epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
A DOMENICA FACCIOLI 2066(Verona#1829.12.06) La Canossa ripete anche a lei quanto aveva scritto il 4 c.m. alla Bernardi sull'acquisto del Giubileo a Verona e poiché ella l 'ha invitata a ripetere la stessa fatica a Bergamo, le risponde che «ha anche il corpo» che non può affrontare il viaggio in una stagione così rigida ed ha pure troppi affari. V.G. e M. Carissima Figlia Due sole righe mia Cara Figlia tanto per dirvi che la mia salute va bene, fuori d'essere un poco stanca attese le molte occupazioni di questi giorni. Oggi è l'ultimo giorno del Giubileo, e vi assicuro che il Signore si è degnato spargere sopra questa contrada le più copiose benedizioni con un gran numero di conversioni. Sento che il Giubileo costi comincierà il giorno 13 e, che vorreste ch'io mi trovasi con voi in tal tempo essendo tutte le anime anche di Bergamo compagne ma siccome io ho anche il corpo così vedo difficile di compiacervi per la stagione rigida e per i tanti affari che mi circondano. Sento che avete preso anche le altre due maestre. Coraggio mie Care Figlie cerchiamo possibilmente di affaticarsi di cuore pel bene delle anime e per la gloria del Signore. Non dubitate che Dio vi assisterà. Termino perche devo mandare le lettere in posta. I miei soliti complimenti alla Famiglia Camozzi 1 ed rispetti al Signor Don Giovanni 2 . Vi lascio in somma fretta nel Cuor Santissimo di Maria [Verona] San Giuseppe 6 dicembre (1829) Alla Signora La Signora Domenica Faccioli Figlia della Carità In Rocchetta Convento Santa Croce BERGAMO Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 3 1 Famiglia Camozzi, benefattrice dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404 ). 2 Don Zanetti Giovanni, superiore ecclesiastico e confessore della comunità di Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 3 NB. Firma autografa della Canossa.
A GIUSEPPA TERRAGNOLI 2067(Verona#1829.12.06) Il tema della lettera é ancora quello degli Esercizi spirituali a San Zeno, che l'hanno fisicamente oppressa, ma spiritualmente molto soddisfatta. Prega poi la Terragnoli che interpelli la Signora Teresina Padenghe intorno possibilità di poter rintracciare rintracciare una certa persona, per la quale é stato chiesto il suo interessamento. V.G. e M. Carissima Figlia Comincierò col dirvi che son viva, e che domani qui termina il Santo Giubileo, e dal gran d'affare che abbiamo avuto, e che abbiamo di presente siamo mezze oppresse. Vi dò dunque le mie notizie, e di tutte, io benche come vi dissi nell'altra mia che vi scrissi dandovi le buonissime notizie della vostra madre avevo bisogno di farmi levar un pò di sangue, ed in fatti la settimana scorsa mi hanno dato un salasso, e per grazia del Signore me la passo proprio bene, tutte le altre di diffendono. Sono varj giorni che non ricevo alcuna delle vostre notizie, voglio sperare che starete tutte bene, e che anche avrete compito il Santo Giubileo. Sto attendendo le vostre nuove. Rapporto al Giubileo vi è uno sbaglio, perche mi confondeva con Bergamo, che colà lo comincieranno il giorno di Santa Lucia. La scrivente vi prega d'un piacere, ed è, che quando verrà da voi la Signora Teresina Padenghe 1 la pregate della grazia di sapervi dire se conosce una tal Signora Rosina Papete che abita in Calle del Carro, e ci fanno credere, che sia moglie di un cambista, se poi la Signora Teresina non la conosce se potesse fare il piacere di rintracciare se questa tale, è viva o morta, e subito che saprete qualche cosa scrivetelo. Vi occludo una lettera pel Padre Stefani 2 , al quale presenterete i miei rispetti, e tanti doveri per parte della Rosa 3 che scrive, e nello stesso tempo vi abbraccia voi, e tutte cordialmente raccomandandosi alle vostre orazioni, e di tutte. Vi averte anche, che dopo quattordici mesi, finalmente benche interrotta cento volte ha scritto alla Signora Chiaretta, e le spedj la lettera coll'ordinario di giovedì scorso, se viene da voi la Santa sua sorella domandatele se l'ha ricevuta questa tanto sospirata lettera, e se potete penetrare dalla Santa scrivetemi l'effetto che le portò perche la Rosa possa regolarsi se ha da scrivere qualche altra volta. Mi dimenticava di dirvi che la suddetta Signora Papete prima di maritarsi il suo cognome era Secchi. La Annetta 4 vi saluta sta benissimo, è allegra come un campanello, mi dice di dirvi che non sa cosa pensare perche ha scritto a suo cugino, e non ha ricevuto alcun riscontro. Se voi sapete che vi sia qualche cosa, o che sta male ditemi anche questo. Vado di trasto, in sentina 5 , vi dico adesso quello voleva dirvi di sopra, cioè che i nostri due oratori faticano instancabilmente non so come possano regere, qui non faceva altro che confessare predicare, e poi di nuovo confessare, a San Zeno non fanno niente di meno in somma non so se più di così possono fare. Voi avete veduto quello ci fecero nelle Missioni del Canonico Pacetti 6 , vi accerto che questa volta supera tanto di più che non saprei in qual modo spiegarvi. Iddio si degni di donarle la santa perseveranza a tutti i raveduti, e lume a chi ancora non si e approffittato di questo incontro. In somma fretta vi abbraccio tutte, e vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria 1 La moglie di Francesco Padenghe, procuratore di Maddalena a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555). 2 Padre Stefani, parroco ai “Carmini” di Venezia (Ep. II/1, lett. 495, pag. 175). 3 Della Croce Rosa, nella Casa di Verona (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016). 4 Rizzi Anna, novizia (Ep. II/1, lett. 618, n. 2, pag. 519). 5 Corrisponde al detto: Saltare di palo in frasca, cioè saltare da un discorso all'altro senza nesso (Cf. Migliorini, Vocabolario). 6 Mons. Pacetti, primo superiore dell’Istituto (Ep. I, lett. 173, n. 1, pag. 280).
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A DOMENICA FACCIOLI<br />
2066(Verona#1829.12.06)<br />
La <strong>Canossa</strong> ripete anche a lei quanto aveva scritto il 4 c.m. alla Bernar<strong>di</strong> sull'acquisto del Giubileo a Verona e<br />
poiché ella l 'ha invitata a ripetere la stessa fatica a Bergamo, le risponde che «ha anche il corpo» che non può<br />
affrontare il viaggio in una stagione così rigida ed ha pure troppi affari.<br />
V.G. e M. Carissima Figlia<br />
Due sole righe mia Cara Figlia tanto per <strong>di</strong>rvi che la mia salute va bene, fuori d'essere un poco<br />
stanca attese le molte occupazioni <strong>di</strong> questi giorni.<br />
Oggi è l'ultimo giorno del Giubileo, e vi assicuro che il Signore si è degnato spargere sopra<br />
questa contrada le più copiose bene<strong>di</strong>zioni con un gran numero <strong>di</strong> conversioni.<br />
Sento che il Giubileo costi comincierà il giorno 13 e, che vorreste ch'io mi trovasi con voi in tal<br />
tempo essendo tutte le anime anche <strong>di</strong> Bergamo compagne ma siccome io ho anche il corpo così vedo<br />
<strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> compiacervi per la stagione rigida e per i tanti affari che mi circondano.<br />
Sento che avete preso anche le altre due maestre. Coraggio mie Care Figlie cerchiamo<br />
possibilmente <strong>di</strong> affaticarsi <strong>di</strong> cuore pel bene delle anime e per la gloria del Signore. Non dubitate che<br />
Dio vi assisterà. Termino perche devo mandare le lettere in posta.<br />
I miei soliti complimenti alla Famiglia Camozzi 1 ed rispetti al Signor Don Giovanni 2 .<br />
Vi lascio in somma fretta nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />
[Verona] San Giuseppe 6 <strong>di</strong>cembre (1829)<br />
Alla Signora<br />
La Signora Domenica Faccioli<br />
Figlia della Carità In Rocchetta<br />
Convento Santa Croce<br />
BERGAMO<br />
Vostra Aff.ma Madre<br />
<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 3<br />
1 Famiglia Camozzi, benefattrice dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404 ).<br />
2 Don Zanetti Giovanni, superiore ecclesiastico e confessore della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag.<br />
407).<br />
3 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.