epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO 1998(Bergamo#1829.03.31) La Canossa ha necessità urgente di documenti venuti da Roma da parte dei due Cardinali Odescalchi e Castiglioni. Li faccia copiare con molta esattezza dalla Dabalà e poi glieli mandi. Cercherà di tornare molto presto a Verona. Carissima Figlia Due sole righe mia Cara Figlia tanto per dirti, che il nostro viaggio fuori d'essere stato un po umido, fù però felicisimo. Oggi alle ore quattro siamo arrivati a Bergamo in buona salute. Stà quieta, ch'io cerco possibilmente di sbrigare colla maggior sollecitudine gli affari, per ritornare al più presto, che mi sarà possibile a Verona. Sono a pregarti mia Cara Figlia di dire alla Rosa 1 sotto superiora, di guardare nel calto 2 dell'armadio ossia buro 3 di rimpetto alla porta di mezzo, ove troverà il libro di Memorie della Signora Marchesa. Dille che troverà in questo libro un cartolaro, nel quale vi è scritto di sopra «Dubbi domandati a Roma dalla Signora Marchesa». Fà, che apra il cartolaro e dille, che troverà due fascicoli di carte l’uno contenente carte del Cardinale Odescalchi 4 , e l'altro del Cardinale Castiglioni 5 . Dille, che le raccomando caldamente di lasciare le carte come stanno, e solo di copiarmi le carte di ambi due in carta fina, colla lettera anche di Odescalchi. Dille, che nelle carte del Cardinal Castiglioni, avverta, che troverà due carte affatto simili, che avverta di copiare solo quella, che nel fine vi è scritto essere stata spedita al Vicario di Roma 6 , l'ultimo giorno della nostra partenza da colà. Porta pazienza, ma fa che la Rosa lascia le altre cose per copiarmi queste carte che già vedrà non esser molte, ed al primo ordinario spedirmele subito. Ti prego di fare, che la Rosa le copi in una stanza apposita, senza essere disturbata, perche possano essere esate, e perchè non vi sia pericolo, che ne vada smarita alcuna, essendo carte di troppo impegno, per cui ho piacere che le originali restano costì. Di nuovo ti raccomando, che la Rosa abbia l'avvertenza di lasciarle come sono, vale a dire che non si mescolino colle altre. La Cristina 7 si è scordata di dirti, che alla Marietta le aveva promesso di pregarti di mandarla a confessare più presto, che ti fosse stato possibile, perche per una cosetta col mio parere, le aveva tolto la Comunione, onde te lo raccomanda per questo, e fa che la Teodora 8 abbia di questa cura, di alla Teodora da parte anche della Cristina, che gliela raccomando Ti prego de miei rispetti al Signor Don Battistino 9 , al Superiore 10 . Alla mia famiglia quando avrai occasione di vederli tanti complimenti, colle mie nuove. Ti abbraccio in somma fretta, e vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria Di Te Carissima Figlia Verona 11 li 31 marzo 1829 Alla Cara Angelina Superiora Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carita 12 1 Rosa Dabalà (Ep. II/1, lett. 585, n. 4, pag. 442). 2 Cassetto. 3 Scrivania. 4 Card. Carlo Odescalchi, Vicario Generale di Roma (Ep. I, lett. 407, n. 7, pag. 668) 5 Card. Francesco Saverio Castiglioni, eletto Papa il 31 marzo 1829 col nome di Pio VIII (Ep. I, lett. 348, n. 12, pag. 547). 6 Card. Zurla (Ep. I, lett. 339, n. 2, pag. 527). Per un refuso tipografico vi è erroneamente detto Pio XII, invece di Leone XII. 7 Pilotti Cristina con Maddalena a Bergamo (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 8 Roggia Teodora, nella Casa di Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410) 9 Don Bajetta Giambattista, confessore della Comunità canossiana di Verona (Ep. III/1, lett. 1092, n. 3, pag. 216). 10 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 11 E' scritto Verona, ma si tratta di Bergamo. 12 NB. Lettera scritta dalla Pilotti, firmata dalla Canossa

AD ANGELA BRAGATO 1999(Milano#1829.04.04) La Canossa le ha mandato un plico di lettere e le dà le direttive per farle avere ai destinatari. Fa poi un forte elogio del nuovo Pontefice, incaricandola di segnalarne la nomina al Superiore se ancora non lo sapesse. Carissima Figlia Ricevetti jer sera la cara tua lettera, con occluse le tre provenilienti da Roma. Sento con piacere mia Cara Figlia che la salute di tutte voi altre è secondo il vostro solito discretta, fuori della Cara Teodora 1 , che parmi comprendere vada assai lentamente rimettendosi. E' inutile, che te la raccomandi, ma cerca quanto puoi di farle coraggio, col dirle anche a nome mio, che mi preme al mio ritorno trovarla ristabilita, onde possa ajutarmi. Mi dispiace di sentire, che tu sia stata in pena per non avere rnie lettere ma credi, che tante sono state le occupazioni, che mi circondano in questi giorni che non mi lasciavano luogo di respirare. Ieri le mie buone Dame hanno terminati i santi Esercizj con grandissimo frutto. Adesso continuiamo a pregare perchè si deg(n)i il Signore dar loro la santa perseveranza. Ti assicuro che noi siamo restate edificate nel vedere il loro fervore e divozione singolare. Martedì conto a Dio piacendo partire per Bergamo, dove mi fermerò tutta la settimana, avendo varj imbroglietti da sbrigare. Da colà ti scriverò poi il giorno preciso, che tu dovrai mandarmi a prendere. Sento, che anche costì è arrivata la notizia dell'ellezione del novello Santo Padre 2 . Ti assicuro mia Cara Figlia ch'egli è un altro santo, e pieno dello spirito del Signore. Si vede che Dio protegge la sua Chiesa dandoci dei Pontefici uno più santo dell'altro. Spero, anzi mi tengo certa, che voi altre in comunità avrete recitato il Ted(e)um in ringraziamento. Se mai non lo aveste fatto, appena ricevuta questa mia alla sera, raduna tutta la cumunità, e falo subito recitare. Fa fare da tutte le compagne anche la santa Comunione in ringraziamento, e perchè si degni il Signore benedire tutta la Chiesa Cattolica. La mia salute va bene. Cristina 3 se la passa discrettamente. L'Antonietta 4 va meglio, ma guarda ancora il letto. Un altra novizia la quale questi giorni fù ammalata, adesso sta meglio. Le altre se la passano benino fuori di qualche garelletta. La Teresa 5 , e la Tonina Lavagno 6 ti salutano. Non ti prender pena per aver dovuto leggere il proscritto delle lettere del Signor Don Giuseppe Davalos 7 , non permettendo io, che nelle Case leggano le lettere a me dirette, a motivo, che alle volte vi sono degli affari, che non posso dire, ma in questo caso sta tranquilla. Rapporto al conto del Signor Bernardi ti ringrazio della minuta per la ricevuta. Ti abbraccio di vero cuore. Ti raccomando di governarti, e di avere cura per la Gloria del Signore della tua salute. Abbraccia per me tutte le care compagne. Raccomandami al Signore. Ti raccomando la Cara Isabella 8 della quale in particolare niente mi dici. Vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria. I miei soliti rispetti al Superiore al Signor Don Francesco 9 , ed al Signor Don Battistino 10 . Milano li (4) aprile 1829 Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 11 1 Roggia Teodora, della Casa di Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410) 2 Pio VIII, è il Card. F. Saverio Castiglioni eletto Papa il 31 marzo 1829 (Ep. I, lett. 348, n. 12, pag. 547). 3 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 4 Cocchignoni Antonietta della Casa di Milano (Ep.II/1,lett. 529, n. 9, pag. 312). 5 Spasciani Teresa, superiora della comunità di Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414). 6 Lavagno Antonia nella Casa di Milano (Ep. II/1, lett. 542, n. 2, pag. 341). 7 Don Giuseppe Davolos, sacerdote che ha accompagnato Maddalena (Ep. III/3, lett. 1955, n. 1, pag. 2019). 8 Ferrari Isabella, nella comunità di Verona (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542). 9 Don Brugnoli Francesco, confessore della comunità di Verona (Ep. II/1, lett. 496, n. 2, pag. 177). 10 Don Bajetta Giambattista, confessore della Casa di Verona (Ep. III/1, lett. 1092, n. 3, pag. 216) 11 NB. Il giorno della data è dedotto dal timbro d'arrivo. Firma autografa della Canossa.

AD ANGELA BRAGATO<br />

1998(Bergamo#1829.03.31)<br />

La <strong>Canossa</strong> ha necessità urgente <strong>di</strong> documenti venuti da Roma da parte dei due Car<strong>di</strong>nali Odescalchi e<br />

Castiglioni. Li faccia copiare con molta esattezza dalla Dabalà e poi glieli man<strong>di</strong>. Cercherà <strong>di</strong> tornare molto<br />

presto a Verona.<br />

Carissima Figlia<br />

Due sole righe mia Cara Figlia tanto per <strong>di</strong>rti, che il nostro viaggio fuori d'essere stato un po<br />

umido, fù però felicisimo. Oggi alle ore quattro siamo arrivati a Bergamo in buona salute. Stà quieta,<br />

ch'io cerco possibilmente <strong>di</strong> sbrigare colla maggior sollecitu<strong>di</strong>ne gli affari, per ritornare al più presto,<br />

che mi sarà possibile a Verona.<br />

Sono a pregarti mia Cara Figlia <strong>di</strong> <strong>di</strong>re alla Rosa 1 sotto superiora, <strong>di</strong> guardare nel calto 2 dell'arma<strong>di</strong>o<br />

ossia buro 3 <strong>di</strong> rimpetto alla porta <strong>di</strong> mezzo, ove troverà il libro <strong>di</strong> Memorie della Signora Marchesa.<br />

Dille che troverà in questo libro un cartolaro, nel quale vi è scritto <strong>di</strong> sopra «Dubbi domandati a Roma<br />

dalla Signora Marchesa». Fà, che apra il cartolaro e <strong>di</strong>lle, che troverà due fascicoli <strong>di</strong> carte l’uno<br />

contenente carte del Car<strong>di</strong>nale Odescalchi 4 , e l'altro del Car<strong>di</strong>nale Castiglioni 5 . Dille, che le<br />

raccomando caldamente <strong>di</strong> lasciare le carte come stanno, e solo <strong>di</strong> copiarmi le carte <strong>di</strong> ambi due in<br />

carta fina, colla lettera anche <strong>di</strong> Odescalchi.<br />

Dille, che nelle carte del Car<strong>di</strong>nal Castiglioni, avverta, che troverà due carte affatto simili, che<br />

avverta <strong>di</strong> copiare solo quella, che nel fine vi è scritto essere stata spe<strong>di</strong>ta al Vicario <strong>di</strong> Roma 6 , l'ultimo<br />

giorno della nostra partenza da colà.<br />

Porta pazienza, ma fa che la Rosa lascia le altre cose per copiarmi queste carte che già vedrà non<br />

esser molte, ed al primo or<strong>di</strong>nario spe<strong>di</strong>rmele subito.<br />

Ti prego <strong>di</strong> fare, che la Rosa le copi in una stanza apposita, senza essere <strong>di</strong>sturbata, perche<br />

possano essere esate, e perchè non vi sia pericolo, che ne vada smarita alcuna, essendo carte <strong>di</strong> troppo<br />

impegno, per cui ho piacere che le originali restano costì.<br />

Di nuovo ti raccomando, che la Rosa abbia l'avvertenza <strong>di</strong> lasciarle come sono, vale a <strong>di</strong>re che<br />

non si mescolino colle altre.<br />

La Cristina 7 si è scordata <strong>di</strong> <strong>di</strong>rti, che alla Marietta le aveva promesso <strong>di</strong> pregarti <strong>di</strong> mandarla a<br />

confessare più presto, che ti fosse stato possibile, perche per una cosetta col mio parere, le aveva tolto<br />

la Comunione, onde te lo raccomanda per questo, e fa che la Teodora 8 abbia <strong>di</strong> questa cura, <strong>di</strong> alla<br />

Teodora da parte anche della Cristina, che gliela raccomando<br />

Ti prego de miei rispetti al Signor Don Battistino 9 , al Superiore 10 . Alla mia famiglia quando avrai<br />

occasione <strong>di</strong> vederli tanti complimenti, colle mie nuove.<br />

Ti abbraccio in somma fretta, e vi lascio tutte nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di Te Carissima Figlia<br />

Verona 11 li 31 marzo 1829<br />

Alla Cara Angelina Superiora<br />

Tua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carita 12<br />

1 Rosa Dabalà (Ep. II/1, lett. 585, n. 4, pag. 442).<br />

2 Cassetto.<br />

3 Scrivania.<br />

4 Card. Carlo Odescalchi, Vicario Generale <strong>di</strong> Roma (Ep. I, lett. 407, n. 7, pag. 668)<br />

5 Card. Francesco Saverio Castiglioni, eletto Papa il 31 marzo 1829 col nome <strong>di</strong> Pio VIII (Ep. I, lett. 348, n. 12, pag. 547).<br />

6 Card. Zurla (Ep. I, lett. 339, n. 2, pag. 527). Per un refuso tipografico vi è erroneamente detto Pio XII, invece <strong>di</strong> Leone<br />

XII.<br />

7 Pilotti Cristina con <strong>Maddalena</strong> a Bergamo (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

8 Roggia Teodora, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410)<br />

9 Don Bajetta Giambattista, confessore della Comunità canossiana <strong>di</strong> Verona (Ep. III/1, lett. 1092, n. 3, pag. 216).<br />

10 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />

11 E' scritto Verona, ma si tratta <strong>di</strong> Bergamo.<br />

12 NB. Lettera scritta dalla Pilotti, firmata dalla <strong>Canossa</strong>

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