epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
AD ANGELA BRAGATO 1970(Roma#1828.12.13) Stanno tutti bene i quattro romei, ma non possono avventurarsi per la via del ritorno, perchè le strade sono impraticabili. Si preghi per loro e, in particolare, per la Canossa. V.G. e M. Carissima Figlia Due sole righe mia Cara Figlia tanto per continuarti le mie notizie, che grazie al Signore continuano ad esser buone, trovandomi io in buona salute. Cristina 1 pure stà proprio benino, Michele 2 , ed il nostro Signor Don Giuseppe 3 stanno benone. Spero, che tu avrai ricevuto una mia lettera nella quale ti diceva il motivo del mio ritardo per motivo delle strade coperte di nevi, e prevedo di non poter da quì partire, che dopo il primo dell'anno. Stà quieta, che già se non sono le strade buone non parto sicuramente da quì. Ti occludo una lettera per la moglie di Michele 4 . Per non perdere questa posta termino, riservandomi a scriverti più in lungo il venturo ordinario. Vi lascio tutte nel Cuor Santissimo di Maria. Di Te Carissima Figlia Roma li 13 dicembre 1828 PS. Ti prego di far applicare la novena del santo Natale secondo la mia intenzione come anche le noven che faranno anche tutte le ragazze. Nel dare le mie notizie alle compagne tutte ti prego di pregarle di farle esse pure colle ragazze secondo la mia intenzione. Ti porterò una bella canzone di Maria Santissima che fa cantare Evviva Maria. (Timbro partenza) ROMA (Timbro arrivo) VERONA 16 DEC(embre) All'Ornatissima Signora La Signora Angela Bragato Figlia della Carità Ricapito dal Signor Verdari alla Porta dei Borsari V E R O N A Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 5 1 Pilotti Cristina, con Maddalena a Roma (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 2 Masina Michele (Ep. I, lett. 357, pag. 564). 3 Don Davalos Giuseppe (Ep.III/3, lett. 1955, n. 1, pag. 2019). 4 Signora Orsola Masina, moglie di Michele Masina (Ep. I, pag. 564). 5 NB. Firma autografa della Canossa.
AD ANGELA BRAGATO 1971(Roma#1828.12.16) La nuova lettera ha due scopi: farle gli auguri per le feste imminenti e pregarla che trovi il mezzo migliore, che inparte le indica, perchè le sipossano far avere i necessari danari col mezzo di una cambiale. Non vorrebbe prolungare la sua permanenza a Roma per attenderla. V.G. e M. Carissima Figlia Tu dirai che ti scrivo spesso ma conviene che ti auguri le buone feste e tu mi farai la mancia. Comincierò per dirti, che continuo ad istar bene. Che per altro fa anche quì molto freddo con tempo bello per altro. Il tempo freddo, e la mattina, e la sera, poi vi sono delle ore da primavera. Basta stò tra la speranza, ed il timore di partire subito dopo l'Epifania. Già azzardare nò certo. Raccomandatemi al Signore che mi dia un viaggio felice, come lo desidero, ma stà poi quieta, e ripeto state tutte quiete, che piuttosto di azzardare aspetto anche un'altro mese di più, e così mi fece dire anche il nostro degnissimo Ambasciatore 1 . Sul dubbio dunque di quello che potrò risolvere, conviene che prendiamo delle misure pel mio soggiorno, e pel mio ritorno. Ti scrissi già d'informarti con mia sorella Orti 2 di quel mezzo ch'essa ha per mandarmi una cambiale. Se dunque mia sorella ha questo mezzo sicuro, consegna alla stessa trecento taleri 3 di quelli che ti ho lasciati, e con tutta attenzione e diligenza spedissimi la cambiale. Se mai poi mia sorella non avesse più quel mezzo parla con mio fratello 4 , ed in quel caso domandagli se consegnando a lui il danaro a Verona o ha mezzo di farmelo aver quì sicuro da Verona stessa, o dalla parte di Milano avesse l'opportunità di farmi avere questa cambiale per detta somma. Se poi mio fratello non avesse neppur esso opportunità mandate subito il danaro alla Teresa 5 a Milano pregando il Signor Giovanbattista 6 di farvi la grazia di farglielo tenere, ed io gia le scrivo in prevenzione che preghi, o la mia Durini 7 o il Conte Mellerio 8 di farmelo quì avere nel caso tu glielo spedisca, e le scrissi me lo rnandino da qualche banchiere possidente. Vedi di sollecitare ma di andare con sicurezza perchè non abbia di quì fermarmi per aspettare il danaro. Tanti rispetti ai soliti sacerdoti. Ti prego far sapere subito al degnissimo nostro Superiore 9 che jeri fu preconizzato nel Concistoro il nostro Vescovo, è quel di Cedena. Mi raccomando alle orazioni di tutte e delle ragazze, la moglie di Michele se mai avesse bisogno di danaro. Ti abbraccio, e ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Dio ci benedica e stiamo sempre allegre. Roma li 16 dicembre 1828 Spedisci a Venezia l'unita. Tua Madre Maddalena Figlia della Carità 10 L’Amica Metilde che abbraccio ti darà lume per la cambiale. 1 Conte De Lutzen, Ambasciatore d’Austria a Roma (Ep. II/1, lett. 657, n. 3, pag. 620). 2 Rosa Canossa in Orti, sorella di Maddalena (Ep. I, lett. 4, n. 2. pag. 11). 3 Tallero; moneta del valore di 5 lire d’oro (Ep. III/3, lett. 1782, n. 1, pag. 1635). 4 March. Bonifacio di Canossa, fratello di Maddalena (Ep. I, lett. 351, pag. 552). 5 Spasciani Teresa, superiora di Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414). 6 Verdari Giambattista, farmacista di Porta Borsari a Verona (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239). 7 Contessa Carolina Durini, amica di Maddalena (Ep. I, lett. 2, pag. 6). 8 Conte Giacomo Mellerio, benefattore dell’Istituto (Ep. I, pag. 622). 9 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa di Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 10 NB. Firma autografa della Canossa.
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AD ANGELA BRAGATO<br />
1971(Roma#1828.12.16)<br />
La nuova lettera ha due scopi: farle gli auguri per le feste imminenti e pregarla che trovi il mezzo migliore,<br />
che inparte le in<strong>di</strong>ca, perchè le sipossano far avere i necessari danari col mezzo <strong>di</strong> una cambiale. Non<br />
vorrebbe prolungare la sua permanenza a Roma per attenderla.<br />
V.G. e M. Carissima Figlia<br />
Tu <strong>di</strong>rai che ti scrivo spesso ma conviene che ti auguri le buone feste e tu mi farai la mancia.<br />
Comincierò per <strong>di</strong>rti, che continuo ad istar bene. Che per altro fa anche quì molto freddo con tempo<br />
bello per altro. Il tempo freddo, e la mattina, e la sera, poi vi sono delle ore da primavera. Basta stò<br />
tra la speranza, ed il timore <strong>di</strong> partire subito dopo l'Epifania. Già azzardare nò certo.<br />
Raccomandatemi al Signore che mi <strong>di</strong>a un viaggio felice, come lo desidero, ma stà poi<br />
quieta, e ripeto state tutte quiete, che piuttosto <strong>di</strong> azzardare aspetto anche un'altro mese <strong>di</strong> più, e così<br />
mi fece <strong>di</strong>re anche il nostro degnissimo Ambasciatore 1 . Sul dubbio dunque <strong>di</strong> quello che potrò<br />
risolvere, conviene che pren<strong>di</strong>amo delle misure pel mio soggiorno, e pel mio ritorno.<br />
Ti scrissi già d'informarti con mia sorella Orti 2 <strong>di</strong> quel mezzo ch'essa ha per mandarmi una<br />
cambiale. Se dunque mia sorella ha questo mezzo sicuro, consegna alla stessa trecento taleri 3 <strong>di</strong><br />
quelli che ti ho lasciati, e con tutta attenzione e <strong>di</strong>ligenza spe<strong>di</strong>ssimi la cambiale. Se mai poi mia<br />
sorella non avesse più quel mezzo parla con mio fratello 4 , ed in quel caso domandagli se<br />
consegnando a lui il danaro a Verona o ha mezzo <strong>di</strong> farmelo aver quì sicuro da Verona stessa, o<br />
dalla parte <strong>di</strong> Milano avesse l'opportunità <strong>di</strong> farmi avere questa cambiale per detta somma.<br />
Se poi mio fratello non avesse neppur esso opportunità mandate subito il danaro alla Teresa<br />
5 a Milano pregando il Signor Giovanbattista 6 <strong>di</strong> farvi la grazia <strong>di</strong> farglielo tenere, ed io gia le<br />
scrivo in prevenzione che preghi, o la mia Durini 7 o il Conte Mellerio 8 <strong>di</strong> farmelo quì avere nel<br />
caso tu glielo spe<strong>di</strong>sca, e le scrissi me lo rnan<strong>di</strong>no da qualche banchiere possidente. Ve<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
sollecitare ma <strong>di</strong> andare con sicurezza perchè non abbia <strong>di</strong> quì fermarmi per aspettare il danaro.<br />
Tanti rispetti ai soliti sacerdoti. Ti prego far sapere subito al degnissimo nostro Superiore 9<br />
che jeri fu preconizzato nel Concistoro il nostro Vescovo, è quel <strong>di</strong> Cedena.<br />
Mi raccomando alle orazioni <strong>di</strong> tutte e delle ragazze, la moglie <strong>di</strong> Michele se mai avesse bisogno <strong>di</strong><br />
danaro. Ti abbraccio, e ti lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria. Dio ci bene<strong>di</strong>ca e stiamo sempre<br />
allegre.<br />
Roma li 16 <strong>di</strong>cembre 1828<br />
Spe<strong>di</strong>sci a Venezia l'unita.<br />
Tua Madre<br />
<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 10<br />
L’Amica Metilde che abbraccio ti darà lume per la cambiale.<br />
1 Conte De Lutzen, Ambasciatore d’Austria a Roma (Ep. II/1, lett. 657, n. 3, pag. 620).<br />
2 Rosa <strong>Canossa</strong> in Orti, sorella <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 4, n. 2. pag. 11).<br />
3 Tallero; moneta del valore <strong>di</strong> 5 lire d’oro (Ep. III/3, lett. 1782, n. 1, pag. 1635).<br />
4 March. Bonifacio <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong>, fratello <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 351, pag. 552).<br />
5 Spasciani Teresa, superiora <strong>di</strong> Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414).<br />
6 Verdari Giambattista, farmacista <strong>di</strong> Porta Borsari a Verona (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239).<br />
7 Contessa Carolina Durini, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 2, pag. 6).<br />
8 Conte Giacomo Mellerio, benefattore dell’Istituto (Ep. I, pag. 622).<br />
9 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />
10 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.