28.05.2013 Views

epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

si stabilisca nell'Istituto. Ma bisogna poi certo che prima d'entrare, o in entrando porti seco gli<br />

ottenuti attestati della sua abilità, cioè che sia autorizzata con una formale patente a poter far la<br />

maestra <strong>di</strong> prima, e seconda classe delle elementari minori senza che resti dubbio che una volta, o<br />

l'altra debba qui assoggettarsi agli esami, e farsi patentare. Oltre all'insegnare alle fanciulle le<br />

materie dette come vuole il Governo Ella sa mia Cara Signora Marchesa che qui bisogna s'impieghino<br />

nella cristiana coltura delle giovani. Ella conosce più estesamente quest'opera <strong>di</strong> carità, onde<br />

anche per questo ho molto piacere, e mi pare sarà molto utile che la figliuola frequenti la Casa del<br />

suo Istituto. Quanto alla dote (poiché il Signor Prefetto vuol sapere quella che é qui stabilita) può<br />

scrivergli che é <strong>di</strong> mille talleri 9 circa perche deve essere un capitale, che <strong>di</strong>a il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> centesimi<br />

austriachi 87. giornalieri, oltre una sufficiente mobilia circa come quella ch'Ella richiede da una<br />

delle sue Figlie. Questo è ciò che è fissato in generale. Del resto si stia in perfettissima vita comune,<br />

e niuna deve pensare pel vitto, vestito ec. come ben sa come Ella ben sa, é si pratica anche da Lei si<br />

osserva clausura. Non si fanno voti se non passati tre anni <strong>di</strong> prova; dopo <strong>di</strong> che si fanno quegli<br />

soliti delle Religioni, i quali però non restano in<strong>di</strong>ssolubili. Credo che per ora questo possi bastare,<br />

onde il Signor Prefetto possa conoscere se la sorella sua si potrà rendere, o nò capace. Quando poi<br />

la condurrà qui decideremo <strong>di</strong> meglio». Sin qui la lettera.<br />

Ma io non contenta della risposta della dote feci scrivere ancora, vedendo che il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong><br />

adesso, é opposto affatto al primo. Ora la Teodora mi rispose che la spiegazione della dote l'ha fatta<br />

per secondare il desiderio del Signor Prefetto, ma che però essa non si ritira da quello che <strong>di</strong>sse, e<br />

che io le scrissi, cioè <strong>di</strong> prenderla con quello che può avere basta che abbia le qualità dette <strong>di</strong> sopra.<br />

Rapporto al Signor Tedeschi pel gioco della tombola, le <strong>di</strong>ca ch'io non me ne intendo.<br />

Riguardo poi al Piano dei Figli della Carità 10 alla mia venuta costì combineremo tutto. In somma<br />

fretta le abbraccio <strong>di</strong> vero cuore lasciandole nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Di lei carissima figlia<br />

Verona li 18 <strong>di</strong>cembre 1829<br />

Dica alla Cara Cattina, che le scriverò da un'or<strong>di</strong>nario all'altro.<br />

Sua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 11<br />

9 Moneta, Tallero, nome <strong>di</strong> vecchia monete del valore <strong>di</strong> 5 lire d’oro (Ep. III/3, lett. 1782, n. 1, pag. 1635).<br />

10 PIANO DEI FIGLI DELLA CARITA' (Cf. Ep. III/3, lett. A 127, pag. 2428).<br />

11 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!