epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
AD ANGELA BRAGATO 1909(Venezia#1828.05.03) Altro cumulo di affari: oltre alla carta necessaria per il padre della novizia Pollini, veda di risolvere il problema della Rosmini, la quale dovrebbe andare a Trento con la Pilotti e altre due consorelle, ma se non fosse sicura di avere la Santa Messa in casa, finirebbe col fermarsi tre settimane in casa propria a Rovereto. La Canossa non è convinta di lasciarne quattro in una casa, ottima, ma secolare, e per un tempo così lungo. Le chieda quindi quali sono le ragioni per cui vuole affrettare la sua partenza e le esponga le sue apprensioni. V.G. e M. Carissima Figlia Venezia li 3 maggio 1828 Quantunque le abbia scritto coll'ultimo ordinario lungamente mia cara Figlia, e di tale mia lettera aspetti un prontissimo riscontro per poter rispondere a Monsignore di Trento 1 , gli affari di cui ella mi parla nella cara sua lettera del 30 aprile parmi richiedere oggi risposta. Rapporto alla carta della Pollini 2 io vorrei che la cara Cristina 3 scrivesse a suo padre una lettera copiando l'obbligazione in carta fina, ed occludendola nella lettera. Questa lettera poi diretta per Brescia, ed Iseo 4 , la consegnino alla cara Durini, che mercoledì conta essere a Verona, e la pregherò di farla mettere in posta a Brescia, e così gliela mandino. Dell'affare dell'Ospitale 5 , il quale spero molto abbia da cominciare sollecitamente non posso dirle niente di preciso, perché la Dama Micheli 6 , é in campagna, e niente posso fare se non ritorna. Rapporto alla partenza della cara Rosmini 7 , questo è l'oggetto principale per cui oggi le scrivo. Mia cara Figlia considerando spiritualmente la cosa, a me non sembra bene, che quattro compagne si fermino tre settimane fuori di convento, in una casa santa sì, ma secolare. Quando la mia Amica e Figlia Rosmini , ha quattro o cinque giorni, anche una settimana intiera da attendere ai proprj affari, mi pare che sia abbastanza. Ella vede che sino la settimana delle feste della Pentecoste io non posso venire a Verona per conseguenza io solleciterò il possibile per passare a Rovereto 8 , ma la settimana che giungo costì, è impossibile che possa prosseguire, non potendo per quanto solleciti arrivare prima del giovedì sera, e per respirare un momento, per dar passo agli affari di Verona non potrò partire altro che i primi della settimana susseguente. Ed in questo modo passiamo le tre settimane che queste care figlie debbano stare in casa de' secolari. Oltre di che tanto per la cara Rosmini, che per la mia Cristina, è da rifflettersi che vi sono in queste tre settimane tante feste, e che Cristina non è in istato per la sua salute di sortire per la Messa, singolarmente andando nella stagione in cui ha bisogno di riposo, e se si ammala restano poi angustiate, ed imbarazzate l'una, e l'altra. Per altro mia cara Figlia, siccome vi possono essere delle circostanze che io non conosco, legga, e faccia riflettere tutto questo alla cara Rosmini, e sottopongano tutto al degnissimo nostro Superiore 9 , a cui mi rimetto pienamente. A me pare comprendere che la mia Giuseppina conti andare a Trento in convento, ma se ciò fosse vero come ripeto parve a me comprendere, sarebbe necessario che prima scrivesse la medesima a Monsignore per assicurarsi d'aver la Messa in convento. Se per ciò facesse per avere seco Michele 10 , per parte mia verrei con qualunque, e per combinare per la Rosa penserò, quando saprò se ha da venire la Buranella 11 , o no, e se avrò o non avrò compagne oltre la Teodora 12 , essendo ancora incerta di tutto. Se poi non è per Michele mi pare che la cara Rosmini potrebbe farsi venire a prendere da Rovereto con quell'ottimo legno, e buoni cavalli, e piuttosto o prendere una compagna di meno per avere il quarto posto in libertà, o far venire un suo uomo di casa a stare a cassetto. Torno a dire colla lettera anche di Monsignore di Trento che l'altra volta le ho trascritto non so quali determinazioni avrà fatto il Superiore e su queste pure facciano i loro rifflessi che rifflettuto ogni cosa mi rimetto pienamente a quanto il Superiore giudicherà. 1 Mons. Sardagna Emanuele, vicario episcopale di Trento (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626). 2 Elisabetta Pollini, novizia a Verona (Ep.III/3, lett. 1841, n. 11, pag. 1774). 3 Pilotti Cristina, a Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 4 ISEO, comune in provincia di Brescia e sul lago omonimo. 5 Inizio Ospedale Convalescenti a Venezia (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053). 6 Michiel Pisani Cattina, dama di Venezia (Ep. III/2, lett. 1607, n. 8, pag. 1254). 7 Margherita Rosmini, a Verona (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535) 8 Rovereto, città natale dei Rosmini (Ep. I, pag. 173). 9 Mons. Ruzzenenti Vincenzo (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166). 10 Masina Michele, vetturale dei Canossa (Ep. I, lett. 257, pag. 564). 11 Buranella, novizia di Burano 12 Roggia Teodora, nella Casa di Venezia (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410)
Riguardo a mettere la Beppina 13 in noviziato ella sa mia cara Figlia che siamo restate intese di metterla a dirittura in cucina onde rni dica per quali motivi crederebbe adesso fare differentemente, e quando me li scriverà le risponderò per la Fioria 14 . Metta pure intanto la buona Prudenza nella classe della Rosmini ch'io spero che farà benissimo anche questa. Scrissi alla cara Cristina nell'atto che mandai a lei delle carte che giovedì spero riceverà dalla Durini per affrettare occludo a lei una lettera per Loreto 15 ove scrissi dopo aver ricevuto la seconda lettera della Cristina se siamo in tempo la mandi subito al Signor Don Tommaso 16 e se non ce più tempo trattenga la lettera presso di lei. Niente ella mi dice dell'ultima novizia che pure mi sta molto a cuore. Penseremo poi ancheper la Bernardina. Termino pregandola de miei rispetti al nostro Superiore se ha occasione di vederlo, al signor Don Francesco 17 , al signor Don Battistino 18 . La ringrazio delle buone notizie che mi da della mia famiglia, ma se il bambino 19 vuol andare in Paradiso vadi pure che invidio la sua sorte, ma mi rincresce per la mia buona cognata 20 . Vorrei se le fosse possibile facesse pregare il mio fratello 21 di venire da lei, o dalla Cristina e me lo salutassero cordialmente, e gli dicessero da mia parte che il Tribunale di Bergamo mandò la citazione alla Domenica Fazzioli 22 per la eredità di suo padre, cioè se accetta l'eredità paterna giusta il testamento. la medesima mi scrive che aveva fatto domandare una proroga alla sua risposta, che mi scriverà poi la risposta del Tribunale, ma che gli avevano detto non accordarsi simili proroghe per tempo più lungo di un mese. Cosa in seguito avrebbe da rispondere sinchè egli tratta. Gli dica, che gli faccio domandare addesso in prevenzione sapendo che deve andare in campagna, e gli dica anche che mi scusi se non gli scrivo direttamente, non permettendomelo il tempo. Le abbraccio tutte di vero cuore, e tutte le lascio nel Cuor Santissimo di Maria Di Lei Carissima Figlia (Timbro partenza) VENEZIA (Timbro arrivo) VERONA 4 MAG(gio) Alla Signora La Signora Angelina Bragato Superiora delle Figlie della Carità San Giuseppe VERONA Sua Aff.ma Madre Maddalena 23 Figlia della Carità 13 Un'aspirante. 14 Altra aspirante. 15 Loreto (Ancona), santuario della Madonna (Ep. I, lett. 265, n. 1, pag. 393). 16 Don Marani Tommaso, sacerdote che accompagna Maddalena a Coriano (Ep. II/2, lett. 868, n. 6, pag. 1151). 17 Don Brugnoli Francesco, confessore della comunità di Verona (Ep. II/1, lett. 496, n. 2, pag. 177). 18 Don Bajetta Giambattista, confessore della comunità di Verona (Cf. Ep. III/1, lett. 1092, n. 3, pag. 216). 19 Alessandro Antonio, figlio di Bonifacio e di Rosanna Carlotti (Ep. III/3, lett. 1883, n. 7, pag. 1862). 20 Rosanna Carlotti, 2 a moglie di Bonifacio di Canossa, fratello di Maddalena (Ep. I, lett. 355, n. 1, pag. 561). 21 March. Bonifacio di Canossa (Ep. I, lett. 351, pag. 553). 22 Grafia errata per Faccioli Domenica, superiora di Bergamo (Ep. I, lett. 360, n. 1, pag. 568). 23 NB. Firma autografa della Canossa.
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AD ANGELA BRAGATO<br />
1909(Venezia#1828.05.03)<br />
Altro cumulo <strong>di</strong> affari: oltre alla carta necessaria per il padre della novizia Pollini, veda <strong>di</strong> risolvere il<br />
problema della Rosmini, la quale dovrebbe andare a Trento con la Pilotti e altre due consorelle, ma se non fosse<br />
sicura <strong>di</strong> avere la Santa Messa in casa, finirebbe col fermarsi tre settimane in casa propria a Rovereto. La<br />
<strong>Canossa</strong> non è convinta <strong>di</strong> lasciarne quattro in una casa, ottima, ma secolare, e per un tempo così lungo. Le<br />
chieda quin<strong>di</strong> quali sono le ragioni per cui vuole affrettare la sua partenza e le esponga le sue apprensioni.<br />
V.G. e M.<br />
Carissima Figlia<br />
Venezia li 3 maggio 1828<br />
Quantunque le abbia scritto coll'ultimo or<strong>di</strong>nario lungamente mia cara Figlia, e <strong>di</strong> tale mia lettera<br />
aspetti un prontissimo riscontro per poter rispondere a Monsignore <strong>di</strong> Trento 1 , gli affari <strong>di</strong> cui ella mi<br />
parla nella cara sua lettera del 30 aprile parmi richiedere oggi risposta.<br />
Rapporto alla carta della Pollini 2 io vorrei che la cara Cristina 3 scrivesse a suo padre una lettera<br />
copiando l'obbligazione in carta fina, ed occludendola nella lettera. Questa lettera poi <strong>di</strong>retta per<br />
Brescia, ed Iseo 4 , la consegnino alla cara Durini, che mercoledì conta essere a Verona, e la pregherò <strong>di</strong><br />
farla mettere in posta a Brescia, e così gliela man<strong>di</strong>no.<br />
Dell'affare dell'Ospitale 5 , il quale spero molto abbia da cominciare sollecitamente non posso <strong>di</strong>rle<br />
niente <strong>di</strong> preciso, perché la Dama Micheli 6 , é in campagna, e niente posso fare se non ritorna. Rapporto<br />
alla partenza della cara Rosmini 7 , questo è l'oggetto principale per cui oggi le scrivo.<br />
Mia cara Figlia considerando spiritualmente la cosa, a me non sembra bene, che quattro<br />
compagne si fermino tre settimane fuori <strong>di</strong> convento, in una casa santa sì, ma secolare.<br />
Quando la mia Amica e Figlia Rosmini , ha quattro o cinque giorni, anche una settimana intiera<br />
da attendere ai proprj affari, mi pare che sia abbastanza.<br />
Ella vede che sino la settimana delle feste della Pentecoste io non posso venire a Verona per<br />
conseguenza io solleciterò il possibile per passare a Rovereto 8 , ma la settimana che giungo costì, è<br />
impossibile che possa prosseguire, non potendo per quanto solleciti arrivare prima del giovedì sera, e<br />
per respirare un momento, per dar passo agli affari <strong>di</strong> Verona non potrò partire altro che i primi della<br />
settimana susseguente. Ed in questo modo passiamo le tre settimane che queste care figlie debbano<br />
stare in casa de' secolari.<br />
Oltre <strong>di</strong> che tanto per la cara Rosmini, che per la mia Cristina, è da rifflettersi che vi sono in<br />
queste tre settimane tante feste, e che Cristina non è in istato per la sua salute <strong>di</strong> sortire per la Messa,<br />
singolarmente andando nella stagione in cui ha bisogno <strong>di</strong> riposo, e se si ammala restano poi angustiate,<br />
ed imbarazzate l'una, e l'altra.<br />
Per altro mia cara Figlia, siccome vi possono essere delle circostanze che io non conosco, legga,<br />
e faccia riflettere tutto questo alla cara Rosmini, e sottopongano tutto al degnissimo nostro Superiore 9 ,<br />
a cui mi rimetto pienamente. A me pare comprendere che la mia Giuseppina conti andare a Trento in<br />
convento, ma se ciò fosse vero come ripeto parve a me comprendere, sarebbe necessario che prima<br />
scrivesse la medesima a Monsignore per assicurarsi d'aver la Messa in convento.<br />
Se per ciò facesse per avere seco Michele 10 , per parte mia verrei con qualunque, e per combinare<br />
per la Rosa penserò, quando saprò se ha da venire la Buranella 11 , o no, e se avrò o non avrò compagne<br />
oltre la Teodora 12 , essendo ancora incerta <strong>di</strong> tutto.<br />
Se poi non è per Michele mi pare che la cara Rosmini potrebbe farsi venire a prendere da<br />
Rovereto con quell'ottimo legno, e buoni cavalli, e piuttosto o prendere una compagna <strong>di</strong> meno per<br />
avere il quarto posto in libertà, o far venire un suo uomo <strong>di</strong> casa a stare a cassetto. Torno a <strong>di</strong>re colla<br />
lettera anche <strong>di</strong> Monsignore <strong>di</strong> Trento che l'altra volta le ho trascritto non so quali determinazioni avrà<br />
fatto il Superiore e su queste pure facciano i loro rifflessi che rifflettuto ogni cosa mi rimetto<br />
pienamente a quanto il Superiore giu<strong>di</strong>cherà.<br />
1<br />
Mons. Sardagna Emanuele, vicario episcopale <strong>di</strong> Trento (Ep. I, lett. 388, n. 5, pag. 626).<br />
2<br />
Elisabetta Pollini, novizia a Verona (Ep.III/3, lett. 1841, n. 11, pag. 1774).<br />
3<br />
Pilotti Cristina, a Verona (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />
4<br />
ISEO, comune in provincia <strong>di</strong> Brescia e sul lago omonimo.<br />
5<br />
Inizio Ospedale Convalescenti a Venezia (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053).<br />
6<br />
Michiel Pisani Cattina, dama <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1607, n. 8, pag. 1254).<br />
7<br />
Margherita Rosmini, a Verona (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />
8<br />
Rovereto, città natale dei Rosmini (Ep. I, pag. 173).<br />
9<br />
Mons. Ruzzenenti Vincenzo (Ep. II/1, lett. 490, n. 1, pag. 166).<br />
10 Masina Michele, vetturale dei <strong>Canossa</strong> (Ep. I, lett. 257, pag. 564).<br />
11 Buranella, novizia <strong>di</strong> Burano<br />
12 Roggia Teodora, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410)