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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1800(Venezia#1827.06.17)<br />

Notizie varie, ma la preoccupazione più forte per la <strong>Canossa</strong> é la salute, sempre troppo precaria, della<br />

Ferrari. Forse una passeggiata in carrozza per qualche giorno le farebbe bene. Le in<strong>di</strong>ca quin<strong>di</strong> come<br />

debba organizzarla. L’0spedale delle Convalescenti é molto bello ed ella attende che se ne possa fare<br />

l’inaugurazione. A Verona, con l’acquisto della prospettata locanda, si potrebbe pure iniziare un’opera<br />

simile, ma non ci sarebbe certo paragone con quella, ormai quasi funzionante, <strong>di</strong> Venezia.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Provo oggi se mi riesce <strong>di</strong> scriverle in lungo mia cara Figlia avendo tante cose da <strong>di</strong>rle. Vorrei<br />

che mi mandasse la nota <strong>di</strong> quanto hanno speso per la Rosa della Croce 1 per la mobiglia e quanto <strong>di</strong><br />

quel danaro ultimo mandato dalla sua mamma che mi <strong>di</strong>ede la Beatrice 2 sia per la mobiglia e quanto<br />

per la dozzina o sia mantenimento.<br />

Così pure vorrei mi scrivesse che capi le hanno fatto e quali restano da farsi.<br />

Lo stesso rapporto alla robba fatta alla Cecilia Donà, e mi <strong>di</strong>ca anche cosa per la Cecilia<br />

occorerebbe <strong>di</strong> più. Rapporto alle carte ricevetti quella che mi mandò mia sorella 3 come già le<br />

scrissi. Le altre da lei consegnate alla cara Durini 4 seppi dalla Fanzago 5 che sono nelle sue mani e<br />

sta aspettando qualche sicuro incontro per farmele avere,onde stia quieta anche per queste.<br />

Ho piacere che la cara Rosmini 6 stia bene <strong>di</strong>ca alla medesima che l’abbraccio <strong>di</strong> cuore, e che<br />

non le scrivo perchè non ho tempo; me che non ho niente in contrario <strong>di</strong> quanto scrisse a Monsignor<br />

Vicario 7 . Sono però sorpresa che questi non le risponda essendo tanto gentile e che abbia scritto a<br />

Don Leonardo 8 che aspettava la risposta avendo la Rosmini scritto in mia vece.<br />

Se vede Don Leonardo glielo ripeta a mio nome. Dica pure alla cara Margherita che da quì<br />

sono non mi ha più scritto, né io scrissi a lui non essendomi possibile neppure arrivare a fare le<br />

lettere in<strong>di</strong>spensabili quantunque scriva tutti i momenti che ho <strong>di</strong> libertà.<br />

Veniamo alle altre due ammalate Beatrice, e Isabella 9 può credere quanto mi stiano sul cuore.<br />

Noi facciamo orazione certamente. Oltre però la pena per la cara Isabella, mi trovo doppiamente<br />

imbarazzata. Sento trovarsi ella in molta pena e questa mi fa temere ch'ella vede le cose mettersi<br />

sopra un piede cattivo, ed io non ho ancora scritto una parola a sua madre 10 . Sua zia che è nel liceo<br />

non iscrisse perchè siamo restate d'accordo <strong>di</strong> stare vedendo, ed io mi attenni al giu<strong>di</strong>zio del me<strong>di</strong>co<br />

che interrogai e che mi asserì non esservi il minimo pericolo, e mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> aspettare. Quando sono<br />

partita mostrava <strong>di</strong> rimettersi e adesso parmi comprendere che peggiora.<br />

Oggi finalmente mi riesce <strong>di</strong> scrivere all'Arciprete a Rimini 11 ed a lui intanto scrissi ogni<br />

cosa. Due cose io vorrei da lei mia cara Figlia per mia quiete. L'una che facendo i miei complimenti<br />

al me<strong>di</strong>co nuovamente a mio nome lo interrogasse e sinceramente mi scrivesse la <strong>di</strong> lui risposta<br />

senza timore <strong>di</strong> angustiarmi non solo perchè non debbo volere che la volontà <strong>di</strong> Dio; ma anche<br />

perchè il volermi risparmiare questa necessaria angustia me ne apporterebbe un altro giorno un'altra<br />

assai maggiore, oltre la mia responsabilità per l’impegno preso colla madre. La seconda cosa si è<br />

1 Rosa della Croce, della comunità <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

2 Olivieri Beatrice (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529).<br />

3 Rosa <strong>Canossa</strong> Orti , sorella <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 4, 2, pag. 11).<br />

4 Contessa Carolina Durini, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 2, pag. 6).<br />

5 Anna Olivari in Fanzago, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 400, pag. 654).<br />

6 Margherita Rosmini (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535).<br />

7 Mons. Sardagna Emanuele, Vicario episcopale <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626).<br />

8 Don Leonardo Leonar<strong>di</strong>, precettore <strong>di</strong> Carlo <strong>Canossa</strong> (Ep. I, lett. 147, n 6, pag. 242).<br />

9 Isabella Ferrari (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

10 Contessa Virginia Nani, ved. Ferrari, mamma <strong>di</strong> Isabella Ferrari (Ep. II/2, lett. 882, n. 3, pag. 1180).<br />

11 II responsabile della parrocchia <strong>di</strong> Isabella Ferrari.

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