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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A ELENA BERNARDI<br />

2087(Verona#1830.01.30)<br />

La <strong>Canossa</strong> non è convinta che l'innesto del vaiolo, specialmente in età matura, sia proficuo alla salute. Sta<br />

anzi in pensiero per lei e per la Tagliabue per le conseguenze negative che ne possono avere.<br />

Carissima Figlia<br />

Due sole righe mia Cara Figlia trovandomi oggi sopracarica <strong>di</strong> lettere e d'imbrogli tanto per<br />

darti un cor<strong>di</strong>ale abbraccio, e per <strong>di</strong>rti, che provai un vero <strong>di</strong>spiacere nel sentire, che t'abbiano fatto<br />

l'inesto della verola 1 . Ti assicuro, che le mode <strong>di</strong> cotesto paese fanno portare veramente pazienza.<br />

Ti prego mia Cara Figlia almeno d'averti tutta la cura. Ricordati che tale è la mia volontà. Lo<br />

devi fare per la gloria <strong>di</strong> Dio, e per poterlo poi servire.<br />

Cre<strong>di</strong> mia Cara Figlia, che l'inesto fatto nell'eta tua, merita governo, e una cura particolare,<br />

altrimenti potresti acquistarti degli incomo<strong>di</strong> seri. Ti raccomando dunque giu<strong>di</strong>zio, e poi giu<strong>di</strong>zio.<br />

Stò aspettando, che si facciano praticabli le strade desiderando per parte mia al più presto <strong>di</strong><br />

partire per costì, ma tutti mi <strong>di</strong>cono, che per ora non è prudenza il partire. Prega il Signore se gli<br />

piace <strong>di</strong> radolcire la stagione, perche io possa venire ad abbracciarti, ma anche perche mi fanno<br />

compassione i poveri, che quest'invernata patiscono più degli altri anni. Torno su questo benedetto<br />

vajuolo. Dimmi come sta anche la mia povera Tagliabue 2 . Adesso che stava bene è da venire il<br />

vajuolo per farla star male.<br />

Che vuoi che ti <strong>di</strong>ca pare che ai Milanesi non <strong>di</strong>spiaccia <strong>di</strong> morire se non che del vaiuolo.<br />

Poveretti noi se questo male viene ai sanzenati, e che abbrucino lo(ro) il letto con quei quattro che<br />

hanno. Almeno a Milano insieme colla carità hanno del danaro e se abbruciano i letti glieli daranno<br />

nuovi.<br />

Hai fatto benissimo a non andar più all'Ospitale dal momento che hai veduto farsi la cosa<br />

riflessibile.<br />

Ti prego solo <strong>di</strong> averti cura, e stare al caldo cioe riparata pienamente dall'aria perche se a<br />

Milano è il freddo come <strong>di</strong> nuovo l'abbiamo noi per istare cal<strong>di</strong> conviene andare in forno.<br />

La mia salute va proprio benino ma conviene a me pure avere mille riguar<strong>di</strong> perche con<br />

questo crudo sento che propriamente ne ho bisogno perche non mi ritorni la tosse.<br />

Ti abbraccio <strong>di</strong> vero cuore mia Cara Figlia. Io ho qui molte ammalate. Grazie al Signore non<br />

sono mali <strong>di</strong> conseguenza.<br />

Dammi le tue nuove, quelle <strong>di</strong> Tonina Tagliabue e <strong>di</strong> tutte le Care Compagne che abbraccio<br />

e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di Te Carissima Figlia<br />

Verona li 30 gennajo 1830<br />

1 Innesto della verola, inoculare il vaccino contro il vaiolo.<br />

2 Tagliabue Antonia, nella Casa <strong>di</strong> Milano (Ep. III/2, lett. 1630, n. 1, pag. 1304).<br />

3 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

Tua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 3

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