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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1932(Trento#1828.07.15)<br />

E’ molto complessa e <strong>di</strong>fficile la situazione <strong>di</strong> quella povera madre, oriunda <strong>di</strong> Trento e che vive,<br />

probabilmente vedova, a Verona con le sue bambine. Se ne sta occupando anche il Vescovo, che ne ha<br />

parlato con il fratello <strong>di</strong> lei, convincendolo a soccorrerla e a perdonarla per la sua condotta, che pare non<br />

del tutto irreprensibile. C’é riuscito in parte, ma è necessario che quella povera donna presenti una<br />

documentazione del parroco, che attesti <strong>di</strong> essersi invece sempre ben condotta. L'aiuti a orientarsi in questa<br />

<strong>di</strong>rezione, non a ritornare ancora a Trento, come ha appena fatto, con esito negativo.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Aveva già ricevuto dalla Furi 1 le due letterine quando ricevetti la cara tua del giorno 9 luglio.<br />

Si vede, che mercoledì l'hai mandata in posta tar<strong>di</strong>, e non mi giunse che jeri giorno 12. Prima ti <strong>di</strong>rò<br />

della Furi la quale spero che sarà felicemente ritornata quando riceverai questa mia. Mi <strong>di</strong>spiacque<br />

quando la vi<strong>di</strong> arrivata così all'improvviso, e senza aver portato attestati del Parroco della sua<br />

condotta, molto più, che trovandomi in un paese forastiero mi vedeva imbarazzatissima. Il Signore<br />

però fece, che quella Dama parente della buona Rosmini 2 era ancora in città, e che fece la carità<br />

d'impegnarla a parlare. Quel signore sul quale confidava la Furi gran conoscente <strong>di</strong> questa Signora<br />

non vi fù caso volesse imbarazzarsene perchè egli ne aveva parlato altra volta al fratello.<br />

La buona Dama andò a pregare questo Principe Vescovo 3 il quale con una carità<br />

impareggiabile si prese l'impegno <strong>di</strong> parlare, ed effettivamente andò in persona, e parlò egli stesso<br />

al fratello, ed alla cognata. Questi risposero, che relativamente al perdono si mettesse pure in quiete,<br />

che le perdonavano, e niente avevano contro <strong>di</strong> lei, ma che per avvicinarsela poi, questo non lo<br />

volevano permettere prevvedendo, che ciò porterebbe loro delli novelli <strong>di</strong>sgusti.<br />

Dissero a Sua Altezza, ma lo <strong>di</strong>co per regola tua, e per quello della Pierina, ma così schietta<br />

non lo <strong>di</strong>te alla Furi, <strong>di</strong>ssero dunque al Vescovo che sanno da Verona, che la sua condotta attuale<br />

non è buona.<br />

Rapporto all'assisterla, ma avverti <strong>di</strong> niente <strong>di</strong>re <strong>di</strong> quest'ultima parte alla Furi, col Vescovo<br />

non si ritirarono <strong>di</strong> farlo, ma proposero <strong>di</strong> volerlo farlo in modo ch'essa non sappia, che la carità<br />

venga da loro. Intanto il Vescovo consegnò alla Dama Tazis 4 due zecchini da dare alla Furi, ma<br />

non si sà, se sia un'elemosina del Vescovo, o s'egli li abbia ricevuti dallo stesso fratello della Furi.<br />

Io non potei asserire se non che la bontà delle ragazzine, e <strong>di</strong>ssi loro che per le informazioni,<br />

ch'io ebbi dalla Pierina 5 , e da voi altre, la donna pure mi pare buona e <strong>di</strong> condotta irreprensibile.<br />

Essa mi <strong>di</strong>sse, che si sarebbe procurata degli attestati tanto dal Parroco che dai suoi padroni <strong>di</strong> casa<br />

e dalla contrada.<br />

Tu puoi mandare a chiamare il Signor Arciprete, e <strong>di</strong>rgli, che sapendo lui la condotta buona<br />

della donna, e se può asserirlo, veda egli <strong>di</strong> fare un'attestato il più ampio che può, perchè questo<br />

unito agli altri devono andare in mano del Principe Vescovo, il quale è impegnato per persuadere il<br />

fratello della buona condotta della medesima. Quando la Furi ti consegnerà gli attestati tu me li<br />

manderai uno alla volta per la posta.<br />

Avendo parlato con Cristina 6 rapporto all'Ospitale <strong>di</strong> qui, se siamo in tempo pren<strong>di</strong> in affitto<br />

per tre mesi la camera della Signora Giulia. Se poi fosse affittata ci vuole pazienza.<br />

Della ragazzina Mazorghi niente mi hai più scritto. Damene qualche notizia. Le veste la buona<br />

1 Una protetta della <strong>Canossa</strong> per le pietose con<strong>di</strong>zioni familiari.<br />

2 Rosmini Margherita (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />

3 Mons. Luschin Francesco Saverio, Vescovo <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626).<br />

4 Dama Tazis per Baronessa Taxis <strong>di</strong> Borgogna (Ep. II/1, lett. 610, n. 3, pag. 505).<br />

5 Moro Pierina, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 465, pag. 116).<br />

6 Pilotti Cristina con <strong>Maddalena</strong> a Trento (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).

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