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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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[26 maggio ]<br />

AD ANGELA BRAGATO<br />

1794(Venezia#1827.05.26)<br />

Il conte Carteri vanta <strong>di</strong>ritti su un bene immobile acquistato dalla <strong>Canossa</strong> per investire delle doti. Assistita<br />

da valenti avvocati, ella non teme la causa che le é stata intentata, perché, secondo i legali, é una<br />

controversia giu<strong>di</strong>ziale imper<strong>di</strong>bile. Quin<strong>di</strong> a Verona si stia quiete.<br />

V. G. e M. Carissima Figlia<br />

Venezia Santa Lucia 1827<br />

Quantunque le abbia scritto anche jeri per mezzo <strong>di</strong> Michele 1 oggi qualche cosa voglio <strong>di</strong>rle intorno<br />

al Rè Pipino 2 affinchè stiano più quiete. Jeri col mezzo d'una Dama mia amica feci tenere la lettera<br />

della buona contessa Mezzanelli 3 al signor Avvocato Perucchini unitamente al danaro della Dama<br />

consegnatole. Oggi fu quì da me avendomelo fatto pregare il signor Avvocato Gasperi 4 che in un<br />

caso sarà l’avvocato mio. Lo informai meglio che seppi <strong>di</strong> tutto ed essendo egli oltre <strong>di</strong> una esimia<br />

bravura, anche <strong>di</strong> una gran bontà mi <strong>di</strong>sse che non mi prenda pensieri per le cose da farsi che farà<br />

lui.<br />

Mi <strong>di</strong>sse che la causa è imper<strong>di</strong>bile. Mi lodò molto l’avvocato Perucchini che conosce assai<br />

col quale s'intenderà <strong>di</strong> tutto. Questo avvocato Gasperi è conoscente del nostro avvocato<br />

Bevilacqua. L’avvocato Perucchini 5 mi scrisse una bellissima lettera in cui gentilmente mi esibiva<br />

<strong>di</strong> favorirmi; ma essendo appoggiata all'avvocato mio non ne approfitterò.<br />

Trovandomi tanto legata in questi giorni non mi è possibile fare <strong>di</strong> pìù come vorrei. Mercoledì<br />

saprò qualche cosa <strong>di</strong> pìù e scriverò alla buona contessa Mezzanelli volendo anche mandare a fare<br />

un'atto <strong>di</strong> dovere all'avvocato Perucchini. Pare, e con sincerità mi <strong>di</strong>spiace, che il conte Carteri 6<br />

voglia gettar del danaro per questa lite senza fondamento. La Cecilia Donà 7 e la Rosa della Croce 8<br />

stanno bene, e della Cecilia poi le Dame restarono contentissime <strong>di</strong> lei. Sua madre 9 e la Priùli 10<br />

rimasero confuse, e come fuori <strong>di</strong> loro quando la viddero, perchè non le ho fatte avvisare prima che<br />

l’aveva meco condotta, per far loro un improvvisata.<br />

Nuovamente mi raccomando alla <strong>di</strong> lei carità, ed è che mi raccoman<strong>di</strong> assai ella e tutte al<br />

Signore, che nè ho estremo bisogno.<br />

Le care compagne tutte la riveriscono, ed ella mi saluti tutte le compagne e <strong>di</strong>ca loro che le<br />

lascio con lei nei Cuori santissimi <strong>di</strong> Gesù e Maria.<br />

Quando giunsi alla metà della lettera mi chiamarono le Dame e perciò <strong>di</strong>e<strong>di</strong> l’incombenza<br />

alla Della Croce che si sottoscrive a nome rnio.<br />

Tua Madre <strong>Maddalena</strong><br />

Sua affezionatissima Madre<br />

1 Masina Michele, vetturale (Ep. I, pag. 564).<br />

2 RE PIPINO, l’antico Re d'ltalia, dei cui feu<strong>di</strong>, passati, nei <strong>di</strong>versi secoli, attraverso a vari proprietari, faceva parte un<br />

appezzamento <strong>di</strong> terra acquistato dalla <strong>Canossa</strong> e per il quale le fu intentata causa. Lo si spiega, con maggiore<br />

attinenza alla n, nella lettera 1796, a cui si rimanda per i necessari chiarimenti.<br />

3 Contessa MEZZANELLI, potrebbe essere un “convenuto” della causa per la ven<strong>di</strong>ta dei feu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pipino.<br />

4 Gaspare Giacomo, fratello del chirurgo Giacometto (Ep.III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899).<br />

5 Avvocato PERUCCHINI, del collegio <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa.<br />

6 Conte CARTERI, l’attore, colui che inizia l’azione giu<strong>di</strong>ziale contro la <strong>Canossa</strong>.<br />

7 Cecilia Donà della comunità <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 399, n. 3, pag. 651).<br />

8 Rosa della Croce, membro della comunità <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

9 Contessa Donà delle Rose, madre <strong>di</strong> Cecilia e sorella della Dama Priùli Loredana, benefattrice dell’Istituto (Ep. I, pag.<br />

645)<br />

10 Idem

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