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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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due scelgono quello che credono.<br />

Il suddetto Don Giovanni desiderava che facessi io la scelta, ma prevedendo <strong>di</strong> non potermi<br />

trovare a Bergamo in tal tempo per motivo della stagione cattiva, perciò è meglio che decidano loro<br />

e che voi altre an<strong>di</strong>ate avanti a fare il vostro dovere, cioè procurando <strong>di</strong> fare quanto potete perchè il<br />

Signore sia servito, e cominciate pure colla bene<strong>di</strong>zione del Signore e <strong>di</strong> Maria santissima a farli<br />

fare come avete fatto l'anno scorso benchè io non mi ritrovavo costì.<br />

Non vi assicurate però ch'io in tal tempo non ci possa essere a Bergamo, perchè sino allora<br />

può darsi che le strade siano accomodate e anche come spero nel Signore la mia salute rimessa<br />

totalmente e così mettermi anche in viaggio e potrebbe anche darsi che arrivassi costì, ma per il<br />

momento degli Esercizj fossi anche <strong>di</strong> già partita. Insomma stiamo <strong>di</strong>sposte a quello che permetterà<br />

il Signore. Tanti doveri al veneratissimo Signor Don Giovanni, i miei complimenti alla nobile<br />

famiglia Camozzi 12 .<br />

Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore e vi lascio nel Cuor Santissimo Maria.<br />

Nella Novena della Purificazione pregherete in modo particolare per me e per l'Istituto.<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

PS. Dopo aver scritto fin qui ricevetti la vostra terza lettera. A <strong>di</strong>rvi il vero mi è venuto molto da<br />

ridere, considerando che io per scherzo vi <strong>di</strong>co che non posso venire e voi mi scrivete che<br />

dovrei fermarmi cinque mesi cosa tanto impossibile che un asino voli.<br />

Mettiamo le burle da parte: sappiate che qui oltre le garelle ne abbiamo nove <strong>di</strong> ammalate,<br />

onde adesso non è tempo <strong>di</strong> condur via compagne.<br />

Per vostra consolazione vi <strong>di</strong>co che qui la neve comincia a <strong>di</strong>sfarsi. Quando partirò guarderò<br />

allora chi potrò condurvi, e arrivata che sarò posso <strong>di</strong>rvi che vengo per salutarvi, non<br />

potendomi fermare lungamente.<br />

Molto mi consola il sentire il buon andamento delle maestre, e che la Checchina stia meglio<br />

del suo dolore.<br />

Voi governatevi quanto potete e poi state quiete.<br />

Di nuovo vi abbraccio.<br />

12 Famiglia Camozzi, benefattrice dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404).<br />

13 NB. Da un dattiloscritto, senza data.<br />

Vostra Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong><br />

Figlia della Carità 13

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