epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Son certa delle vostre orazioni. Stò proprio bene. (Timbro partenza) ROMA All'Ornatissima Signora La Signora Angela Bragato Figlia della Carità Ricapito dal Signor Verdari alla Porta dei Borsari VERONA

A DOMENICA FACCIOLI 1977(Roma#1829.01.02) Per l'inizio del nuovo anno, la Canossa manda alle figlie un materno augurio, ma chiede in ricambio preghiere per il suo viaggio di ritorno. La sua salute è discreta. Chi sta benissimo è Michele, il quale però vorrebbe che sua sorella scrivesse a sua moglie dimostrando come il suo essere in viaggio per la gloria del Signore, procurerà meriti anche a lei. V.G. e M. Carissima Figlia Roma 2 gennaio 1829 Eccoci al principio del nuovo anno, mia Carissima Figlia, e mi viene in mente di venir con questa mia ad augurarlo felicissimo a voi ed a tutte le altre, voi tette, poi, mi farete la mancia continuando a raccomandarmi al Signore. Anzi, giacché adesso non è tempo di novene, pregovi farmene una piccola a Maria santissima ed. a San Giuseppe, perché possa fare un felice viaggio di ritorno. Dite alla mia Cara Rosa 1 che ai 21 novembre le dava parte che era arrivato il corriere delle nuove che si allungava il giorno e si appartava la notte. Ora le do parte che sono per partire di qui e ritornare a Verona, e che sto bene, ebbi tratto tratto bisogno dei miei soliti salassi. Voleva sì tirare avanti, ma mi venne della tosse, non però delle più forti, che dovetti farmi dare dei salassi, e fu come mi avessero cavato l'abito, perché restò la tosse nel bicchiere ed ora sto bene. Cristina 2 pure se la passa. Così pure spero di voi tutte. La mia Maddalena 3 avrà imparato a ridere, la mia Checchina 4 a cantare, e la mia Lucia 5 a far trattati col santo Crocifisso del coro. Le mie giovani poi, (giacché voi altre siete tutte antiche) saranno piene di fervore, e pregheranno per me. Quanto abbiamo da divertirci quando ci rivedremo! Dite alla Cara Rosa che Michele 6 sa girare Roma quanto Verona, credo non vi sia chiesa ove non ci sia stato, sta benissimo e va facendo i fagotti pel ritorno. Prega sua sorella, che di cuore la saluta, a scrivere due righe a sua moglie ma come lei , senza mostrare intelligenza con lui , dicendole che avrà molto merito concorrendo ad assisterci , con essere suo marito in viaggio per la gloria del Signore, e che da quanto vi ho scritto presto lo rivedrà. Infatti vorrei partire mercoledì venturo, ma non potrò, è venuto un freddo così grande che per Roma si va dicendo che è cosa particolare che di solito dura poco. E anch'io vorrei che il gran crudo cedesse prima di partire. Mi hanno detto che in gennaro qui comincia la primavera onde giorno più giorno meno si avvicina la mia partenza, e quando avrò positivamente fissato il giorno, col mezzo della Cara Angelina 7 ve lo farò sapere. Tanti rispetti al Signor Don Giovanni 8 , ed alla Signora Betta e ditele che alle loro orazioni caldamente mi raccomando. Fate i miei doveri alla famiglia Camozzi 9 , signora Annunciata, D'Ambrogio, alla mia Cara Chiarina ed alla Innocente ditele tante tante cose. 1 Masin Rosa della comunità di Bergamo (Ep. II/1, lett. 592, n. 4, pag. 455). 2 Pilotti Cristina con Maddalena a Roma (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 3 Sughi Maddalena nella Casa di Bergamo ( Cf. Ep. III/1, lett. 1253, pag. 487) 4 Luca Francesca nella Casa di Bergamo (Ep. III/2, lett. 1426, n. 2, pag. 882). 5 Peverada Lucia nella Casa di Bergamo (Ep.III/2 , lett. 1669, n. 2, pag. 1380). 6 Masina Michele, vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564), fratello della Rosa 7 Bragato Angela (Ep. I, lett. 339, n. 4, pag. 529). 8 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407). 9 Famiglia Camozzi, benefattrice dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404)

A DOMENICA FACCIOLI<br />

1977(Roma#1829.01.02)<br />

Per l'inizio del nuovo anno, la <strong>Canossa</strong> manda alle figlie un materno augurio, ma chiede in ricambio preghiere<br />

per il suo viaggio <strong>di</strong> ritorno. La sua salute è <strong>di</strong>screta. Chi sta benissimo è Michele, il quale però vorrebbe che<br />

sua sorella scrivesse a sua moglie <strong>di</strong>mostrando come il suo essere in viaggio per la gloria del Signore,<br />

procurerà meriti anche a lei.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Roma 2 gennaio 1829<br />

Eccoci al principio del nuovo anno, mia Carissima Figlia, e mi viene in mente <strong>di</strong> venir con<br />

questa mia ad augurarlo felicissimo a voi ed a tutte le altre, voi tette, poi, mi farete la mancia<br />

continuando a raccomandarmi al Signore.<br />

Anzi, giacché adesso non è tempo <strong>di</strong> novene, pregovi farmene una piccola a Maria santissima<br />

ed. a San Giuseppe, perché possa fare un felice viaggio <strong>di</strong> ritorno.<br />

Dite alla mia Cara Rosa 1 che ai 21 novembre le dava parte che era arrivato il corriere delle<br />

nuove che si allungava il giorno e si appartava la notte. Ora le do parte che sono per partire <strong>di</strong> qui e<br />

ritornare a Verona, e che sto bene, ebbi tratto tratto bisogno dei miei soliti salassi.<br />

Voleva sì tirare avanti, ma mi venne della tosse, non però delle più forti, che dovetti farmi dare<br />

dei salassi, e fu come mi avessero cavato l'abito, perché restò la tosse nel bicchiere ed ora sto bene.<br />

Cristina 2 pure se la passa. Così pure spero <strong>di</strong> voi tutte. La mia <strong>Maddalena</strong> 3 avrà imparato a ridere, la<br />

mia Checchina 4 a cantare, e la mia Lucia 5 a far trattati col santo Crocifisso del coro.<br />

Le mie giovani poi, (giacché voi altre siete tutte antiche) saranno piene <strong>di</strong> fervore, e pregheranno per<br />

me. Quanto abbiamo da <strong>di</strong>vertirci quando ci rivedremo! Dite alla Cara Rosa che Michele 6 sa girare<br />

Roma quanto Verona, credo non vi sia chiesa ove non ci sia stato, sta benissimo e va facendo i fagotti<br />

pel ritorno.<br />

Prega sua sorella, che <strong>di</strong> cuore la saluta, a scrivere due righe a sua moglie ma come lei , senza<br />

mostrare intelligenza con lui , <strong>di</strong>cendole che avrà molto merito concorrendo ad assisterci , con essere<br />

suo marito in viaggio per la gloria del Signore, e che da quanto vi ho scritto presto lo rivedrà.<br />

Infatti vorrei partire mercoledì venturo, ma non potrò, è venuto un freddo così grande che per<br />

Roma si va <strong>di</strong>cendo che è cosa particolare che <strong>di</strong> solito dura poco.<br />

E anch'io vorrei che il gran crudo cedesse prima <strong>di</strong> partire. Mi hanno detto che in gennaro qui<br />

comincia la primavera onde giorno più giorno meno si avvicina la mia partenza, e quando avrò<br />

positivamente fissato il giorno, col mezzo della Cara Angelina 7 ve lo farò sapere.<br />

Tanti rispetti al Signor Don Giovanni 8 , ed alla Signora Betta e <strong>di</strong>tele che alle loro orazioni<br />

caldamente mi raccomando. Fate i miei doveri alla famiglia Camozzi 9 , signora Annunciata,<br />

D'Ambrogio, alla mia Cara Chiarina ed alla Innocente <strong>di</strong>tele tante tante cose.<br />

1 Masin Rosa della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 592, n. 4, pag. 455).<br />

2 Pilotti Cristina con <strong>Maddalena</strong> a Roma (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

3 Sughi <strong>Maddalena</strong> nella Casa <strong>di</strong> Bergamo ( Cf. Ep. III/1, lett. 1253, pag. 487)<br />

4 Luca Francesca nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/2, lett. 1426, n. 2, pag. 882).<br />

5 Peverada Lucia nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep.III/2 , lett. 1669, n. 2, pag. 1380).<br />

6 Masina Michele, vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564), fratello della Rosa<br />

7 Bragato Angela (Ep. I, lett. 339, n. 4, pag. 529).<br />

8 Don Zanetti Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407).<br />

9 Famiglia Camozzi, benefattrice dell’Istituto (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404)

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