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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI<br />

1920(Verona#1828.06.10)<br />

La <strong>Canossa</strong> è oppressa da affari «molto imbrogliosi» per cui chiede tanta preghiera. Entro la settimana<br />

partirà per Trento sperando <strong>di</strong> dar principio ad un 'opera che <strong>di</strong>a gloria al Signore. Sistemi meglio che può<br />

l'impiego della Adeodata Mazzi in rapporto alle sue necessità fisiche e lei mangi tranquillamente <strong>di</strong> grasso<br />

se i me<strong>di</strong>ci e il confessore l'hanno sollecitata a farlo.<br />

V .G. e M. Carissima Figlia<br />

Prima della mia partenza da Verona nuovamente vi scrivo mia cara Figlia dandovi le mie<br />

notizie, le quali grazie al Signore son buone, poiche quantunque sia oppressa dalle continue, e<br />

molteplici occupazioni, che non mi lasciano un momento <strong>di</strong> respiro, con tutto ciò <strong>di</strong> salute me la<br />

passo <strong>di</strong>screttamente bene. Ho poi bisogno <strong>di</strong> molta orazione mia cara Figlia, per degl'affari molto<br />

imbrogliosi, e perciò vi prego che mi facciate fare da tutte le care Compagne, per nove giorni una<br />

piccola novena composta, <strong>di</strong> nove Gloria a Sant' Antonio 1 , ed un Magnificat alla Madre Santissima<br />

e mi basta che la faccia ognuna da se, sapendo che avete poco tempo <strong>di</strong> trovarvi tutte unite in coro,<br />

ed essendo estate avete anche poco tempo <strong>di</strong> fare orazioni; ma vi <strong>di</strong>rò con San Filippo Neri 2 , che<br />

fate orazioni unite all'opere, e così facendo, Dio forse, agra<strong>di</strong>rà più queste, che quelle sole perchè<br />

qui si tratta <strong>di</strong> sua Gloria e d'impe<strong>di</strong>r peccati.<br />

Non sò, se la Teresa Spasiani 3 v'abbia mandate le vestine delle pisside, col debito da<br />

sod<strong>di</strong>sfare che le resta. Dal Conte Luca 4 avrette ricevuti 5 talleri 5 , oppure li riceverette, e <strong>di</strong> questi<br />

supplirete al debito delle dette vestine, ed il rimanente lo spenderete per i bisogni della casa.<br />

Se poi il Conte Luca non ve li avesse dati, allora guardate se nella borsa aperta della<br />

Meneghina 6 ve ne sono, toglietene e supplite al conto con questi. Anzi se la detta compagna ha<br />

sol<strong>di</strong>, adoperate pure <strong>di</strong> quelli, e i 5 talleri spendeteli liberamente per la casa.<br />

Vi avverto che ho ricevuto a Venezia dai Cappuccini un plico grande <strong>di</strong> carte, o libri che<br />

siano, da consegnare al padre Curato dell’Ospedale 7 , onde voi lo farete avvertito <strong>di</strong> ciò, affinchè<br />

esso la prima occasione che avrà lo man<strong>di</strong> a prendere, ma prima v’averto voi acciocchè la detta<br />

persona abbia due righe scritte da voi, <strong>di</strong>cendo che gli consegniamo al dator della presente il detto<br />

plico, perché non trovandomi io, e le compagne non conoscendo il carattere del Padre Curato non<br />

succeda sbaglio. Qui sotto vi <strong>di</strong>rò quanto ho speso per il suddetto Padre, onde i sol<strong>di</strong> che riceverete<br />

dal medesimo teneteli anche questi per la casa.<br />

Dopo aver scritto fin qui, ho ricevuto una cara vostra, in data li 7 del mese corrente. Ho<br />

inteso con piacere che <strong>di</strong> salute stiate meglio, come pure la Deodata 8 . Rapporto poi a quello che mi<br />

domandate intorno all’impiego della medesima, veramente la mia opinione saria quella che<br />

l’andasse le ore più buone, e quando la se sente, pure alla porta, ma avendomi voi scritto che tanto il<br />

me<strong>di</strong>co, quanto il confessore vi hanno proibito <strong>di</strong> mandarla, ed anzi quet’ultimo vi ha detto, che non<br />

potete farlo in coscienza, perciò vi consiglio che tanto all’uno, come all’altro <strong>di</strong>ciate loro quello che<br />

avete scritto a me, cioè tutti i mali ch’ella soffre stando ferma, perché ho sempre visto che il moto le<br />

ha sempre giovato, onde dopo avere consultato con loro, per parte mia sono contentissima, ma che<br />

si riguarda però dalle ore più frigide, come sarebbe, la mattina a buon’ora, e la sera, restando poi,<br />

torno a ripetere faccia secondo se la sente.<br />

1 S. Antonio <strong>di</strong> Padova (Ep. I, lett. 313, n. 8, pag. 484).<br />

2 S. Filippo Neri, fondatore della Congregazione dei preti dell’Oratorio (Ep. II/2, lett. 717, n. 7, pag. 801).<br />

3 Grafia errata per Spasciani Teresa, Superiora <strong>di</strong> Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414).<br />

4 Conte Passi Luca, missionario apostolico (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />

5 Tallero, moneta del valore <strong>di</strong> 5 lire d’oro (Ep. III/3, lett. 1782, n. 1, pag. 1635).<br />

6 Carminati Domenica nella comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/3, lett. 1904, n. 3, pag. 1904)<br />

7 Padre Cappuccino, parroco dell’Ospedale (Ep. III/1, pag. 489)<br />

8 Mazzi Adeodata della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 585, n. 5, pag. 442).

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