epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI 1917(Venezia#1828.05.28) La Canossa sta partendo per Verona, ma prima la prega con urgenza di dirle se ha qualche contrarietà per il fatto che deciderà lei col fratello Bonifacio sulla sua eredità, così che le cose siano fatte con pace di tutti, anche se dovesse rimetterci qualche cosa. V.G. e M. Carissima Figlia Ho ricevuto la vostra lettera, mia carissima Figlia alla quale vi rispondo subito con somma fretta. Rapporto ai vostri affari appena che sarò a Verona ove conto di partire domani parlerò con mio fratello 1 . Scrivetemi a posta corrente se siete contenta che io faccia quello che crederò il migliore, ed il più opportuno stando a me molto a cuore di concertare bensì il vostro interesse, ma anche di combinare colla pace ed interesse della vostra famiglia. Non parlate né col Signor Legrenzi 2 ne con l'avvocato, cioè col Signor Legrenzi perché parli coll'avvocato, perché se ho da far io, sarebbe superfluo il parlargliene. Anzi vi dico che prima mi consiglierò, e se mai vi avessi di danneggiare qualche poco ci vuol pazienza, purché si faccia le cose con pace, che questo a me preme più di tutto. Questo è quanto a me parerebbe; ma voi da vera Figlia scrivetemi con tutta libertà il vostro sentimento. Essendo oggi mercoledì 28 corrente giorno della mia partenza la quale sarà da qui a poche ore, per conseguenza con tutta sollecitudine mi conviene por termine a questa mia. Solo vi raccomando assai a voi, ed a tutte che mi raccomandiate al Signore, essendo imminente la fondazione di Trento, ove senza frapporre altra dilazione la settimana ventura devo portarmi colà per effettuarla. Raccomandate anche una Greca scismatica che vuol farsi cattolica, ma se il Signore non vi mette del suo, l'affare, è assai imbrogliato, per cui ci abbisogna molta orazione. Ho piacere che voi, e la cara Deodata 3 stiate ambedue meglio, e procurate sì l'una, che l'altra di mantenervi in buon governo. Fate tanti doveri al veneratissimo Signor Don Giovanni 4 , e lasciandovi, ed abbracciandovi nei Cuori Santissimi di Gesù e Maria nuovamente mi raccomando alla carità delle vostre orazioni. Di voi Carissima Figlia Mi dimenticavo di dirvi che la mia salute va bene. Venezia li 28 maggio 1828 (Timbro partenza) VENEZIA (Timbro arrivo) BERGAMO 6 Alla Signora La SignorA Domenica Faccioli Figlia della Carità In Rocchetta Convento Santa Croce BERGAMO Vostra Aff.ma Madre Maddalena 5 Figlia della Carità 1 March. Bonifacio Canossa, fratello di Maddalena (Ep. I, lett. 351, pag. 553). 2 Legrenzi, famiglia facoltosa veneta (Ep.III/2, lett. 1483, n. 15, pag. 1007). 3 Mazzi Adeodata, nella Casa di Bergamo (Ep. II/1, lett. 585, n. 5, pag. 442). 4 Don Zanetti Giovanni, Superiore e Confessore della comunità di Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n 1, pag. 407). 5 NB. Firma autografa della Canossa

A ELENA BERNARDI 1918(Verona#1828.06.04) Ora che è a Verona, la Canossa sta un po' meglio, ma dopo pochi giorni deve partire per Trento dove l'aspettano la Rosmini, la Pilotti e le due giovani per l'apertura della nuova Casa. V.G. e M. Carissima Figlia Prima della mia partenza voglio di nuovo scriverle mia Carissima Figlia per continuar a darle le mie notizie. Sappia dunque che attesa la mia stanchezza, ho dovuto tardare a partire per la fondazione, avendo anche avuto bisogno di farmi dare un salasso, e dopo questo sono stata subito meglio, e adesso poi me la passo bene, anzi faccio conto nell'entrante prossima settimana, d'andare a Trento. La formale erezione sarà il giorno di San Luigi 21 corrente, le darò poi in seguito minutamente ragualglio su di ciò. La cara e buona Marianna 1 mi scrisse di salutarla, e di dirle, che desidererebbe di vederla, e di abboccarsi insieme per parlare intorno le fondazioni come facevano tempo fù. Già sempre più Dio benedisse quell'opera, e spero che sempre la benedirà. Ho inteso con mio sommo dispiacere la malattia per non dire la perdita del Degnissimo Signor Don Massimiliano 2 , veramente credo che per i suoi meriti sarà pianto da molti. Pur troppo si van perdendo i maggiori soggetti; bisogna però adorare i giudizj del Signore. La cara Cristina 3 di salute se la passa sufficientemente bene, e da Roveredo 4 è poi passata a Trento, e sta ivi aspettandomi in compagnia già della cara Rosmini 5 . Rapporto alla casa, si può immaginare mia cara Figlia se non ho provato consolazione nel sentire che il Signore le abbia una poco consolate con allargarle, e per conseguenza poter avere un po più di respiro. La salutano tutte queste buone Compagne. Termino raccomandandomi alle sue orazioni, e lasciandole ne' Cuori di Gesù, e di Maria, e sono Di Lei Carissima Figlia E di Rosa 6 perché non mi scrivi? San Giuseppe Verona li 4 giugno 1828 Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 7 1 Francesconi Marianna, direttrice dell’Ospedale delle Convalescenti (Ep. III/1, lett. 1095, n. 6, pag. 223). 2 Don Porri Massimiliano, curato della parrocchia di S. Stefano, Milano (Ep. III/2, pag. 1069). 3 Pilotti Cristina, a Rovereto (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 4 Rovereto (Ep. II/1, pag. 173). 5 Margherita Rosmini, a Rovereto con Cristina Pilotti (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535) 6 Polli Rosa, nella Casa di Milano (Ep. III/1, lett. 1128, n. 8, pag. 281) 7 NB. Firma autografa della Canossa.

A DOMENICA FACCIOLI<br />

1917(Venezia#1828.05.28)<br />

La <strong>Canossa</strong> sta partendo per Verona, ma prima la prega con urgenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>rle se ha qualche contrarietà per<br />

il fatto che deciderà lei col fratello Bonifacio sulla sua ere<strong>di</strong>tà, così che le cose siano fatte con pace <strong>di</strong> tutti,<br />

anche se dovesse rimetterci qualche cosa.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Ho ricevuto la vostra lettera, mia carissima Figlia alla quale vi rispondo subito con somma<br />

fretta. Rapporto ai vostri affari appena che sarò a Verona ove conto <strong>di</strong> partire domani parlerò con<br />

mio fratello 1 . Scrivetemi a posta corrente se siete contenta che io faccia quello che crederò il<br />

migliore, ed il più opportuno stando a me molto a cuore <strong>di</strong> concertare bensì il vostro interesse, ma<br />

anche <strong>di</strong> combinare colla pace ed interesse della vostra famiglia.<br />

Non parlate né col Signor Legrenzi 2 ne con l'avvocato, cioè col Signor Legrenzi perché parli<br />

coll'avvocato, perché se ho da far io, sarebbe superfluo il parlargliene. Anzi vi <strong>di</strong>co che prima mi<br />

consiglierò, e se mai vi avessi <strong>di</strong> danneggiare qualche poco ci vuol pazienza, purché si faccia le<br />

cose con pace, che questo a me preme più <strong>di</strong> tutto. Questo è quanto a me parerebbe; ma voi da vera<br />

Figlia scrivetemi con tutta libertà il vostro sentimento.<br />

Essendo oggi mercoledì 28 corrente giorno della mia partenza la quale sarà da qui a poche<br />

ore, per conseguenza con tutta sollecitu<strong>di</strong>ne mi conviene por termine a questa mia. Solo vi<br />

raccomando assai a voi, ed a tutte che mi raccoman<strong>di</strong>ate al Signore, essendo imminente la<br />

fondazione <strong>di</strong> Trento, ove senza frapporre altra <strong>di</strong>lazione la settimana ventura devo portarmi colà<br />

per effettuarla.<br />

Raccomandate anche una Greca scismatica che vuol farsi cattolica, ma se il Signore non vi<br />

mette del suo, l'affare, è assai imbrogliato, per cui ci abbisogna molta orazione.<br />

Ho piacere che voi, e la cara Deodata 3 stiate ambedue meglio, e procurate sì l'una, che l'altra <strong>di</strong><br />

mantenervi in buon governo.<br />

Fate tanti doveri al veneratissimo Signor Don Giovanni 4 , e lasciandovi, ed abbracciandovi<br />

nei Cuori Santissimi <strong>di</strong> Gesù e Maria nuovamente mi raccomando alla carità delle vostre orazioni.<br />

Di voi Carissima Figlia<br />

Mi <strong>di</strong>menticavo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rvi che la mia salute va bene.<br />

Venezia li 28 maggio 1828<br />

(Timbro partenza) VENEZIA<br />

(Timbro arrivo) BERGAMO<br />

6<br />

Alla Signora<br />

La SignorA Domenica Faccioli<br />

Figlia della Carità<br />

In Rocchetta Convento Santa Croce<br />

BERGAMO<br />

Vostra Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong> 5<br />

Figlia della Carità<br />

1 March. Bonifacio <strong>Canossa</strong>, fratello <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 351, pag. 553).<br />

2 Legrenzi, famiglia facoltosa veneta (Ep.III/2, lett. 1483, n. 15, pag. 1007).<br />

3 Mazzi Adeodata, nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 585, n. 5, pag. 442).<br />

4 Don Zanetti Giovanni, Superiore e Confessore della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n 1, pag. 407).<br />

5 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>

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