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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A MARGHERITA ROSMINI<br />

1973(Roma#1828.12.24)<br />

La <strong>Canossa</strong> ha piacere questa <strong>di</strong> scriverle <strong>di</strong>rettamente le sue notizie, che sono buone, al contrario delle sue,<br />

che denotano troppo lavoro e poca cura personale. Glielo ha raccontato suo fratello, Don Antonio, che, a sua<br />

volta, deve riprendere le forze con molte cure. Stà per partire da Roma per tornare a Coriano e <strong>di</strong> là arrivare<br />

finalmente a Verona. Per ora però non ha potuto ancora fissare la data esatta.<br />

V.G. e. M. Carissima figlia<br />

Almeno una qualche volta, che ha <strong>di</strong>rittura reciprocamente ci <strong>di</strong>amo le nostre notizie <strong>di</strong>rette mia<br />

cara figlia. Per poco ancora però giacchè subito dopo le feste tutte se il tempo me lo permetta conto<br />

partire per Rimini 1 dove prenderò meco la cara Isabella 2 per ripartire se piacerà al Signore. Dalla cara<br />

Angelina 3 ella avrà inteso le buone notizie del signor Don Antonio 4 . Ho il piacere <strong>di</strong> continuargliele<br />

sempre migliori giacchè trà l’aria grossa <strong>di</strong> questo Paese, e la cura, che gli fa fare un famoso me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

Roma semplice però comincia a riprendere delle sue antiche forze.<br />

Gli <strong>di</strong>ssi, che sarebbe peccato a mangiare <strong>di</strong> magro per ciò adesso mi <strong>di</strong>sse che mangia <strong>di</strong> grasso<br />

poi prende l’infusione del legno quassia 5 nell’acqua freda però, e ne sente gran giovamento. Io voleva<br />

da quì partire il giorno nove corrente ma parte per qualche cosetta che aveva da fare, ed in gran parte<br />

perché mi fece riguardo pel freddo, e perché aveva in moto un po’ <strong>di</strong> tosse onde risolsi aspettare ancora<br />

così consigliata anche dalle persone, ch’hanno della bontà per me, nominatamente il degnissimo nostro<br />

Ambasciatore 6 . A <strong>di</strong>rle il vero non sono totalmente ancora libera dalla tosse che mi pare stia sull’ultimo<br />

congedo non<strong>di</strong>meno avrò cura <strong>di</strong> non mettermi in viaggio se non che con ogni cautela. Quello che mi<br />

preme si è, ch’ella si abbia cura avendomi raccontato Don Antonio, che la trovò <strong>di</strong>magrita. Mia cara<br />

Giuseppina da brava se mi vuoi bene governati; non ti raccomando le compagne sapendo la tua<br />

premura ma avverti che non facciamo troppo perché anche il fervore conviene moderarlo per che<br />

possiate servire il Signore lungamente, e la miglior mortificazione per noi sono le opere <strong>di</strong> carità delle<br />

quali voi altre pure siete sopracariche te lo <strong>di</strong>co perché Don Antonio mi fece temere dei fervori <strong>di</strong> tutte<br />

ricordandomi quello che mi hai raccontato a tal proposito ma la prima da governare sia la Giuseppina.<br />

Rapporto alla ricetta del me<strong>di</strong>co Rigler 7 che gode la tua protezione spero il consulto sarà<br />

giovevole per la malattia <strong>di</strong> quella cara persona che tanto ti preme. Termino perché non ho più carta.<br />

Tanti rispetti a Monsignore 8 , ed al signor Arciprete Ibel. Mi raccomando alle orazioni <strong>di</strong> tutte. Vi<br />

abbraccio e vi lascio tutte nel Cuor santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

PS. Se mi rispon<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizza la lettera a Rimini per Coriano dove spero presto passare.<br />

1 Rimini (Ep. I, pag. 539).<br />

2 Isabella Ferrari (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

3 Angela Bragato (Ep. I, lett. 339, n. 4, pag. 529).<br />

4 Abate Rosmini (Ep. II/1, lett. 494, pag. 172).<br />

5 LEGNO QUASSIA, ricavato da un albereto americano dal quale si ricavano me<strong>di</strong>cine toniche e febbrifughe amarissime.<br />

Quassio, nome botanico, foggiato con il nome <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo negro chiamato press’a poco Quassi (Migliorini,<br />

Vocabolario).<br />

6 Conte De Lutzen (Ep. II/1, lett. 657, n. 3, pag. 620).<br />

7 Dott. RIGLER, me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> fiducia della Rosmini e forse parente del sacerdote Don Pietro Paolo (Ep. II/1, lett. 620, n. 3,<br />

pag. 524).<br />

8 Mons. Sardagna Emanuele (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626).

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