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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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ALLA NAUDET<br />

2030(Verona#1829.07.25)<br />

Se le sarà possibile, la <strong>Canossa</strong> andrà presto a trovarla, ma intanto risponde alla nuova richiesta<br />

fattale sui rapporti con le autorità religiose e civili per la erezione canonica.<br />

V.G. e M. Carissima e pregiatissima amica<br />

Non so se l’angustia del tempo mi permetterà <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare pienamente a tutto ciò ch’ella<br />

vorrebbe sapere mia carissima amica essendo come ella sa arrivata solo la sera <strong>di</strong> giovedì da Venezia in<br />

conseguenza sopracarica d’imbrogli. Spero però che se anche oggi non potrò <strong>di</strong>rle tutto ella non vorrà<br />

attribuirlo a mancanza <strong>di</strong> premura o <strong>di</strong> amicizia ma alla sola impossibilità e nel caso supplirò un’altro<br />

giorno.<br />

1°: Quando presentai col mezzo dei Prelati al Governo il piano dell’Istituto sopra quella carta<br />

bollata ch’ella vide non presentai che quello solo. Venuta da Vienna la risposta favorevole ai Vescovi<br />

che Sua Maestà ammetteva in Venezia ed in Verona l’Istituto Monsignor Patriarca mi domandò le<br />

Regole e le passò al Governo.<br />

2°: Monsignor Patriarca non firmò le Regole se non dopo che allo stesso furono restituite dal<br />

Governo il quale <strong>di</strong>chiarò al Prelato che nulla aveva da opporre sulle stesse.<br />

3°: Sua Maestà ne mi domandò ne accettò la somma da me proposta nel piano.<br />

4°: Avendo io messo nel Piano che le Figlie della Carità vivono del proprio e nelle Regole che<br />

debbono seco portare un fondo alimentario da venir loro restituito nel caso che sortono non mi fu<br />

domandato in qual modo cautelo le doti che non ho essendo ben chiaro che chi porta il fondo che può<br />

esserle restituito o deve cautelarsi da se o deve cautelare chi l’amministra.<br />

Eccole tutto mia cara amica. In somma fretta <strong>di</strong> cuore l’abbraccio, e lo stesso faccio colle nipoti<br />

1 raccomandandomi caldamente all’orazioni <strong>di</strong> tutte.<br />

Se posso riuscirvi prima <strong>di</strong> andare a Trento vorrei venirle a trovare, ho il piacere <strong>di</strong> segnarmi<br />

piena <strong>di</strong> amicizia, e <strong>di</strong> stima.<br />

Di lei carissima e pregiatissima amica<br />

[Verona] San Giuseppe li 25 luglio 1829<br />

1 Le figlie del March. Bonifacio: Metilde, Marianna e Maria Teresa (Cf. Ep. III/4, lett. 2015).<br />

2 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

Obbligatissima Affezionatissima<br />

amica <strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 2

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