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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI<br />

1925(Trento#1828.06.23)<br />

Da tanto non le scriveva, ma ella è pur pratica <strong>di</strong> quanto sia estenuante una erezione formale. La <strong>Canossa</strong> è<br />

ora sod<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> tutto: la cerimonia ha ricalcato quella <strong>di</strong> Milano con una magnifica omelia; il convento è<br />

comodo e in una posizione stupenda : il viaggio è stato ottimo, come buona è la salute <strong>di</strong> tutte.<br />

In quanto ai suoi affari, che stanno terminando positivamente, paghi tutti i debiti.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Questa sarà la prima lettera, ch'io vi scrivo da Trento, mia cara Figlia, e giustamente vi<br />

lagnerete, essendo circa 18 giorni, che non vi scrivo. Mi tengo però certa, che il mio silenzio non vi<br />

avrà dato pena, perché già sapete, cosa sono le erezioni, e quanto da fare una Casa nuova. Peraltro<br />

grazie al Signore posso <strong>di</strong>rvi, che la mia salute va bene, che il mio viaggio fu felicissimo, e che ci<br />

troviamo in un convento il più commodo che abbiamo, e posto in una situazione la più vaga, e la<br />

più amena.<br />

Sabbato mattina, giorno <strong>di</strong> San Luigi 1 seguì la nostra Erezione, che non vi descrivo, perché<br />

si fece con tutte quelle cerimonie <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> veli, e <strong>di</strong> tableau, come si fece a Milano.<br />

Vi <strong>di</strong>rò solo che il Principe Vescovo 2 fece una bellissima omilia, che ve la racconterò poi, quando ci<br />

rivedremo. Adesso comincieremo le nostre opere <strong>di</strong> carità; ma prima faremo quello, che non si potè<br />

innanzi l'erezione, cioè faranno le compagne, che quì restano tre giorni <strong>di</strong> ritiro, e poi comincieremo<br />

a lavorare.<br />

Rapporto a' vostri affari l'avvocato <strong>di</strong> Verona, non mi <strong>di</strong>ede risposta alcuna, per quanto<br />

gliel'abbia ricercata prima della mia partenza, non<strong>di</strong>meno mi sono intesa col Superiore 3 , e domani<br />

scriverò a mio fratello 4 , e tutto combineremo, e concluderemo.<br />

Desidero molto sapere le vostre notizie, e quelle delle care compagne, particolarmente della<br />

Deodata 5 .<br />

Desidero parimenti sentire del Signor Vicario Milesi 6 , e del Signor Don Gaetano Zanetti 7 . Fate i<br />

miei doveri al Signor Don Giovanni 8 .<br />

Ritornando ai vostri affari, subito che saranno terminati, con verrà, che col mezzo del Signor<br />

Legrenzi 9 facciate sod<strong>di</strong>sfare l'avvocato <strong>di</strong> Bergamo. Similmente sarà necessario che preghiate<br />

l'avvocato Bentivoglio, che vi man<strong>di</strong> il Signor Dolcini 10 , e prendete la scusa <strong>di</strong> domandargli a mio<br />

nome seccreta informazione della Catterina Gagliar<strong>di</strong> 11 , cioè della sua salute, e poi dategli una<br />

bavera 12 , perché abbiamo da pagargli ancora la consulta della <strong>Maddalena</strong> 13 Scrivetemi poi se avete<br />

mandato a prendere le vestine delle pissi<strong>di</strong> a Milano, se vi piacciono e come vi siete regolata nel<br />

pagamento.<br />

Adesso mia carissima Figlia, vi saluto da parte <strong>di</strong> tutte le compagne. Abbraccio tutte. I miei<br />

doveri alla famiglia Camozzi 14 e Tiraboschi 15 ; ma in particolare date un bacio alla mia Chiaretta.<br />

1 21 giugno.<br />

2 Mons Luschin Francesco Saverio, Vescovo <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626).<br />

3 Mons. Ruzzenenti Vincenzo, Superiore della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />

4 Marchese Bonifacio <strong>Canossa</strong>, fratello <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 351, pag. 553).<br />

5 Mazzi Adeodata nella comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 585, n. 5, pag. 442).<br />

6 Don Gaetano Milesi, parroco <strong>di</strong> Breno (Ep. II/2, lett. 821, n. 2, pag. 1035).<br />

7 Don Zanetti Gaetano, parente <strong>di</strong> Don Giovanni (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407).<br />

8 Don Giovanni Zanetti Superiore e confessore della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n. 1, pag. 407).<br />

9 Sig. Legrenzi, procuratore della Minori (Ep.III/2, lett. 1737, n. 3, pag. 1507).<br />

10 Dott. Dulcini Angelo, dottore (Ep.III/2, lett. 1682, n. 2, pag. 1405). Grafia errata.<br />

11 Giuseppina Gagliar<strong>di</strong>, novizia (Ep. III/2, lett. 1739, n. 6, pag. 151l).<br />

12 Bavara, moneta d’oro del Regno <strong>di</strong> Baviera (Ep. III/3, lett. 1785, n. 2, pag. 1642).<br />

13 Sughi <strong>Maddalena</strong> della comunità <strong>di</strong> Verona ( Ep. III/1, lett. 1253, pag. 487)<br />

14 Famiglia Camozzi, donò all’Istituto la Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep.II/1, lett. 569, n. 2, pag. 404).<br />

15 Antonio Tiraboschi, storico e letterato (Ep. II/1, lett. 600, n. 2, pag. 470).

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