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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI<br />

2014(Verona#1829.05.20)<br />

La <strong>Canossa</strong> deve partir presto per Venezia, quin<strong>di</strong> le anticipa le sue notizie, rivolgendole insieme<br />

un materno rimprovero perché ha <strong>di</strong>mostrato qualche insofferenza alla sua carica <strong>di</strong> Superiora,<br />

che la <strong>di</strong>strae troppo. E non è la sola, perché le responsabili delle altre Case sono tutte in ansiosa<br />

attesa che termini il loro ufficio. Che dovrebbe allora <strong>di</strong>re lei che non ha un momento <strong>di</strong> respiro tra<br />

affari e viaggi?<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Anticipo a scrivervi, perche dovendo partir lunedì prevedo che domenica non potrei<br />

scrivervi certamente, vi continuo dunque le mie notizie. Jer sera mi feci levare un po <strong>di</strong> sangue<br />

perche mi era ritornata un poco <strong>di</strong> tosse, ma toltone un poca <strong>di</strong> debbolezza, e stanchezza del resto<br />

me la passo grazie al Signore benino. Veniamo a noi.<br />

Voi mia Cara Figlia mi <strong>di</strong>te, che per trovarsi nell'uffizio <strong>di</strong> Superiora vi porta allo spirito un gran<br />

svagamento, e <strong>di</strong>strazione. Cosa avrei da <strong>di</strong>r io che non finisco <strong>di</strong> sbrigare gli affari d'una Casa, che<br />

mi conviene continuamente passare in un'altra, e <strong>di</strong> nuovi imbrogli. Convien dunque mia Cara<br />

Figlia star più che si può alla <strong>di</strong>vina presenza, e cercar <strong>di</strong> far tutte le cose per piacer al Signore.<br />

Dovendo dunque mettermi in viaggio, mi raccomando tanto alla vostra carità pregandovi <strong>di</strong><br />

farmi, ed anche farmele fare particolarmente dalle puttele piccoline una piccola novena <strong>di</strong> soli tre<br />

Gloria a San Giuseppe, ed a San Gioachino, ed un Sub tuum presi<strong>di</strong>um 1 a Maria Santissima acciò<br />

mi assistano e pel viaggio per tanti imbrogli che troverò, ma particolarme(nte) anche perche il<br />

Signore mi <strong>di</strong>a lume essendo adesso il momento, che devo cambiar la Superiora.<br />

A proposito <strong>di</strong> Superiora. Voi non vedete l'ora, mi scrivete, che passino l'anno e mezzo del<br />

vostro superiorato, quella <strong>di</strong> Venezia mi scrive, che si trova tanto contenta, per essere terminato il<br />

suo tempo, queste non vorrebbero essere superiore, io vorrei essere solo delle galline, onde cosa<br />

s'avrebbe da fare? Di nuovo dunque vi prego <strong>di</strong> far molta orazione perche ne tengo molto bisogno.<br />

E' stato a trovarmi il Signor Pesenti prima <strong>di</strong> partire per costì, mandai a vedere anche questa<br />

mattina come se la passava sua moglie, ed ebbi buonissime notizie. Dite al Valsecchi 2 che quel<br />

Padre Cappuccino fu a trovarmi, mandai poi all'albergo cioè ai Filippini 3 per farle consegnare la sua<br />

lettera ma era partito perciò dovetti spe<strong>di</strong>rgliela a Padova, me li riverirete tutti due.<br />

Dite al Padre Curato 4 che quando sarò a Venezia volentieri lo servirò, intanto voi tenete<br />

custo<strong>di</strong>to il danaro quando ve lo consegnerà, che vi scriverò poi in cosa doverete spenderlo per<br />

conto della mia Ravelli 5 . Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore, e vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Di voi carissima figlia<br />

Verona li 20 maggio 1829<br />

1 Per praesi<strong>di</strong>um.<br />

2 Valsecchi Angelo, corriere (Ep.III/1, lett. 1230, n. 1, pag. 443).<br />

3 Istituto dei Filippini a Verona (Ep. I, lett. 5, n. 5, pag 14).<br />

4 Padre Cappuccino, parroco dell’Ospedale (Ep.III/1, pag. 489).<br />

5 Ravelli Marianna, della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1622, n. 7, pag. 1288).<br />

6 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

Vostra Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 6

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