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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

2082(Verona#1830.01.14)<br />

Il freddo, intenso oltre misura, ha causato forti ritar<strong>di</strong> anche nella posta per cui la <strong>Canossa</strong> solo ora ha<br />

saputo dell'aggravarsi della Dama Donà. Ne avvertirà la figlia l'indomani per non agitarla durante la notte,<br />

tanto più che é a letto da parecchi giorni. Così é della Ferrari, anche se accenna a un lieve miglioramento.<br />

<strong>Maddalena</strong> manda alla Terragnoli del danaro per supplire alle riscossioni e la prega <strong>di</strong> farle avere presto<br />

notizie della Dama morente e della sorella.<br />

Carissima Figlia<br />

Solo oggi giorno 14 ricevo la Cara vostra lettera del giorno 9. Io penso mia cara Figlia il<br />

giacio <strong>di</strong> cui sono piene le strade avranno ritardato anche la posta. Rilevai dalla Cara vostra lettera<br />

col più vivo dolore lo stato dell'ottima Dama Donà 1 . Vi confesso che non mi aspettava mai un<br />

pricipizio <strong>di</strong> questa sorte.<br />

Se questa mia lettera la trova viva assicuratela, che da miserabile non mancherò <strong>di</strong><br />

raccomandarla al Signore, e <strong>di</strong> far pregare per essa. Sapiate, che la lettera, che mi <strong>di</strong>te avere scritto<br />

la Damina Cattinetta 2 alla nostra cara Cecilia 3 non l'ha ricevuta.<br />

Voi giustamente bramavate, che Cecilia rispondesse subito alla sorella coll'or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />

martedì ma avendo io ricevuta la vostra lettera del 9 oggi dopo pranzo, mercoledì giorno 14 non mi<br />

è possibile farle scrivere neppure per domani.<br />

Per non angustiarla andando verso la notte atteso che credo pel freddo smisurato sono molti<br />

giorni, che stà quasi sempre a letto per i suoi urti nervali. Ho per altro cominciato, ma alla larga ad<br />

andarla <strong>di</strong>sponendo, ma mi conviene andare a poco a poco, per non pregiu<strong>di</strong>carla atteso anche il<br />

grande attaccamento ch'ha per quest'ottima sua madre.<br />

Non vedo lora davere un altra vostra lettera, che me ne continui le notizie. Intanto seguitiamo<br />

a pregare. Vi occludo una lettera che mi farete il piacere <strong>di</strong> consegnare al nostro Padre Stefani 4 .<br />

Datemi nuova anche della mia buona Priùli 5 .<br />

Tutte qui eccettuata come vi <strong>di</strong>ssi la cara Cicilia e la nostra Isabella 6 ce la passiamo bene.<br />

Della prima vi <strong>di</strong>ssi <strong>di</strong> sopra, Isabella è sempre a letto. Però il vomito non è più così forte e va<br />

cominciando a ritenere del brodo e qualche cucchiajo <strong>di</strong> semolina oltre qualche altra cosetta. Le<br />

altre vanno garellando alcune ma tutte sono fuori del letto. Vorrei sperare che il Signor Don Angelo<br />

vi portasse il danaro, che vi scrissi.<br />

Vi avverto però <strong>di</strong> avere consegnato al Signor Verdari 7 talleri 60 in 360 svanzicher 8 da farvi<br />

tenere. Con questo tempo non potei rascuottere come doveva il danaro dell'Angioletta 9 questo<br />

Natale, e neppure adesso onde ve lo mando però aggiungendovi il rimanente perche con questo<br />

freddo non abbiate d'aspettar altro. Il Signor Verdari lo farà tenere credo certamente al Signor<br />

Ponzetta 10 come il solito.<br />

Egli mi raccontò l'eccessivo freddo che voi altri pure avete come gli scrisse appunto il Signor<br />

Ponzetta.<br />

1<br />

La madre <strong>di</strong> Cecilia Donà delle Rose, ammalata (Ep. I, lett. 399, n. 3, pag. 651).<br />

2<br />

CATERINA DONA' DELLE ROSE, una delle sorelle <strong>di</strong> Cecilia.<br />

3<br />

Idem.<br />

4<br />

Padre Stefani, parroco ai “Carmini” <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 495, pag. 175).<br />

5<br />

Dama Loredana Priuli, benefattrice (Ep. I, lett. 397, pag. 646).<br />

6<br />

Ferrari Isabella, ammalata a Verona (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

7<br />

Verdari Giambattista, farmacista della Farmacia <strong>di</strong> Porta Borsari (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239)<br />

8<br />

Moneta Svanzica, circa 85 centesimi <strong>di</strong> lire (Ep. II/2, lett. 749, n. 2, pag. 861).<br />

9<br />

Guarnieri Angioletta, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. I, lett. 276, n. 3, pag. 408).<br />

10<br />

Signora Ponzetta, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1727, n. 3, pag. 1487).

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