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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A MARGHERITA ROSMINI<br />

2081(Verona#1830.01.11)<br />

Erano tante le risposte che attendeva ed ora la <strong>Canossa</strong> gliele fa avere: tra l'altro, iniziare a Trento il Ramo<br />

delle visite all'ospedale, rientra nella Regola e sarebbe cosa ottima, ma si riman<strong>di</strong> a stagione mitigata e ci si<br />

vada una volta sola la settimana in rapporto alla scarso numero delle sorelle. Iniziare anche l'altro Ramo<br />

degli Esercizi delle Dame é pure cosa approvabilissima, ma è necessario concordare coi pre<strong>di</strong>catori. Ha<br />

visto Don Venturi che accetta e lui stesso consiglierebbe per collaboratore Don Leonardo. Però meglio<br />

chiedere a Mons. Sardagna per sentirne il parere.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Ella ha tutta la ragione mia cara Figlia. Io mi sono <strong>di</strong>menticata <strong>di</strong> risponderle relativamente<br />

all'ospitale, e dopo che la mia lettera fù partita, io stessa vi feci riflesso, ed aveva pensato <strong>di</strong><br />

rispondere questa volta. Per altro in sostanza non sò bene cosa rispondere essendo per una parte<br />

cosa bella l'andare all’ospitale, e secondo la nostra Regola, e dall'altra parte sapendo che sono<br />

poche, e sopracariche <strong>di</strong> occupazioni, e <strong>di</strong> fatiche. Senta dunque cosa a me pare, ma avverta ch'io<br />

desidero, che sottoponga questo mio pensiero a Monsignore 1 , e ch'egli poi concluda. Trovo dunque,<br />

che intanto sia da accettare il gentile invito del Signor Capellano <strong>di</strong> detto ospitale, ma da prender<br />

tempo per andarvi anche in vista <strong>di</strong> questa orida stagione. Passata questa se fosse possibile <strong>di</strong><br />

combinarlo io <strong>di</strong>rei, che ci andassero una volta alla settimana come fanno col preclusorio, e quando<br />

il Signore accrescerà il nostro numero allora poi si potranno accrescere le visite.<br />

Per riguardo poi agli Esercizj delle Signore. Per conto <strong>di</strong> poterli fare in massima non mi pare<br />

vi abbia da essere un impossibilità. La <strong>di</strong>fficoltà che ci vedo si è se credono, che questa volta mi ci<br />

abbia da trovar io, non mi pare il poterlo assicurare con certezza per quanto lo desideri, e ciò a<br />

motivo dei primi impegni <strong>di</strong> Milano, massimamente, dove sinche la stagione non si mitiga, non mi è<br />

assolutamente possibile <strong>di</strong> passare senza azzardare per lo meno la salute. Cosa, che già io non ho<br />

voglia <strong>di</strong> fare, ma che assolutamente non mi vogliono permettere. Sperando per altro nel Signore,<br />

restai d’accordo col Signor Don Leonardo 2 che al ritorno del Signor Don Venturi 3 da campagna, il<br />

quale ritorna credono, che sarà martedì prossimo egli me lo condurrà, e farò la prima trattativa, ma<br />

sempre in suposizione, che si combini; poi parlerò al Signor Don Bresciani 4 , o a chi Don Venturi<br />

vorrà, e le scriverò l'esito <strong>di</strong> tutto.<br />

Per riguardo poi ai letti io <strong>di</strong>rei che ci vorrebbe nella campagna vicina all'orto una miniera<br />

da comperare quanto sarebbe <strong>di</strong> bisogno. Capisco che sarebbe un bel comodo delle Signore <strong>di</strong><br />

trovare i letti, ma capisco altresì, che incontrare una spesa <strong>di</strong> tal sorte, é al <strong>di</strong> sopra delle nostre<br />

forze, ed anche a Milano la spesa la fecero le Signore. Come a Trento non parliamo <strong>di</strong> spesa, che<br />

Trento non è Milano. Basta, che paghino un facchino che porti un letto per ciascheduna. Un'altro<br />

anno poi vedrà che vi sarà più facilità, ma pel primo conviene addattarsi come si può tanto<br />

d'introdurre il Ramo 5 .<br />

Per ricevere tra l'anno quelle persone, che lo bramassero a fare separatamente i santi Esercizj,<br />

non é da noi praticato. Questa volta mi pare d'avere risposto a tutto.<br />

Molto mi <strong>di</strong>spiace mia Cara Figlia l'incomodo della sua Signora Madre 6 , quantunque speri che<br />

non sara niente, me ne continui però le notizie. Il povero Francesco essendo cosi vecchio temo<br />

molto in questa stagione.<br />

1<br />

Mons. Sardagna Emanuele, Vicario <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626).<br />

2<br />

Don Leonardo Leonar<strong>di</strong>, precettore <strong>di</strong> Carlino <strong>Canossa</strong>, cugino <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 147, n. 6, pag. 242).<br />

3<br />

Don Venturi, pre<strong>di</strong>catore (Ep. I, lett. 366, n. 3, pag. pag. 578).<br />

4<br />

Don Cesare Bresciani, pre<strong>di</strong>catore (Ep. I, lett. 394, n. 1, pag. 638).<br />

5<br />

Esercizi delle Dame.<br />

6<br />

Contessa Rosmini Serbati, mamma <strong>di</strong> Margherita Rosmini (Ep. II/1, lett. 546, n. 7, pag. 355).

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