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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1968(Roma#1828.12.02)<br />

Una lettera, che non le è pervenuta, non permette alla <strong>Canossa</strong> <strong>di</strong> darvi risposta. Se mi si rivolga alla<br />

sorella, contessa Orti, o alla Bunioli se l'affare fosse urgente. A Roma c'è ancora caldo, ma, nonostante<br />

avesse deciso <strong>di</strong> partire proprio quel giorno, dovrà fermarsi per affari un'altra settimana. Per il momento<br />

tutto va bene. Se ne ringrazi il Signore. Don Rosmini pure giunto a Roma, dove spera ricuperare la salute,<br />

ma la colpa è del troppo stu<strong>di</strong>o: «Benedetta la nostra polenta, che senza stu<strong>di</strong>o si mena».<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Spero che avrai ricevuto un altra mia lettera mia Carissima Figlia nella quale confirmandoti le<br />

ottime mie notizie ti <strong>di</strong>ceva anche <strong>di</strong> non aver mai ricevuto la lettera <strong>di</strong> cui sempre mi parli <strong>di</strong>retta a<br />

Donna Maria Corsini 1 . Oggi ti confermo che stiamo bene ma, che la lettera non le giunse mai in<br />

conseguenza non posso ne far niente, ne riscontrarti.<br />

Sentendo da un altra tua essere la cosa proveniente dalla Madre Sprea qualche cosa<br />

m'immagino. Sentendo, che il degnissimo nostro Superiore 2 è persuaso della cosa essendo detta<br />

Madre Sprea vecchia, mi venne in pensiero se l'affare lo facesse o colla Sorella Orti 3 , o coll'Amica<br />

Metilde 4 . E siccome siamo tutti mortali tanto l'una che l'altra facciano subito una <strong>di</strong>chiarazione<br />

formale, o <strong>di</strong> farmi una <strong>di</strong>chiarazione inter vivos, o <strong>di</strong> lasciarmelo in morte corne che sarà meglio<br />

secondo le leggi nostre.<br />

Ti <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> mandarmi una nuova formula ma per sicurezza conviene, che tu la <strong>di</strong>riga a Rimini 5<br />

per Coriano 6 alla Cara Isabella 7 giacchè sappi ch'io aveva destinato <strong>di</strong> partir oggi da Roma, rna per<br />

una lieta combinazione conviene che quì mi fermi certamente sino ad oggi otto. Sin quì il tempo fù<br />

sempre buono basta che ti <strong>di</strong>ca che nella casa ove abitiamo non sono ancora cadute le foglie degli<br />

alberi cioè delle vigne, e per tua quiete ti aggiungo che le montagne, che dobbiamo passare questa<br />

volta non andando dalla parte <strong>di</strong> Loreto 8 ma da quella del Furlo 9 la neve se cadesse non vi resta<br />

perchè il clima non lo permette. Se per altro il tempo si rompesse aspetterei finche si accomoda.<br />

Già non dubito delle orazioni <strong>di</strong> tutte pel mio felice viaggio. Il Signore si è degnato in riguardo<br />

<strong>di</strong> Maria Santissima d'assistermi sempre, e bene<strong>di</strong>rmi sin qui, cosa che attribuisco alle vostre orazioni.<br />

Vi prego <strong>di</strong> continuare fino al mio ritorno.<br />

Ebbi la sorte <strong>di</strong> ossequiare nuovamerrte quest'ottimo nostro Ambasciatore 10 il qual è d'una<br />

bontà, e d'una gentilezza in<strong>di</strong>cibile. E' stimato da tutti, e rispettato come un Sovrano.<br />

Veniamo adesso alle Indulgenze <strong>di</strong> cui mi parli. Non posso a meno <strong>di</strong> non ridere nello<br />

scriverti. Mie Care Figlie non cre<strong>di</strong>ate che a Roma si abbiano le Indulgenze come si hanno i pomi.<br />

Oltre <strong>di</strong> che già sai ch'io sono allienissima da incomodare le persone. Nel libro delle Indulgenze se<br />

lo leggete troverete, che potete prenderne una <strong>di</strong> plenaria ogni giorno, onde cosa volete <strong>di</strong> più? Le<br />

Indulgenze pubbliche poi vanno domandate col mezzo della Cancelleria perciò non mi scrivere altro<br />

su tale argomento che alla mia venuta ti spiegherò poi tutto, e <strong>di</strong>remo allora a quei che le vogliono<br />

la strada <strong>di</strong> ottenerle.<br />

1<br />

Donna Maria Corsini Marioni, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 390, pag. 630).<br />

2<br />

Mons. Ruzzenenti Vincenzo, superiore della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />

3<br />

Rosa <strong>Canossa</strong> in Orti, sorella <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 4, n. 2. pag. 11).<br />

4<br />

Bunioli Metilde della comunità <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 339, pag. 529) e (Ep. III/2, lett. 1612, n. 1, pag. 1267).<br />

5<br />

Rimini, città della Romagna<br />

6<br />

Coriano, centro importante della Romagna (Ep. I, pag. 528).<br />

7<br />

Ferrari Isabella, nel Conservatorio <strong>di</strong> Coriano (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).<br />

8<br />

Loreto, in provincia <strong>di</strong> Ancona (Ep. I, lett. 265, n. 1, pag. 393).<br />

9<br />

Furlo, gola dell’Appennino marchigiano (Ep. I, pag. 542).<br />

10 Conte De Lutzen, ambasciatore d’Austria a Roma (Ep. II/1, lett. 657, n. 3, pag. 620).

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