epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Rapporto alla Maria di Telgate. Il Signor Conte Don Luca Passi si è preso meco l’impegno di parlare al Signor Conte Enrico Passi 14 di lui padre perché voglia premdersi il disturbo di far tutti gli affari della medesima postulante Maria, onde per quest’oggetto state quieta che già tutto andrà bene. Spero che per la fattura del cantone della cucina mi saro spiegata. Dite a Valsecchi che essendo questo un anno tanto cattivo io vorrei ristringermi al solo indispensabile che per ciò se si potesse far solo con un poco sarebbe il mio desiderio e che cerchi di fare una spesa piccola. Riveritemelo tanto e datemi nuova di Ambrosino 15 . [Verona] 31 agosto [1828] Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 14 Enrico Conte Passi, padre di Don Luca e Don Marco (Ep.II/1, lett. 571, n. 1, pag. 408) 15 Ambrosino, figlio ammalato della famiglia Camozzi

A MARGHERITA ROSMINI 1949(Verona#1828.09.03) Il regalo che dovrebbe fare la Rosmini e che consiste in un facsimile del tableau delle Figlie della Carità, ma coi simboli dipinti e legato in oro, secondo la Canossa e certi suoi conoscenti, è risultato un vero gioiello. Ora preghi per il suo viaggio in Romagna, che le è gravoso per la situazione piuttosto difficile. V.G. e M. Carissima figlia Mi tengo certa, che dal maestro di Casa Sagramoso 1 abbia ri cevuto il tablò che in una piccola casettina ben custodito le mandai ma non vedo l’ora di saperne nuova. Vorrei credere, che non le dispiacerà la pitura tutti la trovaro no bellissima. La mia Durini 2 fu mortificatissima perchè sbaglia rono nella legatura che doveva essere piÙ elegante a due colori. La spesa è la stessa essendo pur d’oro, ma la fecero come le nostre. La Durini mi fece fare, e non volle pagamento col suo quel quadretto nero che si apre come avrà veduto. A dire il vero a me piace più semplice senza quadretto. Vedrà poi lei. Mi racconto la Durini che passando da Vaprio 3 si fermo dalla sua nipote Castelbarco 4 che mostrò a quella famiglia il tablò che mi prestava, e che quei signori trovarono la pitura bellissima, ed il tablò addattato a fare un regalo noi così alla semplice. Come le dissi spero che con del danaro che cercai proccurare per la Irene 5 si pagherà senza ch’ella si disturbi. Le scriverò poi perchè possa notarlo su quella partita. Non è di quello di suo padre ma lo noterà ricevuto da me. Oggi anzi che aspetto Mezzari 6 saprò notizia della carta dei due cento napoleoni 7 per cadauna di suo padre. Vorrei sperare che avrà ricevuto il Crocefisso della sua mamma quando non ce lo avessero perduto perchè mostrò il signor Maestro, e il conte Salvadori cosa da niente il trovarlo. Per la buona Teresina 8 per la quale le unisco una lettera come anche per la Baldassarelli 9 si è regolata benissimo. Cerchi di andarle parlando, ed alleggerendole il patire appunto col farle coraggio richiamarle quanto a tale proposito le diceva Angelina Galvani Don Battistino, ed io. Per la buona Cattina 10 questo medico crederebbe che dovrebbero giovarle molto le acque di Rabbi 11 . Non ho avuto coraggio col mezzo del signor maestro Sagromoso di mandarti le Regole perchè non ho col medesimo tanta confidenza, ma sta certa che al primo incontro le avrai certamente insieme con quei libri che potrò. Ti prego di darti coraggio, e sta sicura che il Signore ti ajuterà e già capisco a star quì che fai bene. La mia partenza per Rimini 12 quando altro non succeda sarà il giorno quindici. Ricordati la tua promessa dell’orazione. Mi conforto perchè il mio viaggio sarà nella novena dell’Addolorata. Mi raccomando alla carità delle tue orazioni. A Monsignorè 13 scrivo con questo stesso ordinario. Assicurati che tante, e tali sono le mie occupazioni che mi è propiamente impossibile scrivere anche le cose doverose. Vi abbraccio tutte di vero cuore, e tutto vi lascio nel Cuor santissimo di Maria. Se tu sai qualche cosa del signor Don Antonio ti prego di dirmelo. Di te carissima figlia I miei doveri al signor Don Natale 14 . Tanti cordiali saluti alle care compagne. La tua Cristina 15 ti abbraccia Verona li 3 settembre 1828 _______________________ NB. Lettera spedita, ma senza firma. Molte inesattezze ortografiche. Alla Nobile Signora La signora Margherita Rosmini De Serbati ROVERETO 1 Marchese Carlo Sagramoso (Ep. I, lett. 253, n. 4, pag. 374). 2 Carolina Durini (Ep. I, lett. 2, pag. 6). 3 VAPRIO D’ADDA, comune in provincia di Milano. 4 Contessa di CASTELBARCO, sposa di un discendente del Conte Carlo Ercole (Ep. I, lett. 385, pag. 613). 5 Demassari Floriana (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4., pag. 1274). 6 Mezzari Carlo (Ep. III2, lett. 979, pag. 1383). 7 Napoleoni, moneta (Ep. I, lett. 402, pag. 658). 8 Conzati Teresina (Ep. III/1, lett. 1217, n. 3, pag. 417). 9 Domenica Baldassarelli (Ep. III/1, lett. 1217, n. 2, pag. 417). 10 Carminati Caterina (Ep. II/1, lett. 618, n. 2, pag. 519). 11 ACQUE DI RABBI, acque curative di Rabbi, comune in provincia di Trento. 12 Alla volta di Coriano (Ep. II/2, pag. 1115). 13 Mons. Sardigna Emanuele (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626). 14 Don De Taddei (Ep. III/2, pag. 1576). 15 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).

Rapporto alla Maria <strong>di</strong> Telgate. Il Signor Conte Don Luca Passi si è preso meco l’impegno <strong>di</strong><br />

parlare al Signor Conte Enrico Passi 14 <strong>di</strong> lui padre perché voglia premdersi il <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> far tutti gli<br />

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Spero che per la fattura del cantone della cucina mi saro spiegata. Dite a Valsecchi che essendo questo<br />

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un poco sarebbe il mio desiderio e che cerchi <strong>di</strong> fare una spesa piccola. Riveritemelo tanto e datemi<br />

nuova <strong>di</strong> Ambrosino 15 .<br />

[Verona] 31 agosto [1828]<br />

Vostra Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità<br />

14 Enrico Conte Passi, padre <strong>di</strong> Don Luca e Don Marco (Ep.II/1, lett. 571, n. 1, pag. 408)<br />

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