epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
A DOMENICA FACCIOLI 1994(Verona#1829.03.11) La Canossa è contenta dell’anticipo degli Esercizi spirituali delle signore: la cuciniera potrà avere qualche riposo prima di iniziare l’altro corso a Milano. Se la Spasciani non può mandare alcun aiuto si organizzi con le maggiori delle allieve per i lavori manuali e le consorelle si occuperanno della assistenza. A questo riguardo, la Canossa dà alcune direttive che possono aiutarla, ma insiste sul comportamento educato e sereno di ciascuna che farà maggior bene anche delle stesse prediche. V.G. e M. Carissima Figlia Verona, 11 marzo 1829 Riscontro alla cara vostra e prima di tutto vi dirò che la mia tosse va lentamente diminuendo, ma credo che mi ci vorrà un tempo più lungo questa volta per consumarla, essendo stata di quelle più cattive che io abbia avute. Mi consolo di sentire che vi siate accomodate di anticipare i santi Esercizj, così la buona Rosina 1 avrà un po' di intervallo a quelli di Milano. Rapporto alle due tavole, non potendo più ritirarvi a motivo d'essere stata stabilita la cosa, non portando il disturbo che io pensava, per quest'anno lasciate correre come avete concluso. Per la lezione consigliatevi col Signor Don Giovanni 2 , al quale vi prego dei miei più distinti rispetti. Egli vi assegnerà i libri adatta ti tanto per l'una che per l'altra tavola dandogli però voi un idea delle persone che vi saranno in ambedue le tavole. Da Milano mi scrive la buona Teresa 3 superiora il suo vivo dispiacere di non potere dare aiuto a motivo delle ammalate che ha. Non vi prendete pena, mia cara Figlia, confidate nel Signore e cercate d'ingegnarvi colle nostre buone giovani le più grandi e le più a proposito, fate che queste servano nelle cose manuali, e voi altre attendete a ciò che riguarda Esercizj ed assistenza alle Dame. Attendete di tener ferma una compagna nel tempo della meditazione ed istruzione, ed anche nel parlatorio per vigilare le signore e quelle che vengono ad udire le prediche. L'anno scorso vi stette la Cristina 4 , la quale mi disse che se non avesse avuto l'avvertenza di vigilare, sarebbero nati dei complotti non pochi tra le donne e le giovani che univansi a contarsela. Per questo sarebbe adattata o la Maddalena 5 o la Checchina 6 . Vi raccomando di avere questa avvertenza perché la trovo necessaria. Mi tengo certa che Maria Santissima sarà in vostra compagnia, e vi otterrà lume per tutte le cose ed il Signore sarà grandemente servito. Quello che vi raccomando si è d'essere unite bene col Signore tra di voi altre e se per accidente vi occorresse tra di voi qualche dispiacere, avvertite di non lasciarlo mai conoscere al di fuori, meno poi colle esercitanti e massime colle ragazze. Fate vedere la contentezza del vostro stato e la felicità che si trova nel servire unicamente Dio, perché, mia Cara Figlia, la giovialità, uguaglianza, buona maniera, compostezza e modo rispettoso con tutte, ma che in questo non cerca altro che Dio, fa più frutto alle volte delle prediche. Vi dico ciò credendo di farvi piacere e m'intendo di dirvelo per aiutarvi come posso. Non mi ricordo se nell'ultima mia vi abbia detto di non mettere nessuno nella camera di Suor Costanza, sorella Rosa e quella vicina, senza domandare al Signor Camozzi 7 , avvertendo che se fosse il momento che fanno il bucato, crederei che non vi mettete nessuna. Consigliatevi pure col Signor Don Giovanni pel libro della lezione della sera, se però l'oratore crederà bene che teniate l'orario dell’anno scorso, che non so se sarà adatto in quest'anno essendo troppo inoltrata la stagione e le sere più corte. Assicuratevi che col cuore vi sono e vi sarò sempre vicina. Vi abbraccio tutte con vero attaccamento e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Di Voi Carissima Figlia Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 8 1 Masina Rosa, la cuciniera (Ep. II/1, lett. 592, n. 4, pag. 455). 2 Don Zanetti Giovanni, superiore e confessore della comunità di Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 3 Spasciani Teresa, Superiora della comunità di Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414). 4 Pilotti Cristina a Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 5 Smania Maddalena della Casa di Bergamo (Ep. II/1, lett. 596, n. 2, pag. 463) 6 Luca Francesca della Casa di Bergamo (Ep. III/2, lett. 1426, n. 2, pag. 882). 7 Sig. Andrea Camozzi benefattore dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404 ). 8 NB Da un dattiloscritto.
A MARGHERITA ROSMINI 1995(Verona#1829.03.15) Ammalate a Verona e ammalate a Trento per cui la Canossa deve rincuorare sé e lei ad accettare serenamente la Divina Volontà. Tratta ancora l'argomento dei funerali. ma darà chiarimenti più sicuri quando avrà chiesto consiglio al Superiore. Se sarà possibile, trasferirà la Gioppi per farla riprendere fisicamente. V.G. e M. Carissima Figlia [Verona] 15 marzo 1829 Comincierò per dirle mia Cara Figlia, che la mia tosse va bene, e tanto bene, che ne sono quasi libera, e la ringrazio della sua premura. Le Compagne di qui per parte delle quali tutte la riverisco, e l'abbraccio, varie, anzi molte stanno bene. Cristina 1 poco al suo solito, la Teodora 2 è a letto con febbre da dodici giorni a questa parte, Cecilia 3 Vi fu pur lungamente per un espulzione detta orticaria. Tossi e costipazioni non ne mancano. La Metilde 4 due volte a letto costipata, e le fecero due salassi. Adesso però è rimessa. Già quest'anno qui a Verona è un affar serio di tossi eterne e costipazioni senza numero. Sento mia Cara Figlia come il Signore visita la sua Casa di Maria Santissima Addolorata in Trento. Non posso dire di non sentire pena per le ammalate, e per te mia Cara Figlia. Dirò anch'io sia fatta la volontà del Signore, ed amiamo adorandole le sue divine disposizioni. Se però la febbre della Cara Gioppi 5 l'avesse da lasciare, e venisse il caso di poter sostenere il viaggio, vorrei pur fare il tentativo di farle cambiar aria, e vedere se in un aria meno fina si potesse ricuperarla. Nel qual caso colla solita tua cordialità, devi dirmi, se credi, ed hai piacere di condurla qui, o se vuoi, ch'io mandi a prenderla, non essendo possibile per ora ch'io possa venir come facilmente ti figurerai. Credo bene, che sarà rassegnatissima, e ben disposta, essendo tanto buona, e questo non v'ha dubbio essere il maggior conforto. Ti ricordo, che se mai piacesse al Signore di volerla tirare a se, abbi cura, che non resti priva del merito dei santi voti facendolegli fare nelle tue mani. Rapporto ai funerali scrissi tutto questo passo sperando che venisse il Superiore 6 che mandai anche a chiamare per poterti dire una cosa con fondamento ma non l'ho ancora veduto, e perche tu non istia in pena di non vedere miei caratteri ti mando oggi queste due righe, ed appena vi sarà stato il Superiore a posta corrente ti scriverò. In somma fretta ti abbraccio, dati coraggio governati, e tutte vi lascio nel Cuore Santissimo di Maria Di Te Carissima Figlia La Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 7 1 Pilotti Cristina, nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 2 Roggia Teodora, nella Casa di Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410) 3 Donà delle Rose Cecilia, nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 399, n. 3, pag. 651) 4 Bunioli Metilde, nella Casa di Verona (Ep. III/2, lett. 1612, n. 1, pag. 1267). 5 Gioppi Rosa, nella Casa di Trento (Ep. III/2, lett. 1713, n. 5, pag. 1464). 6 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 7 NB. L’ultima parte della lettera e la firma sono autografe della Canossa.
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A DOMENICA FACCIOLI<br />
1994(Verona#1829.03.11)<br />
La <strong>Canossa</strong> è contenta dell’anticipo degli Esercizi spirituali delle signore: la cuciniera potrà avere qualche<br />
riposo prima <strong>di</strong> iniziare l’altro corso a Milano. Se la Spasciani non può mandare alcun aiuto si organizzi con le<br />
maggiori delle allieve per i lavori manuali e le consorelle si occuperanno della assistenza. A questo riguardo, la<br />
<strong>Canossa</strong> dà alcune <strong>di</strong>rettive che possono aiutarla, ma insiste sul comportamento educato e sereno <strong>di</strong> ciascuna<br />
che farà maggior bene anche delle stesse pre<strong>di</strong>che.<br />
V.G. e M. Carissima Figlia<br />
Verona, 11 marzo 1829<br />
Riscontro alla cara vostra e prima <strong>di</strong> tutto vi <strong>di</strong>rò che la mia tosse va lentamente <strong>di</strong>minuendo,<br />
ma credo che mi ci vorrà un tempo più lungo questa volta per consumarla, essendo stata <strong>di</strong> quelle più<br />
cattive che io abbia avute.<br />
Mi consolo <strong>di</strong> sentire che vi siate accomodate <strong>di</strong> anticipare i santi Esercizj, così la buona<br />
Rosina 1 avrà un po' <strong>di</strong> intervallo a quelli <strong>di</strong> Milano.<br />
Rapporto alle due tavole, non potendo più ritirarvi a motivo d'essere stata stabilita la cosa, non<br />
portando il <strong>di</strong>sturbo che io pensava, per quest'anno lasciate correre come avete concluso.<br />
Per la lezione consigliatevi col Signor Don Giovanni 2 , al quale vi prego dei miei più <strong>di</strong>stinti<br />
rispetti. Egli vi assegnerà i libri adatta ti tanto per l'una che per l'altra tavola dandogli però voi un idea<br />
delle persone che vi saranno in ambedue le tavole.<br />
Da Milano mi scrive la buona Teresa 3 superiora il suo vivo <strong>di</strong>spiacere <strong>di</strong> non potere dare aiuto a<br />
motivo delle ammalate che ha.<br />
Non vi prendete pena, mia cara Figlia, confidate nel Signore e cercate d'ingegnarvi colle nostre<br />
buone giovani le più gran<strong>di</strong> e le più a proposito, fate che queste servano nelle cose manuali, e voi altre<br />
attendete a ciò che riguarda Esercizj ed assistenza alle Dame.<br />
Attendete <strong>di</strong> tener ferma una compagna nel tempo della me<strong>di</strong>tazione ed istruzione, ed anche nel<br />
parlatorio per vigilare le signore e quelle che vengono ad u<strong>di</strong>re le pre<strong>di</strong>che.<br />
L'anno scorso vi stette la Cristina 4 , la quale mi <strong>di</strong>sse che se non avesse avuto l'avvertenza <strong>di</strong><br />
vigilare, sarebbero nati dei complotti non pochi tra le donne e le giovani che univansi a contarsela. Per<br />
questo sarebbe adattata o la <strong>Maddalena</strong> 5 o la Checchina 6 . Vi raccomando <strong>di</strong> avere questa avvertenza<br />
perché la trovo necessaria.<br />
Mi tengo certa che Maria Santissima sarà in vostra compagnia, e vi otterrà lume per tutte le cose<br />
ed il Signore sarà grandemente servito.<br />
Quello che vi raccomando si è d'essere unite bene col Signore tra <strong>di</strong> voi altre e se per accidente<br />
vi occorresse tra <strong>di</strong> voi qualche <strong>di</strong>spiacere, avvertite <strong>di</strong> non lasciarlo mai conoscere al <strong>di</strong> fuori, meno<br />
poi colle esercitanti e massime colle ragazze.<br />
Fate vedere la contentezza del vostro stato e la felicità che si trova nel servire unicamente Dio,<br />
perché, mia Cara Figlia, la giovialità, uguaglianza, buona maniera, compostezza e modo rispettoso con<br />
tutte, ma che in questo non cerca altro che Dio, fa più frutto alle volte delle pre<strong>di</strong>che.<br />
Vi <strong>di</strong>co ciò credendo <strong>di</strong> farvi piacere e m'intendo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rvelo per aiutarvi come posso.<br />
Non mi ricordo se nell'ultima mia vi abbia detto <strong>di</strong> non mettere nessuno nella camera <strong>di</strong> Suor<br />
Costanza, sorella Rosa e quella vicina, senza domandare al Signor Camozzi 7 , avvertendo che se fosse il<br />
momento che fanno il bucato, crederei che non vi mettete nessuna. Consigliatevi pure col Signor Don<br />
Giovanni pel libro della lezione della sera, se però l'oratore crederà bene che teniate l'orario dell’anno<br />
scorso, che non so se sarà adatto in quest'anno essendo troppo inoltrata la stagione e le sere più corte.<br />
Assicuratevi che col cuore vi sono e vi sarò sempre vicina.<br />
Vi abbraccio tutte con vero attaccamento e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />
Di Voi Carissima Figlia<br />
Aff.ma Madre<br />
<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 8<br />
1 Masina Rosa, la cuciniera (Ep. II/1, lett. 592, n. 4, pag. 455).<br />
2 Don Zanetti Giovanni, superiore e confessore della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407).<br />
3 Spasciani Teresa, Superiora della comunità <strong>di</strong> Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414).<br />
4 Pilotti Cristina a Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />
5 Smania <strong>Maddalena</strong> della Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 596, n. 2, pag. 463)<br />
6 Luca Francesca della Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/2, lett. 1426, n. 2, pag. 882).<br />
7 Sig. Andrea Camozzi benefattore dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404 ).<br />
8 NB Da un dattiloscritto.