epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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[Verona, 4 dicembre 1829] A DOMENICA FACCIOLI 2077(Verona#1829.12.04) La Canossa è convinta che la sua tosse sarebbe sparita prima se non continuasse quel freddo intenso di cui non ricorda l'uguale. E' contenta molto che le maestre facciano tanto bene. Appena potrà andrà a farne la conoscenza. V .G. e M. Carissima Figlia Eccomi a continuarvi le mie notizie mia Cara Figlia ed a ringraziarvi tutte delle orazioni che avete fatto per me. Grazie al Signore sono si può dire libera dalla tosse, e se la stagione non fosse rigida al segno che qui l'abbiamo, avrei finita io credo tutta la convalescenza. Ma vi assicuro che da che sono in questo mondo, per Verona tanto non ho più veduto un freddo simile a quest'anno, e siamo circondati in casa e fuori da giaccio da per tutto. Ma già è arrivato il corriere delle buone nuove, che il giorno viene, più lungo, e la notte più breve, e non dubito che trà qualche mese l'aria non s'abbia da riscaldare. Intanto vado con molte cautele per continuare ad istar bene, anzi tornare in forze come prima che a dire il vero un poco indebolita lo sono. Abbiatevi cura anche voi altre in questa stagione. Mi rallegro delle buone notizie che mi continuate anche delle maestre 1 . Ringraziamone il Signore. Salutatemele tanto, e dite loro che a me pure sarà di gran compiacenza di poterle conoscere. Voi altre poi spero che vi troverò tutte celesti, e tutte Paradiso. Vi desidero a tutte un anno felicissimo ricolmo delle più copiose benedizioni. Dio vi faccia tutte secondo il Suo Cuore. Questo è quello che più di tutto desidero. Date le mie nuove a tutte, ringraziandole delle loro orazioni che vi prego continuare per la salute dell'anima. Mi consolai di sentire che il Signore abbia donato un buon Parroco. Tanti rispetti al Signor Don Giovanni 2 . Tutte vi abbraccio e lascio nel Cuor Santissimo di Maria. La tua Cristina 3 si raccomanda alle tue orazioni. {Timbro partenza) VERONA {Timbro arrivo) BERGAMO 5 Alla Signora La Signora Domenica Faccioli Figlia della Carità In Rocchetta Convento Santa Croce BERGAMO 1 Le candidate a Maestre di Campagna. 2 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 3 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 4 NB. Firma autografa della Canossa. La data risulta in parte dal timbro. Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 4

A MARGHERITA ROSMINI 2078(Verona#1829.12.27) Tosse e debolezza continuano ad opprimere la Canossa, che spera arrivino presto la buona stagione e la sua ripresa fisica. Certo, per il momento, sono arenati tutti i suoi affari, per cui non può risolvere le varie pendenze come quella della Carminati e della sorella del Prefetto. V.G. e M. Carissima Figlia La mia tosse mia Cara Figlia m'insiste, sono però stata queste due feste ad ascoltare la santa Messa. Mi trovo come può ben figurarsi molto abbattuta, e in una gran debolezza, cessata che sarà la tosse mi rinforzerò. Sento quanto Ella mi dice riguardo alla sorella del Signor Prefetto 1 . Io se si ricorda glielo dissi che mi ero accorta che la ragazza aveva più intenzione di venir da noi, che in altri luoghi, ma io mi regolai in modo di non impegnarmi, e di starne fuori, nò perche non sia un'angelo, che per tale la conobbi, e la tengo ma pel dubbio ch'io aveva, che non potesse essere capace ad addestrarsi. Se Lei poi crede che frequentando a venire da noi possa rendersi abile, che questo potrà esser facile essendo tirolese avendo queste per ordinario un'apertura d'intelletto, e molta facilità ad imparare. Anch'io dico con Lei, che se mai entrasse da noi anche provveduta, non faressimo cattivo acquisto, s'intende però quando non entrasse dalla Campostrini 2 essendo giustamente la prima. Rapporto alla Cara Cattina 3 , molto mi consola il sentire, che in pieno colle sue convulsioni si diffende, e che continua a star quieta, ma questa quiete io la trovo precaria, essendo circa venti giorni com'Ella sà, che si doveva precipitare per così dire il trasloccamento, onde perciò io colla stessa mi regolerò collo scrivere in modo di tenermi sempre aperta la strada a qualunque evento, già s'intende con tutta la destrezza, e in progresso di tempo farò poi secondo il lume del Signore si degnerà di darmi. A motivo della mia poca salute, e per la debbolezza in cui mi trovo sappia mia Cara Figlia che poco posso parlare colle Compagne, non sorto ancora di stanza per poter operare, solo sortj puramente per la Messa, ed appena terminata ritorno nella camera, conseguentemente, non posso fare quello io vorrei, e mi si son arenati tutti gli affari. Già non mi è stato possibile il poter parlargli al Signor Bresciani 4 , e neppure col Signor Venturi 5 . Qui è venuto una quantità di neve, onde anche questa oltre alla mia indisposizione mi porterà un prolungamento di tempo anche riguardo d'intraprendere il viaggio di Milano. Le dico il vero mia cara Figlia che più di tutto mi rincresce pel ritardo che mi converrà a fare pei nostri cari Esercizj di Trento. La ringrazio della orazione che fece fare per me, la prego di volermela continuare avendone molto bisogno. Riguardo il ceroto che fece mettere sul ginocchio alla Giustina 6 , l'averta che se alle volte le facesse troppa smania conviene che lo levi e stia un giorno o due senza, e poi lo rimetta. Se venisse fuori delle pustolette, ossiano brufoli questi manderanno fuori un pò d'umido che levi il ceroto, e li asciughi, e poi rimetti il ceroto. Anche questa volta non posso scrivere alla Cara Cattina senza altro spero poterlo fare sul fine di questa settimana. Tanti doveri a Monsignore 7 del quale la prego di continuarmi le notizie. Tanti doveri anche al Signor Arciprete 8 , e al Signor Baron Tedeschi 9 . Le abbraccio tutte in somma fretta lasciandole nel Cuor Santissimo di Maria 1 Il Prefetto di Trento (Ep. III/3, lett. 2072, n. 7, pag. 2245). 2 Teodora Campostrini, fondatrice delle Sorelle Minime dell’Addolorata (Ep. II/1, lett. 466, n. 9, pag. 120). 3 Carminati Cattina, nella Casa di Trento (Ep. II/1, lett. 618, n. 2, pag. 519). 4 Don Cesare Bresciani, predicatore (Ep. I, lett. 394, n. 1, pag. 638). 5 Abate Venturi, predicatore (Ep I, lett. 366, n. 3, pag. 578). 6 Fracasso Giustina, nella Casa di Trento (Ep. III/3, lett. 1914, n. 4, pag. 1933). 7 Mons. Sardagna Emanuele, Vicario di Trento (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626). 8 Mons. Ibele De Trentini, Giambattista, Trento (Ep. III/2, lett. 1860, n. 9, pag. 2031). 9 Barone Tedeschi, appartenente alla Famiglia Exfeld, originaria di Rovereto (Ep. II/1,lett. 620, pag. 524).

A MARGHERITA ROSMINI<br />

2078(Verona#1829.12.27)<br />

Tosse e debolezza continuano ad opprimere la <strong>Canossa</strong>, che spera arrivino presto la buona stagione e la sua<br />

ripresa fisica. Certo, per il momento, sono arenati tutti i suoi affari, per cui non può risolvere le varie<br />

pendenze come quella della Carminati e della sorella del Prefetto.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

La mia tosse mia Cara Figlia m'insiste, sono però stata queste due feste ad ascoltare la santa<br />

Messa. Mi trovo come può ben figurarsi molto abbattuta, e in una gran debolezza, cessata che sarà<br />

la tosse mi rinforzerò. Sento quanto Ella mi <strong>di</strong>ce riguardo alla sorella del Signor Prefetto 1 . Io se si<br />

ricorda glielo <strong>di</strong>ssi che mi ero accorta che la ragazza aveva più intenzione <strong>di</strong> venir da noi, che in<br />

altri luoghi, ma io mi regolai in modo <strong>di</strong> non impegnarmi, e <strong>di</strong> starne fuori, nò perche non sia<br />

un'angelo, che per tale la conobbi, e la tengo ma pel dubbio ch'io aveva, che non potesse essere<br />

capace ad addestrarsi. Se Lei poi crede che frequentando a venire da noi possa rendersi abile, che<br />

questo potrà esser facile essendo tirolese avendo queste per or<strong>di</strong>nario un'apertura d'intelletto, e<br />

molta facilità ad imparare. Anch'io <strong>di</strong>co con Lei, che se mai entrasse da noi anche provveduta, non<br />

faressimo cattivo acquisto, s'intende però quando non entrasse dalla Campostrini 2 essendo<br />

giustamente la prima.<br />

Rapporto alla Cara Cattina 3 , molto mi consola il sentire, che in pieno colle sue convulsioni si<br />

<strong>di</strong>ffende, e che continua a star quieta, ma questa quiete io la trovo precaria, essendo circa venti<br />

giorni com'Ella sà, che si doveva precipitare per così <strong>di</strong>re il trasloccamento, onde perciò io colla<br />

stessa mi regolerò collo scrivere in modo <strong>di</strong> tenermi sempre aperta la strada a qualunque evento, già<br />

s'intende con tutta la destrezza, e in progresso <strong>di</strong> tempo farò poi secondo il lume del Signore si<br />

degnerà <strong>di</strong> darmi. A motivo della mia poca salute, e per la debbolezza in cui mi trovo sappia mia<br />

Cara Figlia che poco posso parlare colle Compagne, non sorto ancora <strong>di</strong> stanza per poter operare,<br />

solo sortj puramente per la Messa, ed appena terminata ritorno nella camera, conseguentemente,<br />

non posso fare quello io vorrei, e mi si son arenati tutti gli affari. Già non mi è stato possibile il<br />

poter parlargli al Signor Bresciani 4 , e neppure col Signor Venturi 5 . Qui è venuto una quantità <strong>di</strong><br />

neve, onde anche questa oltre alla mia in<strong>di</strong>sposizione mi porterà un prolungamento <strong>di</strong> tempo anche<br />

riguardo d'intraprendere il viaggio <strong>di</strong> Milano. Le <strong>di</strong>co il vero mia cara Figlia che più <strong>di</strong> tutto mi<br />

rincresce pel ritardo che mi converrà a fare pei nostri cari Esercizj <strong>di</strong> Trento. La ringrazio della<br />

orazione che fece fare per me, la prego <strong>di</strong> volermela continuare avendone molto bisogno.<br />

Riguardo il ceroto che fece mettere sul ginocchio alla Giustina 6 , l'averta che se alle volte le<br />

facesse troppa smania conviene che lo levi e stia un giorno o due senza, e poi lo rimetta. Se venisse<br />

fuori delle pustolette, ossiano brufoli questi manderanno fuori un pò d'umido che levi il ceroto, e li<br />

asciughi, e poi rimetti il ceroto.<br />

Anche questa volta non posso scrivere alla Cara Cattina senza altro spero poterlo fare sul fine<br />

<strong>di</strong> questa settimana. Tanti doveri a Monsignore 7 del quale la prego <strong>di</strong> continuarmi le notizie. Tanti<br />

doveri anche al Signor Arciprete 8 , e al Signor Baron Tedeschi 9 .<br />

Le abbraccio tutte in somma fretta lasciandole nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

1 Il Prefetto <strong>di</strong> Trento (Ep. III/3, lett. 2072, n. 7, pag. 2245).<br />

2 Teodora Campostrini, fondatrice delle Sorelle Minime dell’Addolorata (Ep. II/1, lett. 466, n. 9, pag. 120).<br />

3 Carminati Cattina, nella Casa <strong>di</strong> Trento (Ep. II/1, lett. 618, n. 2, pag. 519).<br />

4 Don Cesare Bresciani, pre<strong>di</strong>catore (Ep. I, lett. 394, n. 1, pag. 638).<br />

5 Abate Venturi, pre<strong>di</strong>catore (Ep I, lett. 366, n. 3, pag. 578).<br />

6 Fracasso Giustina, nella Casa <strong>di</strong> Trento (Ep. III/3, lett. 1914, n. 4, pag. 1933).<br />

7 Mons. Sardagna Emanuele, Vicario <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626).<br />

8 Mons. Ibele De Trentini, Giambattista, Trento (Ep. III/2, lett. 1860, n. 9, pag. 2031).<br />

9 Barone Tedeschi, appartenente alla Famiglia Exfeld, originaria <strong>di</strong> Rovereto (Ep. II/1,lett. 620, pag. 524).

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