epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Il motivo di questo viaggio è il seguente. Voi già sapete i gran signori che erano i Trevisani, quantunque abbia il Signor Giovanni beneficato l'Ospitale, ed il Ricovero, potè però lasciare a sua moglie oltre il negozio, uno stato grandioso. Questa Signora si trova aggravata da molti parenti suoi propri poveri, non ha ancora finito i suoi affari anzi credo che avrà da fare assai per terminarli trattandosi di cosa grande. Sappete la gran bottega, e negozio che avevano. A questo negozio erano dirizzati varj colli di mercanzia forestiera, la quale qui è proibita. Adesso che a Venezia vi è il porto franco 14 , essa col mezzo di un nostro veronese che si chiama Signor Carlo Zambelli ha preso in affitto un magazzino a San Moise 15 ove questo Signore le trovò anche casa. Qui ha venduto, e va asciugando il negozio e vuol venire a Venezia con intenzione di fermarsi forse due mesi sinche ha esitato tutta la sua robba. Sentite dunque cosa questa Signora desidera da noi. Essa non conosce ne la città né la casa ove andrà ad abitare. Vorrebbe conoscere ed essere raccomandata a persone cordiali fidate, ed intelligenti, e questo fu quello che mi domanda. Voi sapete quante obbligazioni abbiamo alli Trevisani e questa Signora diede per due anni l'intero mantenimento ad una nostra novizia, ma non conviene mai domandarle nulla, ne contarle casi compassionevoli perche già tutta Verona va da lei non solo, ma anche per fare un maggior bene. Il non mostrarle mai ne direttamente, ne indirettamente che si vuol niente da essa, è il mezzo di avere qualche cosa, e domandando come fece qualche persona ch'io conosco rovinarono anche le buone intenzioni che aveva prima. Io dunque prima vi averto voi altre tutte, e prevenite anche il buon Signor Francesco Padenghe di non parlare mai dei bisogni nostri, né delle Convalescenti 16 , o di altri. Io darò ad essa una lettera di raccomandazione per voi, perche possa avere in voi una persona di cuore se mai, o non istasse bene o volesse consigliarsi in qualche cosa in somma avesse qualche bisogno. Voi intanto a mio nome raccontate tutto al Signor Francesco Padenghe ed alla Cara Signora Teresina 17 , come al Signor Giacometto Gasperi 18 , presentando loro tanti miei complimenti. Dite ad ambidue che io mi prenderò la libertà di dare a questa Signora Angela Trevisani nata Busti una lettera di raccomandazioni per ciascheduno. Ch'io non conoscendo la cosa penso che chi sà non abbia da riuscir loro profittevole in via mercantile; che potrebbe darsi che anche il povero Signor Giuseppe 19 avesse incontro come sensale di fare qualche onesto guadagno, ma non le dò lettere per lui, ne glielo nominai e se i suddetti signori vedranno di adoperarlo lo faranno come loro. Già sapete quanto questa Signora sia buona, ed anche relativamente alla raccomandazione che desidera io sono persuasa che non si tratterà che di qualche consiglio. Già le feci conoscere l'aureo carattere del Signor Francesco, e come se la consiglierà è persona che non ha mira d'interesse, e per negoziare poi non lo nominai neppure non intendendomene, e non sapendo se, o al Signor Francesco, o al Signor Giacometto potesse convenire. Fu solo un mio pensiere che chi sa non abbia da esser loro utile questa relazione. Mi raccomando dunque a voi di farlo subito perche per i quindici vuol partire, e col suo mezzo vi manderò come vi dissi tutto quel danaro che potrò. Va benissimo che faciate economia, ma non vi angustiate. Adesso veniamo ad un altro processo. Monsignor Sardagna 20 già Vicario di Trento, Padre spirituale di quella nostra Casa, è quello che ha dopo il Signore tutto il merito di quella fondazione. Doveva dire anche dopo Maria Santissima ma già s'intende, e venuto a Venezia. Egli ha una sua sorella maritata col Signor Serafini Presidente io credo non so di qual Tribunale, o Consigliere di Governo. Già Cavaliere s'intende. Detto Monsignore dunque il quale ci prestò sempre, e ci presta una assistenza da Padre, credo verrà a trovarvi. 14 Defunto don Luigi Trevisani (Ep.III/3, lett. 2015, n. 3, pag. 2138). 15 San MOISE’, nella località prossima al ponte di S. Moisè, vicino al quale sorge «la facciata macchinosa e straripante di marmi» della chiesa di S. Moisè e che si trova tra la via 22 Marzo e Piazza S. Marco. 16 Ospedale delle Convalescenti (Ep. II/2, lett. 1590, n. 5, pag. 1224). 17 Teresina Padenghe, moglie di Francesco, procuratore di Maddalena (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555). 18 Gasperi Giacomo, chirurgo (Ep. III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899). 19 Alessandri Giuseppe, procuratore di Maddalena a Venezia (Ep. I, lett. 257, n. 1, pag. 380) 20 Mons. Sardagna Emanuele, Vicario di Trento (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626).

Venendo non solo vi raccomando a tutte di fargli le attenzioni che potete, e di esebirgle se vuol vedere la cara nostra Santa 21 , ma fategli vedere anche il convento e fategli rimarcare il luogo degli Esercizj delle Dame, e la nostra bella infermeria. Datemi nuova delle nostre ammalate. Ricordatevi che alla Marietta 22 giovò tanto per quello che mi ricordo il lichen islandico 23 col latte. Sentirò della Cara Floriana 24 . Noi pure qui siamo sopracariche di ammalate. Isabella 25 mi dà più pena di tutte essendo più di un mese che sempre stà a letto, e vi assicuro non potendo ritenere il cibo che va sempre più distrugendosi. Vi prego di fare per nove giorni un'altra piccola divozione a Sant'Antonio di Padova 26 , ed a Maria Santissima per la stessa. Vi abbraccio tutte di vero cuore, io me la passo sufficientemente bene. Tutte vi abbraccio nel Cuor Santissimo di Maria Verona li 6 febbrajo 1830 Di Voi Carissima Figlia Vostra Aff.ma Madre Maddalena 27 Figlia della Carità PS. Non mancate di avertire il degnissimo nostro Superiore che si trova in Venezia Mons. Dè Sardagna essendo amici, e ditegli anche quanto vi scrivo di fargli vedere il convento che sono certa che sarà contentissimo. Già questo potete scriverlo al Superiore 28 . Se mai lo vedeste domandategli destramente se ha avuto una lettera dalla nostra Annetta 29 perche il Signor Don Angelo 30 a voi sento che non ha portato danaro, ed all'Annetta non risponde nulla. Non so se sia perche il Signor Don Angelo in questo momento non abbia danaro, o se sia la lettera andata smarrita, mi basta assicurarmi che questa ultima parte stando Annetta con pena che le lettere sia andate perdute. La stessa si porta benissimo. Il giorno dieci, è l'anniversario della morte di LeoneXII 31 ; facciano tutte la Via Crucis, e quelle possono la santa Comunione per lui. Proponendo Alessandri alla Trevisani mi raccomando a voi che sia la cosa fatta con tal cautela che non succedano imbrogli. VERONA VENEZIA 8 FEB(brajo) Alla Signora La Signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia V E N E Z I A 21 Santa Lucia, patrona della Casa di Venezia (Ep. I, pag. 499). 22 Forse Marietta Mora, nella Casa di Venezia (Ep. III/1, lett. 1286, n. 8, pag. 564). 23 Lichen Islandico, medicinale (Ep. III/2, pag. 1314). 24 Demassari Floriana, nella Casa di Venezia (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4., pag. 1274). 25 Ferrari Isabella, a Verona ammalata (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542). 26 S.Antonio di Padova (Ep. I, lett. 313, n. 8, pag. 484). 27 NB. Firma autografa della Canossa. 28 Mons. Traversi, Superiore della Casa di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 2, pag. 165). 29 Rizzi Anna, novizia (Ep. III/3, lett. 1816, n. 2, pag. 1714). 30 Il fratello di Anna, Don Rizzi Angelo (Cf. Ep. III/3, lett. 2088, n. 28, pag. 2284). 31 Anniversario della morte del Papa Leone XII (Ep. I, lett. 340, n. 2, pag. 530).

Venendo non solo vi raccomando a tutte <strong>di</strong> fargli le attenzioni che potete, e <strong>di</strong> esebirgle se<br />

vuol vedere la cara nostra Santa 21 , ma fategli vedere anche il convento e fategli rimarcare il luogo<br />

degli Esercizj delle Dame, e la nostra bella infermeria.<br />

Datemi nuova delle nostre ammalate. Ricordatevi che alla Marietta 22 giovò tanto per quello<br />

che mi ricordo il lichen islan<strong>di</strong>co 23 col latte. Sentirò della Cara Floriana 24 . Noi pure qui siamo<br />

sopracariche <strong>di</strong> ammalate. Isabella 25 mi dà più pena <strong>di</strong> tutte essendo più <strong>di</strong> un mese che sempre stà a<br />

letto, e vi assicuro non potendo ritenere il cibo che va sempre più <strong>di</strong>strugendosi. Vi prego <strong>di</strong> fare per<br />

nove giorni un'altra piccola <strong>di</strong>vozione a Sant'Antonio <strong>di</strong> Padova 26 , ed a Maria Santissima per la<br />

stessa.<br />

Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore, io me la passo sufficientemente bene. Tutte vi abbraccio nel<br />

Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Verona li 6 febbrajo 1830<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

Vostra Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong> 27<br />

Figlia della Carità<br />

PS. Non mancate <strong>di</strong> avertire il degnissimo nostro Superiore che si trova in Venezia Mons. Dè<br />

Sardagna essendo amici, e <strong>di</strong>tegli anche quanto vi scrivo <strong>di</strong> fargli vedere il convento che sono<br />

certa che sarà contentissimo. Già questo potete scriverlo al Superiore 28 . Se mai lo vedeste<br />

domandategli destramente se ha avuto una lettera dalla nostra Annetta 29 perche il Signor Don<br />

Angelo 30 a voi sento che non ha portato danaro, ed all'Annetta non risponde nulla. Non so se<br />

sia perche il Signor Don Angelo in questo momento non abbia danaro, o se sia la lettera<br />

andata smarrita, mi basta assicurarmi che questa ultima parte stando Annetta con pena che le<br />

lettere sia andate perdute. La stessa si porta benissimo.<br />

Il giorno <strong>di</strong>eci, è l'anniversario della morte <strong>di</strong> LeoneXII 31 ; facciano tutte la Via Crucis, e<br />

quelle possono la santa Comunione per lui.<br />

Proponendo Alessandri alla Trevisani mi raccomando a voi che sia la cosa fatta con tal cautela<br />

che non succedano imbrogli.<br />

VERONA<br />

VENEZIA<br />

8 FEB(brajo)<br />

Alla Signora<br />

La Signora Giuseppa Terragnoli<br />

Figlia della Carità<br />

Santa Lucia<br />

V E N E Z I A<br />

21 Santa Lucia, patrona della Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. I, pag. 499).<br />

22 Forse Marietta Mora, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/1, lett. 1286, n. 8, pag. 564).<br />

23 Lichen Islan<strong>di</strong>co, me<strong>di</strong>cinale (Ep. III/2, pag. 1314).<br />

24 Demassari Floriana, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4., pag. 1274).<br />

25 Ferrari Isabella, a Verona ammalata (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

26 S.Antonio <strong>di</strong> Padova (Ep. I, lett. 313, n. 8, pag. 484).<br />

27 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

28 Mons. Traversi, Superiore della Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 2, pag. 165).<br />

29 Rizzi Anna, novizia (Ep. III/3, lett. 1816, n. 2, pag. 1714).<br />

30 Il fratello <strong>di</strong> Anna, Don Rizzi Angelo (Cf. Ep. III/3, lett. 2088, n. 28, pag. 2284).<br />

31 Anniversario della morte del Papa Leone XII (Ep. I, lett. 340, n. 2, pag. 530).

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