epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO 1981(Roma#1829.01.12) A Roma é tornato il sole e il caldo, ma Cristina non sta molto bene, per cui altra attesa. Così, nel frattempo, si sciogherà tutta la neve sulle montagne e il ritorno sarà più facile. Il resto della lettera tratta di vari argomenti, ma tutti appena accennati. V.G. e M. Carissima Figlia Come ti dissi nella mia letterina di sabbato ricevetti la Cara tua dei 29 dicembre, che hai diretto a Coriano 1 soltanto la sera a notte di quel giorno a cagione delle nevi cadute sulle montagne. Come comprendi ricevetti la tua lettera dei 29 dicembre il giorno 9 gennaro di sera avendo la tua fatto il giro di Coriano, e quando la ricevetti non era più in tempo di risponderti. Lo faccio dunque oggi da Roma ove certamente mi trattengo fino al giorno 21 e dopo dipenderò molto dalla neve e dalle strade perchè sappi che questi giorni in Roma pare che sia aprile o maggio da noi di modo che se così si estende il tempo nei contorni tra otto o dieci giorni non vi e più ombra di neve. Intanto dirigi pure le lettere a Roma che già ti scriverò se posso, o se non posso partire quel giorno che vorrei per la salute di Cristina 2 potrò farlo. Vedremo cosa farò il Signore. Come già ti dissi ho rascosso il danaro della cambiale e pagati i miei debiti, di nuovo ti ringrazio. Ti assicuro che per parte mia tosto che posso parto sicuro. Rapporto a Venezia non ti angustiare se hai mandato più di quello, che credevo. Infine sono poi compagne. Rapporto al pagamento della Guarnieri 3 non lo rascuotterai perche il Signor Carlo lo fa sempre pagare a Venezia ed è meglio che questa volta lasci correre quello ch’è fatto. Se vedi il Signor Don Carlo Ferrari 4 presenta al medesimo i miei doveri e gli dirai che quando è tornato da Roma lui non aveva nessuna indulgenza da dispensare a chi lo riveriva, e che in conseguenza io non voglio essere più di lui. Monte Baldo 5 mi fa poca paura essendo finalmente la mia patria e come sai sono sempre stata amantissima di quell'aria. Rapporto alla lettera del Signor Proposto di Milano 6 credo che ti sei scordata quanto mi hai scritto. Tu mi dicesti... Veddi un po' cosa vuol dire a leggere in fretta. Tu mi hai scritto il contenuto d'una lettera della Superiora di Milano 7 e nel leggerla si vede in fretta ho inteso che fosse non la superiora ma il Superiore, e per quell'oggetto ti scrissi. Per altro con tuo comodo se puoi nella tua lettera copiarmela e mandarmela a Coriano potrò rispondere qualche cosa se la mia povera secretaria sotto superiora 8 non ha tempo come spesso succedeva senza accrescere carta per non accrescere la spesa fa copiare le lettere alla Cara Teodora 9 la quale ha un carattere minuto, e poi nello stesso foglio scrivemi quello che vuoi perche mia Cara Figlia dover rispondere senza le lettere parlando di quanto riguarda gli affari non già i complimenti mi trovo imbarazzatissima, e mi sarebbe stata Carissima anche la copia della Rosmini 10 , che pure farai fare, e manderai unitamente a quella della Teresa a Coriano, e 1 Coriano, importante Centro della Romagna (Ep. I, pag. 528). 2 Pilotti Cristina, con Maddalena a Roma (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 3 Guarnieri Angela, nella Casa di Venezia (Ep. I, lett. 276, n. 3, pag. 408). 4 Don Carlo Ferrari, Arciprete di Sant’Eufemia (Ep. III/3, lett. 1830, n. 10, pag. 1746). 5 Monte Baldo, per umorismo (Ep. 1, lett. 7, n. 1, pag. 20). 6 Don Burocco Bernardino, direttore e Confessore (Ep. II/1, lett. 524, n. 1, pag. 302). 7 Spasciani Teresa, superiora di Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414). 8 Dabalà Rosa, vice superiora di Verona (Ep. II/1, lett. 585, 4, pag. 442) 9 Roggia Teodora, della Casa di Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410) 10 Rosmini Margherita, superiora a Trento (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)

l'altra quì colla prima lettera che in risposta a questa mi manderai standomi assai sul cuore la povera Gioppi tanto buona, e tanto brava. Cristina ti abbraccia di tutto cuore e ti fa sapere che l'aria di questa santa città se non l'ha totalmente santificata l'ha messa sulla strada della santificazione e è per questo che l'affetto se le è accresciuto non solo per la Beppina, ma per tutte e per te singolarmente. Intesi la notizia di tanti morti già non avrete mancato di suffragarlo. Scriverò al Signor Giovan Battista Albrizzi 11 che vi raccomando singolarmente avendoci fatto sempre quanto bene ha potuto. Intesi con molto piacere dal pezzo di lettera che mi hai trascritto le notizie del sempre caro mio Burano 12 . Il gran angelo ch’è il nostro Principe Vice Rè 13 . Mi venne poi da ridere della Gemma di Padova. Io spero in Sant'Antonio 14 ma per conto della Gemma non vorrei, che si calcinasse. I miei soliti rispetti al degnissimo nostro Superiore 15 al Signor Don Battistino 16 , ed al Signor Don Francesco 17 . Dirai a quest'ultimo che nella lusinga da poter partire da qui il giorno 21 mi riservo a portargli la risposta in voce. Se mai poi il tempo mi costringesse a ritardare ancora gli scriverò. Assicuralo delle povere mie orazioni, e raccomandami alle sue. Delle vostre di tutte non dubito e spero che per queste Dio mi donerà un buon viaggio. Della cara Eleonorina Canossa 18 spero sentire, che si sia esgravata felicemente. Rapporto al preparare la stanza tu alla Cara Isabella 19 io pure sono contenta, che gliela prepari dalla parte del noviziato, ma per non fare cambiamenti sino che dura questi freddi temendo, che la compagna, che dovrà slogiare possa soffrire aspetta un po di giorni a farlo, fino, che non ti scrivo da Rimini 20 il giorno preciso della nostra partenza per Verona perche anche questi pochi giorni servono per andare innanzi la stagione. Non ti stancare di pregare per me. Abbraccia tutte le care compagne, e di loro che adesso voglio che pensino davvero a diventar sante. Tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria Di Te Carissima Figlia Roma li 12 gennajo 1829 PS. Farai il piacere mandar a chiamare Don Gaetano Pompei 21 . Presenta al medesimo i complimenti di Don Giuseppe 22 e gli dirai che quella Maddona che credevano dipinta da Rafaelo d'Urbino 23 qui non lo è assolutamente e neppure è di nessun altro pittore classico. Già gli verrà consegnata di ritorno ma non fu stimata coll'argento altro che uno scudo romano al più quì in Roma. 11 Il fratello dell'Arciprete di S. Marco (Ep. III/1, pag. 80). 12 Burano, frazione di Venezia (Ep.I, lett, 348, n. 4, pag. 546). 13 Principe Ranieri Giuseppe D’Asburgo (Ep.II/1, lett. 517, n. 4, pag. 293). 14 S. Antonio di Padova (Ep. I, lett. 313, n. 8, pag. 484). 15 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 16 Don Bajetta Giambattista, confessore della Casa di Verona (Ep. III/1, lett. 1092, n. 3, pag. 216). 17 Don Brugnoli Francesco, confessore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 496, n. 2, pag. 177). 18 Eleonora Muselli Canossa, moglie di Enrico (Ep. I, lett. 8. n. 6, pag. 23). 19 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542). 20 Rimini, città dell’Emilia Romagna 21 Don GAETANO POMPEI, nato a Bussolengo nel 1781, cappellano della parrocchia di S. Fermo Maggiore. 22 Don Davalos Giuseppe (Ep.III/3, lett. 1955, n. 1, pag. 2019). 23 Per RAFFAELLO SANZIO (Urbino 1483 - Roma 1520), il grande pittore rinascimentale.

AD ANGELA BRAGATO<br />

1981(Roma#1829.01.12)<br />

A Roma é tornato il sole e il caldo, ma Cristina non sta molto bene, per cui altra attesa. Così, nel frattempo, si<br />

sciogherà tutta la neve sulle montagne e il ritorno sarà più facile. Il resto della lettera tratta <strong>di</strong> vari argomenti,<br />

ma tutti appena accennati.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Come ti <strong>di</strong>ssi nella mia letterina <strong>di</strong> sabbato ricevetti la Cara tua dei 29 <strong>di</strong>cembre, che hai <strong>di</strong>retto<br />

a Coriano 1 soltanto la sera a notte <strong>di</strong> quel giorno a cagione delle nevi cadute sulle montagne. Come<br />

compren<strong>di</strong> ricevetti la tua lettera dei 29 <strong>di</strong>cembre il giorno 9 gennaro <strong>di</strong> sera avendo la tua fatto il giro<br />

<strong>di</strong> Coriano, e quando la ricevetti non era più in tempo <strong>di</strong> risponderti. Lo faccio dunque oggi da Roma<br />

ove certamente mi trattengo fino al giorno 21 e dopo <strong>di</strong>penderò molto dalla neve e dalle strade perchè<br />

sappi che questi giorni in Roma pare che sia aprile o maggio da noi <strong>di</strong> modo che se così si estende il<br />

tempo nei contorni tra otto o <strong>di</strong>eci giorni non vi e più ombra <strong>di</strong> neve.<br />

Intanto <strong>di</strong>rigi pure le lettere a Roma che già ti scriverò se posso, o se non posso partire quel giorno che<br />

vorrei per la salute <strong>di</strong> Cristina 2 potrò farlo. Vedremo cosa farò il Signore. Come già ti <strong>di</strong>ssi ho rascosso<br />

il danaro della cambiale e pagati i miei debiti, <strong>di</strong> nuovo ti ringrazio.<br />

Ti assicuro che per parte mia tosto che posso parto sicuro. Rapporto a Venezia non ti angustiare<br />

se hai mandato più <strong>di</strong> quello, che credevo. Infine sono poi compagne.<br />

Rapporto al pagamento della Guarnieri 3 non lo rascuotterai perche il Signor Carlo lo fa sempre<br />

pagare a Venezia ed è meglio che questa volta lasci correre quello ch’è fatto.<br />

Se ve<strong>di</strong> il Signor Don Carlo Ferrari 4 presenta al medesimo i miei doveri e gli <strong>di</strong>rai che quando è<br />

tornato da Roma lui non aveva nessuna indulgenza da <strong>di</strong>spensare a chi lo riveriva, e che in conseguenza<br />

io non voglio essere più <strong>di</strong> lui. Monte Baldo 5 mi fa poca paura essendo finalmente la mia patria e come<br />

sai sono sempre stata amantissima <strong>di</strong> quell'aria.<br />

Rapporto alla lettera del Signor Proposto <strong>di</strong> Milano 6 credo che ti sei scordata quanto mi hai<br />

scritto. Tu mi <strong>di</strong>cesti... Ved<strong>di</strong> un po' cosa vuol <strong>di</strong>re a leggere in fretta. Tu mi hai scritto il contenuto<br />

d'una lettera della Superiora <strong>di</strong> Milano 7 e nel leggerla si vede in fretta ho inteso che fosse non la<br />

superiora ma il Superiore, e per quell'oggetto ti scrissi. Per altro con tuo comodo se puoi nella tua<br />

lettera copiarmela e mandarmela a Coriano potrò rispondere qualche cosa se la mia povera secretaria<br />

sotto superiora 8 non ha tempo come spesso succedeva senza accrescere carta per non accrescere la<br />

spesa fa copiare le lettere alla Cara Teodora 9 la quale ha un carattere minuto, e poi nello stesso foglio<br />

scrivemi quello che vuoi perche mia Cara Figlia dover rispondere senza le lettere parlando <strong>di</strong> quanto<br />

riguarda gli affari non già i complimenti mi trovo imbarazzatissima, e mi sarebbe stata Carissima anche<br />

la copia della Rosmini 10 , che pure farai fare, e manderai unitamente a quella della Teresa a Coriano, e<br />

1 Coriano, importante Centro della Romagna (Ep. I, pag. 528).<br />

2 Pilotti Cristina, con <strong>Maddalena</strong> a Roma (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

3 Guarnieri Angela, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. I, lett. 276, n. 3, pag. 408).<br />

4 Don Carlo Ferrari, Arciprete <strong>di</strong> Sant’Eufemia (Ep. III/3, lett. 1830, n. 10, pag. 1746).<br />

5 Monte Baldo, per umorismo (Ep. 1, lett. 7, n. 1, pag. 20).<br />

6 Don Burocco Bernar<strong>di</strong>no, <strong>di</strong>rettore e Confessore (Ep. II/1, lett. 524, n. 1, pag. 302).<br />

7 Spasciani Teresa, superiora <strong>di</strong> Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414).<br />

8 Dabalà Rosa, vice superiora <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 585, 4, pag. 442)<br />

9 Roggia Teodora, della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410)<br />

10 Rosmini Margherita, superiora a Trento (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)

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