epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO 1914(Venezia#1828.05.21) Poiché la Canossa la sa turbata per mancanza di sue notizie, la rassicura, ma le dimostra tutte le ragioni per cui in certi periodi non può proprio scrivere. La prego anche di mandarla a prendere e le dà indicazioni sul come stabilire chi debba andare per tornare con lei. V .G. e M. Carissima Figlia Ricevetti oggi 20 corrente la cara sua lettera, da cui ho inteso ch'ella viveva angustiatissima perchè lasciai passare qualche ordinario senza scriverle. Mia cara Figlia l'è ben noto la molteplicità delle mie occupazioni le quali non mi lasciano un momento di respiro, e sono costretta a lasciar passare la posta senza poter scrivere neppure alle altre Case, e ciò mi succede di frequente. Ho gli Esercizj delle Dame, ed oggi è la quinta giornata dei medesimi. Ho L 'Ospitale delle Convalescenti 1 che da un giorno all'altro, è per effettuarsi, e tutti gli altri affari che ho per le mani per cui non posso dettare queste due righe alla compagna che scrive trovandomi in questo momento occupata in parlatorio, e quando vengo di sopra che vadi ad assistere alla lezione delle Dame, le quali mi fulminano se non mi vedono Insomma bisognerebbe in questa angustia di tempo che facessi moltiplicare le ore, o pure quello che faccio in un ora farlo in cinque minuti per poter arrivare a tutto. La prego dunque mia cara Figlia ella e tutte, che se ciò le succede un altra volta che non le scrivo sì di frequente, di non prendersi pena che se vi sarà qualche cosa glielo scriverò senza fallo, anzi glielo prometto. E se non vede mie lettere stia certa che è segno che sto bene, come sono stata in questi giorni scorsi, eccettuato da sabbato in qua che sono un poco raffreddata ma leggermente ed oggi mi sento bene ho fatto la santa Comunione. Unitamente alla sua lettera un'altra ne ricevetti scritta dalla cara Rosmini 2 , ma questa non è scritta per essa, ne mi parla di Trento onde vedrò se me ne parlerà. Per altro se aspettasse da te la risposta mia io non vi ho difficoltà. Solo mi pare che allora sarà necessario vada sola con la Cristina 3 se questa stesse bene, o anche che sarebbe meglio con la Giustina 4 perchè se si ferma un giorno o due a Trento non avesse da lasciare la Mincolina 5 vestita sola o due novizie sole in casa di secolari quando però attesa la qualità della sua famiglia il Superiore non giudicasse altrimenti. Forse questa mia lettera ti giungerà dopo che la Margherita sarà partita, e sta quieta, e non ti prender pena. Lunedì seconda festa della Pentecoste mandami a prendere da Michele 6 , e venga come già siamo intesi la Rosa sotto superiora 7 , e se il nostro Superiore 8 lo permette la moglie di Michele, e nessuna altra, perchè siamo la Teodora 9 , ed io, onde come tu vedi più di quattro donne in legno non possiamo stare. Se poi il degnissimo nostro Superiore non fosse persuaso, allora mi dispiace per Michele, ma manda o la Rosa Scalfo 10 , o la Maria 11 , e se tu avessi qualcuna a proposito però che avesse bisogno di moto manda quella, e sempre intesi che il nostro Superiore non creda che venga 1 Realizzazione Ospedale delle convalescenti (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053). 2 Margherita Rosmini (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535) 3 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 4 FRACASSO GIUSTINA, nata a Vicenza nel 1799, morta a Trento nel 1866 5 Carminati Domenica, novizia a Verona 6 Masina Michele, vetturale (Ep. I,lett. 357, pag. 564). 7 Dabalà Rosa (Ep. II, lett. 585, 4, pag. 442) 8 Mons. Ruzzenenti Vincenzo (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 9 Roggia Teodora (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410) 10 Rosa Scalfo a Verona, zia della Bernardi (Ep. III/2, lett. 1622, n. 2, pag. 1287). 11 Bessini Maria, della comunità di Verona (Ep. III/2, lett. 1658, n. 4, pag. 1359).

la Rosa sola colla moglie di Michele. Come ti dissi, se viene questa, venga la Rosa sola, non avendo altri posti. Di quanto ti ho scritto per la cara mia Betta 12 per adesso non si è potuto combinare che venga, e già andando giovedì via la Marianna 13 a cominciare l'Ospitale 14 par meglio che Betta non si muova. Mandami un mazzo di penne, quella conserva di ginepro, ed agro di cedro che già ti scrissi. Per la chioccolata prega Michel di andare a prenderne una piccola boletta in dogana pagando quei pochi centesimi che ci vogliono onde assicurare essere dello Stato e mandami quella di Milano ed il compimento come già dissi che formino dodici libbre. Avrai dal Signor Verdari 15 ricevuto le carte della Caccia 16 ed una carta proveniente da Bergamo relativa alla Domenica Faccioli 17 . Questa della Domenica la occluderai nella lettera di mio fratello 18 che ti mando appositamente aperta poi la sigillerai e la manderai a casa nostra. Per venire la Rosa senza dirlo ad essa perchè non abbia pena prega Michele di restare inteso col vetturino prima perchè quando veniva a prendermi Nane 19 conducendo qualcheduno, qualche cosa gli dava di più. Non mi par che gli dasse più di sei napoleoni d'argento onde Michele prima di dire cosa si dava a Nane, domandi al vetturino cosa vuole di più. Mandami anche quella coperta di lana che comperai per la mia balia che tiene la Metilde 20 portinara in scrittoria 21 , che quì vogliono vederla per l'Ospitale delle Convalescenti. Così pure se hai un giglio di quelli che fece la cara Irene 22 , o di quelli di Milano mandamene uno che una Dama vorrebbe vederlo, ma se questo ti reca incomodo, in allora fa di manco. Le mie Dame hanno già sonato non una, ma due volte il campanello della lezione, per cui mi conviene dar termine senza poter finire di dettare quest'ultime righe. Termino col raccomandarmi caldamente alle orazioni di tutte, e tutte vi ripongo e lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Di te mia Carissima Figlia Se Cristina non è ancor partita abbracciala per me, e fa che si governi. Complimenti a chi mi dici salutarmi. Venezia li 21 maggio 1828 La Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 23 La cara Isabella 24 sta meglio del solito; il di più te lo dirò in voce. Che gran cosa fa il Signore ! 12 Mezzaroli Elisabetta (Ep. III/1, lett. 1001, n. 1, pag. 62). 13 Francesconi Marianna (Ep. III/1, lett. 1095, n. 6, pag. 223). 14 Inizio dell’Ospedale delle Convalescenti (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053). 15 Verdari Giambattista, farmacista e corriere (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239) 16 Caccia Annunciata, nella Casa di Verona (Ep. III/2, lett. 1610, n. 6, pag. 1262) 17 Faccioli Domenica, superiora di Bergamo (Ep. I, lett. 360, n. 1, pag. 568). 18 March. Bonifacio di Canossa (Ep. I, lett. 351, pag. 553). 19 Il vetturale. 20 Giarola Metilde, nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 41, n 3, pag. 86). 21 Attualmente: l'ufficio. 22 Demassari Irene, nella comunità di Verona (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4, pag. 1274). 23 NB. Firma autografa della Canossa. 24 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).

la Rosa sola colla moglie <strong>di</strong> Michele. Come ti <strong>di</strong>ssi, se viene questa, venga la Rosa sola, non avendo<br />

altri posti.<br />

Di quanto ti ho scritto per la cara mia Betta 12 per adesso non si è potuto combinare che<br />

venga, e già andando giovedì via la Marianna 13 a cominciare l'Ospitale 14 par meglio che Betta non<br />

si muova.<br />

Mandami un mazzo <strong>di</strong> penne, quella conserva <strong>di</strong> ginepro, ed agro <strong>di</strong> cedro che già ti scrissi.<br />

Per la chioccolata prega Michel <strong>di</strong> andare a prenderne una piccola boletta in dogana pagando quei<br />

pochi centesimi che ci vogliono onde assicurare essere dello Stato e mandami quella <strong>di</strong> Milano ed il<br />

compimento come già <strong>di</strong>ssi che formino do<strong>di</strong>ci libbre.<br />

Avrai dal Signor Verdari 15 ricevuto le carte della Caccia 16 ed una carta proveniente da<br />

Bergamo relativa alla Domenica Faccioli 17 . Questa della Domenica la occluderai nella lettera <strong>di</strong> mio<br />

fratello 18 che ti mando appositamente aperta poi la sigillerai e la manderai a casa nostra.<br />

Per venire la Rosa senza <strong>di</strong>rlo ad essa perchè non abbia pena prega Michele <strong>di</strong> restare inteso<br />

col vetturino prima perchè quando veniva a prendermi Nane 19 conducendo qualcheduno, qualche<br />

cosa gli dava <strong>di</strong> più. Non mi par che gli dasse più <strong>di</strong> sei napoleoni d'argento onde Michele prima <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re cosa si dava a Nane, doman<strong>di</strong> al vetturino cosa vuole <strong>di</strong> più. Mandami anche quella coperta <strong>di</strong><br />

lana che comperai per la mia balia che tiene la Metilde 20 portinara in scrittoria 21 , che quì vogliono<br />

vederla per l'Ospitale delle Convalescenti. Così pure se hai un giglio <strong>di</strong> quelli che fece la cara<br />

Irene 22 , o <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> Milano mandamene uno che una Dama vorrebbe vederlo, ma se questo ti reca<br />

incomodo, in allora fa <strong>di</strong> manco.<br />

Le mie Dame hanno già sonato non una, ma due volte il campanello della lezione, per cui mi<br />

conviene dar termine senza poter finire <strong>di</strong> dettare quest'ultime righe.<br />

Termino col raccomandarmi caldamente alle orazioni <strong>di</strong> tutte, e tutte vi ripongo e lascio nel<br />

Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Di te mia Carissima Figlia<br />

Se Cristina non è ancor partita abbracciala per me, e fa che si governi.<br />

Complimenti a chi mi <strong>di</strong>ci salutarmi.<br />

Venezia li 21 maggio 1828<br />

La Tua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 23<br />

La cara Isabella 24 sta meglio del solito; il <strong>di</strong> più te lo <strong>di</strong>rò in voce. Che gran cosa fa il Signore !<br />

12 Mezzaroli Elisabetta (Ep. III/1, lett. 1001, n. 1, pag. 62).<br />

13 Francesconi Marianna (Ep. III/1, lett. 1095, n. 6, pag. 223).<br />

14 Inizio dell’Ospedale delle Convalescenti (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053).<br />

15 Verdari Giambattista, farmacista e corriere (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239)<br />

16 Caccia Annunciata, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1610, n. 6, pag. 1262)<br />

17 Faccioli Domenica, superiora <strong>di</strong> Bergamo (Ep. I, lett. 360, n. 1, pag. 568).<br />

18 March. Bonifacio <strong>di</strong> <strong>Canossa</strong> (Ep. I, lett. 351, pag. 553).<br />

19 Il vetturale.<br />

20 Giarola Metilde, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 41, n 3, pag. 86).<br />

21 Attualmente: l'ufficio.<br />

22 Demassari Irene, nella comunità <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4, pag. 1274).<br />

23 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.<br />

24 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).

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