epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI 1989(Verona#1829.02.16) A Bergamo le signore vogliono, anche nell'anno in corso, organizzare gli Esercizi spirituali. La Canossa ne è molto contenta, però, poiché prevede non pochi ostacoli per parteciparvi desidera che ella le dichiari se si sente di assisterli personalmente. Se la Fondatrice, in futuro non ci fosse, si dovrebbero “mandare a terra tutte le opere già comincia te ? Non mai”. V.G. e M. Carissima Figlia Verona, 16 febbrajo 1829 Dal Conte Don Luca Passi 1 ho ricevuto la carissima vostra, nella quale ho sentito con piacere le vostre nuove. Delle mie pure, grazie al Signore, mi contento. Con somma consolazione ho poi sentito il buon desiderio di coteste ottime signore di fare i Santi Esercizj. Vedo anch'io mia cara Figlia, essere troppo gran bene il continuare questa santa opera. Io mostrerò la vostra lettera al Superiore 2 e se mi darà il permesso di venire verrò. Intanto però mi conviene almeno restare a Verona fino alla venuta del nuovo Vescovo 3 che non sarà se non ai 25 del mese entrante avendo fatto vedere il Superiore che è bene io sia qui al suo arrivo. Sappiatemi dire con tutta sincerità come ve la sentite davanti a Dio, se sarete in caso di fare gli Esercizj anche senza di me perché mia Cara Figlia, è vero che ho promesso di aspettare a morire fino al giorno del giudizio, ma se mai la morte non desse bado alle mie promesse, si hanno per ciò da mandare a terra tutte le opere già cominciate? Non mai. Riflettete ancora che le parti del mondo sono quattro, e che io potrei essere in qualche momento in qualcuna di esse, per cui non potessi assistere a tutte. Però bramo mia Cara Figlia, su di ciò un sollecito riscontro informandomi anche dell'epoca in cui contereste di farli, per vedere di combinare, se mai il Superiore me lo accordasse di trovarmi costì almeno agli ultimi giorni; replico, però, rispondetemi subito. Non mancherò di pregare il Signore per tutte le nostre ragazze che si sono maritate, acciò dia grazia di soddisfare ai pesi e obblighi che si sono ora addossati. Ho piacere che l'Adelaide sia presso i Conti Passi. Ho veduto a Roma il padre della buona Valania, il quale venne a visitarmi e l'ho trovato pieno di bontà e persuasione per me, e si è mostrato ne favorevole ne contrario. Quando verrò a Bergamo vi dirò meglio il resto a voce. Tanti doveri al Signor Don Giovanni 4 raccomandandomi alla carità di sue orazioni, ed io da miserabile non mancherò di farlo per lui e per tutte voi altre. Risponderò alle altre compagne più presto che potrò. Abbracciandovi tutte, vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 5 1 Don Luca Passi, missionario apostolico, fondatore della Pia Opera di S. Dorotea (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787). 2 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore ecclesiastico della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 3 Mons. Grasser Giuseppe, vescovo di Verona (Ep. I, lett. 379, n. 2, pag. 646) 4 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 5 NB. Da un dattiloscritto.

A DOMENICA FACCIOLI 1990(Verona#1829.02.19) Forse a Bergamo si saprà già della morte di Papa Leone XII. La Canossa, che ne è addolorata, dà disposizioni per i relativi suffragi. In quanto agli Esercizi delle signore, non è assolutamente possibile che ella sia presente nel periodo che hanno stabilito, perché, a Verona, contemporaneamente ci saranno le elezioni della nuova Superiora. V.G. e M. Carissima Figlia Verona 19 febbrajo 1829 Al pervenirvi questa mia purtroppo anche costì sarà arrivata la fatale nuova della morte di Sua Beatitudine il Santissimo nostro Padre 1 . Farete tutte la Comunione per otto giorni, come pure la Via Crucis. Rapporto ai Santi Esercizj delle signore mercanti di costì, vedo la cosa umanamente parlando, impossibile, perché mercoledì si cominciano gli Esercizj di tutta questa Comunità, terminati i quali vi subito l'elezione della Superiora. Voi vedete bene che dopo conviene che resti per un poco di tempo per sistemare tutta la Casa, perciò vi ripeto che per quest'anno è impossibile che possano verificarsi. Sono a pregarvi anche per questo di far molta orazione, perché si tratta di un affare di molta importanza. Mi consolo che voi tutte godiate buona salute, anche noi grazie al Signore ci difendiamo, ed anche le garelle fanno prodigi. Sto poi aspettando che cosa giudicò il signor Don Giovanni 2 riguardo alla N.N. Mia sorella Orti 3 va, grazie a Dio, stando meglio, ma però continuate a pregare. Il bambino di mio fratello 4 , pareva che volesse fare la carità di andare in Paradiso, ed io glielo mandava di tutto cuore, ma si pentì per istrada, e pensò di stare invece con noi, a godere le belle delizie di questo mondo. Tanti doveri al Veneratissimo Signor Don Giovanni anche a nome della scrivente, mille complimenti alla Nobil famiglia Camozzi 5 , Tiraboschi 6 da parte anche della famosa secretaria 7 che abbraccia di cuore lei, le care compagne e tutte le care putelle. Abbracciandovi tutte di vero cuore vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Di Voi Carissima Figlia 1 Papa Leone XII, morto a Roma il 10 febbraio 1829 (Ep. I, lett. 340, n. 2, pag. 530). 2 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 3 Rosa Canossa in Orti, sorella di Maddalena (Ep. I, lett. 4, n. 2. pag. 11). 4 March. Bonifacio Canossa, fratello di Maddalena (Ep. I, lett. 351, pag. 552). 5 Famiglia Camozzi, benefattrice dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404). 6 Antonio Tiraboschi storico e letterato (Ep.II/1, lett. 600, n. 2, pag. 470). 7 Pilotti Cristina, segretaria di Maddalena (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 8 NB. Da un dattiloscritto. Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 8

A DOMENICA FACCIOLI<br />

1989(Verona#1829.02.16)<br />

A Bergamo le signore vogliono, anche nell'anno in corso, organizzare gli Esercizi spirituali. La <strong>Canossa</strong> ne<br />

è molto contenta, però, poiché prevede non pochi ostacoli per parteciparvi desidera che ella le <strong>di</strong>chiari se si<br />

sente <strong>di</strong> assisterli personalmente. Se la Fondatrice, in futuro non ci fosse, si dovrebbero “mandare a terra<br />

tutte le opere già comincia te ? Non mai”.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia Verona, 16 febbrajo 1829<br />

Dal Conte Don Luca Passi 1 ho ricevuto la carissima vostra, nella quale ho sentito con<br />

piacere le vostre nuove. Delle mie pure, grazie al Signore, mi contento. Con somma consolazione<br />

ho poi sentito il buon desiderio <strong>di</strong> coteste ottime signore <strong>di</strong> fare i Santi Esercizj.<br />

Vedo anch'io mia cara Figlia, essere troppo gran bene il continuare questa santa opera. Io<br />

mostrerò la vostra lettera al Superiore 2 e se mi darà il permesso <strong>di</strong> venire verrò.<br />

Intanto però mi conviene almeno restare a Verona fino alla venuta del nuovo Vescovo 3 che non sarà<br />

se non ai 25 del mese entrante avendo fatto vedere il Superiore che è bene io sia qui al suo arrivo.<br />

Sappiatemi <strong>di</strong>re con tutta sincerità come ve la sentite davanti a Dio, se sarete in caso <strong>di</strong> fare<br />

gli Esercizj anche senza <strong>di</strong> me perché mia Cara Figlia, è vero che ho promesso <strong>di</strong> aspettare a morire<br />

fino al giorno del giu<strong>di</strong>zio, ma se mai la morte non desse bado alle mie promesse, si hanno per ciò<br />

da mandare a terra tutte le opere già cominciate? Non mai.<br />

Riflettete ancora che le parti del mondo sono quattro, e che io potrei essere in qualche<br />

momento in qualcuna <strong>di</strong> esse, per cui non potessi assistere a tutte.<br />

Però bramo mia Cara Figlia, su <strong>di</strong> ciò un sollecito riscontro informandomi anche dell'epoca<br />

in cui contereste <strong>di</strong> farli, per vedere <strong>di</strong> combinare, se mai il Superiore me lo accordasse <strong>di</strong> trovarmi<br />

costì almeno agli ultimi giorni; replico, però, rispondetemi subito.<br />

Non mancherò <strong>di</strong> pregare il Signore per tutte le nostre ragazze che si sono maritate, acciò<br />

<strong>di</strong>a grazia <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare ai pesi e obblighi che si sono ora addossati.<br />

Ho piacere che l'Adelaide sia presso i Conti Passi. Ho veduto a Roma il padre della buona<br />

Valania, il quale venne a visitarmi e l'ho trovato pieno <strong>di</strong> bontà e persuasione per me, e si è mostrato<br />

ne favorevole ne contrario. Quando verrò a Bergamo vi <strong>di</strong>rò meglio il resto a voce.<br />

Tanti doveri al Signor Don Giovanni 4 raccomandandomi alla carità <strong>di</strong> sue orazioni, ed io da<br />

miserabile non mancherò <strong>di</strong> farlo per lui e per tutte voi altre.<br />

Risponderò alle altre compagne più presto che potrò. Abbracciandovi tutte, vi lascio nel Cuor<br />

Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 5<br />

1 Don Luca Passi, missionario apostolico, fondatore della Pia Opera <strong>di</strong> S. Dorotea (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />

2 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore ecclesiastico della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />

3 Mons. Grasser Giuseppe, vescovo <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 379, n. 2, pag. 646)<br />

4 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407).<br />

5 NB. Da un dattiloscritto.

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