servirò alla mia venuta.<br />
Rapporto alle nostre ammalate non v'ha dubbio che la cara Jsabella 8 non <strong>di</strong>a proprio pena, ma<br />
non vorrei che avesse tralasciato i sottralivi <strong>di</strong> sostanza. Già quando le ritornano i mali <strong>di</strong> testa<br />
siamo per qualche giorno a capo. Io spero sempre in Maria santissima. Continuami le nuove e <strong>di</strong>le<br />
che si faccia coraggio che già la grazia è fatta ma il Signore vuol provarla, e che mangi più che può<br />
ancorche rigetti, che verra poi <strong>di</strong> ritorno il me<strong>di</strong>co a Verona, e la prima me<strong>di</strong>cina è il farle fare un<br />
balletto.<br />
Per la Ottavia 9 non vorrei che l'informicamento fosse un affare convulsivo, ed il trovarsi<br />
come un foco fosse effetto d'un estrema debolezza. Dopo purgata bene io la farei mangiare e <strong>di</strong>rei<br />
che a poco a poco si rimetterà. Stò in molto pensiero. In somma mi raccomando a voi altre questa<br />
novena <strong>di</strong> San Giuseppe e le due susseguenti <strong>di</strong> Maria santissima. Uniamoci tutte a pregare; il<br />
Signore ci assista e bene<strong>di</strong>ca.<br />
Ti prego <strong>di</strong> occludermi in una lettera una piccola cartina <strong>di</strong> polverina della nostra Maddona<br />
che voglio darla ad una <strong>di</strong> queste care compagne che si trova ammalata da molto tempo.<br />
Rapporto al cambiamento dei cucchiaj, e dei bicchieri 10 per le ammalate, sino che io vengo<br />
per evitare tutte le <strong>di</strong>spiacenze fà così. Da or<strong>di</strong>ne a quella, che fa il refettorio <strong>di</strong> segliere tante<br />
scodelle quante sono le ammalate, e fa che le faccia a ciascheduna scodella piatto, e tassina un<br />
1 Padre Cesare Camillo Bresciani, fondatore (Ep. I, lett. 394, n. 1, pag. 638).<br />
2 Conte Passi Luca, missionario apostolico (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />
3 Don Leonardo Leonar<strong>di</strong> (Ep. I, lett. 147, n. 6, pag. 242).<br />
4 Mezzari Carlo, uno dei consulenti (Ep. III/3, lett. 1835, n. 8, pag. 1758).<br />
5 March. Carlo <strong>Canossa</strong> (Ep. I, lett. 8, n. 6, pag. 23).<br />
6 Conte PERSICO, l'attore <strong>di</strong> una possibile causa, poi rientrata.<br />
7 Don Antonio Strabui, uno dei collaboratori della Fratellanza (Ep. II/1, lett. 490, n. 3, pag. 166).<br />
8 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />
9 Simoncelli Ottavia, ospite della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1607, n. 2, pag. 1253).<br />
10 Cucchiai d'argento e bicchieri <strong>di</strong> cristallo per le ammalate, onde impe<strong>di</strong> il contagio.