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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1798(Venezia#1827.06.09)<br />

Le tre giovani <strong>di</strong> Verona, cagionevoli <strong>di</strong> salute, lasciano sempre perplesse perché un po’ migliorano, un po’<br />

peggiorano. C’é anche da decidere come affrettare l’uscita dal convento della novizia affetta da rogna, e se<br />

risolvere, positivamente o meno, l’acquisto <strong>di</strong> una locanda per le convalescenti, <strong>di</strong> cui sarebbe in parola la<br />

Pilotti. La <strong>Canossa</strong> espone i problemi senza però soluzioni decise.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Non si prenda pena mia cara Figlia se nulla le scrissi della mia salute. Me lo sarò <strong>di</strong>menticato,<br />

o non avrò avuto tempo <strong>di</strong> scrivere più allungo, peraltro mi sono riposata dalla stanchezza che m'era<br />

un pò restata degli Esercizj, e fuori <strong>di</strong> un pochetta, ma poca tosse, che pare abbia da finire da un<br />

giorno all'altro in niente, sto bene ma proprio.<br />

La Rosa 1 , e la Cecilia 2 si sono fatte onore sin qui, ma jeri hanno avuto ambedue poco giu<strong>di</strong>zio,<br />

e la Rosa per la prima volta fece compagnia al letto tutto jeri, motivo per cui sarò più breve <strong>di</strong><br />

quello che vorressimo, restandomi poco tempo per la partenza della posta.<br />

Cecilia si fece sentire ch'era viva co' suoi soliti s(t)rilli, ma oggi stanno meglio ambedue, anzi<br />

la prima è la mia secrettaria.<br />

Mi consolai molto che la buona Rosmini 3 stia Meglio, ma mi stanno sul cuore le altre due.<br />

L’Isabella 4 sperava continuasse ad istar meglio, non vorrei che avesse fatto alcuna delle sue<br />

bravure, o per far la santa Comunione, o cose simili. Per la cara Beatrice sinché il caldo non si<br />

stabilisce invariabile, risentirà sempre i cambiamenti della stagione.<br />

Mi <strong>di</strong>spiace della Roncoli 5 . Se mai vedesse il me<strong>di</strong>co, ed il cerusico che andasse bene per<br />

rimetterla l’aria aperta, trattandosi <strong>di</strong>un solo mese e non trattandosi più <strong>di</strong> rogna, in tal caso scrivano<br />

alla Superiora <strong>di</strong> Bergamo che man<strong>di</strong> a chiamar suo padre, e gli racconti l’avvenuto, perchè possa<br />

poi venire a prendersela, e che non vorrei avesse da rovinarsi essendo ragazza sana. Se poi è cosa da<br />

niente, e che il me<strong>di</strong>co, ed il cerusico non temano che il convento non gli pregiu<strong>di</strong>chi, tiriamo avanti<br />

che passerà anche questa, solo mi pare abbia da aver bisogno <strong>di</strong> rinfrescanti.<br />

Le carte che mi ha spe<strong>di</strong>to della mia amica Durini. 6 non le ho ricevute, ma stia pur quieta, che<br />

mi ha scritto la Fanzago 7 , che me le spe<strong>di</strong>rà. La lettera scrittami dalle Capucine 8 vorrei che la facesse<br />

copiare su un mezzo foglio, e dall'altra parte facesse copiare la mia risposta, e me l’accludesse<br />

nella prima lettera che mi scriverà.<br />

Rapporto alla locanda famosa che resta da comperare, più non rni <strong>di</strong>sse la risposta del Signor<br />

Campostrini. Sentirò volentieri cosa risponde il Signor Trevisani dopo la stima.<br />

Mia cara Figlia, <strong>di</strong>ca anche alla cara Cristina che <strong>di</strong> cuore abbraccio con lei, che io non ho<br />

nessuna <strong>di</strong>fficoltà, anzi tutto il piacere che comprino la locanda, ma desidero che vi sia prirna da<br />

pagarla, altrimenti prima ci faranno delle belle parole, e poi resteremo imbrogliate noi. Ecco quello<br />

che io le scrissi, ma se il Signore provede la comperino pure.<br />

Per la Reggina Gajar<strong>di</strong> 9 senta come la Giuseppina, 10 la lascia poi in libertà, nuovamente. Io<br />

1 Della Croce Rosa, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

2 Donà Cecilia delle Rose (Ep. I, lett. 399, n. 3, pag. 651).<br />

3 Margherita Rosmini, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />

4 Ferrari Isabella nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542<br />

5 La novizia malata della Lett. 1786. Là era chiarnata Rocoli.<br />

6 Contessa Durini, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, pag. 4).<br />

7 Anna Olivieri in Fanzago <strong>di</strong> Padova, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 400, pag. 654).<br />

8 Cappuccine delle Grazie (Cf. Lett. 1796).<br />

9 Aspirante per Trento.<br />

10 Rosmini Margherita (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)

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