epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI 1904(Verona#1828.04.22) Da Bergamo è stato descritto alla Canossa l'esito ottimo della ritintura di un abito, per cui prega se ne adoperi la stoffa per rifarlo alla Carminati. La stoffa nuova, donata tue da Milano, non solo durerebbe poco, ma è necessario la si adoperi per lei, perché altri menti le Dame donatrici non gliene offrirebbero più e l'Istituto è povero. V.G. e M. Mia Cara Figlia Sì egli è verissimo mia Cara figlia che grazie al Signore feci un felicissimo viaggio, e che mi trovo anche secondo il solito passabilmente bene. Domani a Dio piacendo partirò per Venezia. Le mie faccende veramente esigerebbero che più a lungo qui mi trattenessi, ma d'altronde poi quello pure che colà mi chiama, mi costringe a partire sollecitamente. Desidero sapere quanto di danaro Valsecchi 1 vi consegnò, e se egli ha pagato la tassa, falla portare presso di te, che mi sarà comoda per altre volte. Avendo inteso dalle compagne di qui che quell'abito ritinto che ti hanno mandato riuscì così bene che sembra nuovo, così ho pensato che potrà servire per la Cara Cattina 2 , e tanto più che già quello che mi fu donato da quelle di Milano, come tu già il vedesti, le farebbe poca durata, e poi anco per farmelo io allorché andrò a Milano, affinché non se ne abbiano a male quelle di colà, e non andasse loro via la voglia di donarmene altri. Noi siamo povere, e ci accomodiamo come possiamo, ma esse qualche volta fanno anche qualche quattrino di più di noi, ed essendo signore non mi torna il conto disgustarle. Le 9 lire e 8 soldi milanesi della Domenica Carminati 3 li terrai a conto pe' giornali, che io qui poi glieli rimborserò. A primo incontro farai cosa gratissima alla cara Rosa 4 che ti abbraccia se le spedirai il bordetto, e ti raccomanda altresì tra gli altri capi che costì restaronono 5 , di non dimenticarti la pianetta della Rosmini 6 , che anche questa restò presso di te. Il fagottino che mi chiedi l'ho ricevuto. Compra pure le legne siccome mi dici. Ti abbraccio a nome anco di tutte di qui, e mi raccomando alle tue orazioni ed a quelle di tutte le care compagne, insieme alle quali ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria, e mi dico con tutto 1 'affetto Verona, 22 aprile 1828 Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 7 1 Valsecchi Angelo, corriere (Ep. III/1, lett. 1230, n. 1, pag. 443). 2 Probabilmente Commissoli Caterina nella Casa di Bergamo (Ep. III/2, lett. 1654, n. 7, pag. 1352). 3 CARMINATI DOMENICA, una novizia il cui nome non ricorre però in nessun elenco delle varie case. 4 Della Croce Rosa (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016). 5 Grafia errata per restarono. 6 Margherita Rosmini, ancora a Verona (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535) 7 NB. Firma autografa della Canossa. Molte inesattezze ortografiche.

AD ANGELA BRAGATO 1905(Venezia#1828.04.29) La Canossa è a Venezia in attesa dell’inaugurazione dell'Ospedale delle Convalescenti, che sembre immediata. Ne è molto sodisfatta, come lo è del suo primo incontro col nuovo Patriarca, Mons. Monico, che l'ha veramente edificata. Quello che non capisce è il significato dello scritto della Pilotti alla Terragnoli e teme che nasconda qualche triste notizia. Preferisce sapere tutto. V.G. e M. Carissima figlia [29] Venezia aprile 1828 A quest'ora mia carissima Figlia avrà già ricevuto la mia lettera che le scrissi per mezzo del Signor Michele 1 contenente le carte che in essa le ho specificate: eccettuata quella della Pollini 2 , la quale gliela occludo in questa mia, non essendo arrivata a tempo di spedirgliela jeri con le altre, quantunque abbia sempre scritto. Questa la farà leggere al Signor Mezzari e poi gliela consegnerà alla cara Cristina 3 , acciò la custodisca, e se mai arrivasse il Signor Pollini gliela darà al medesimo. Le confermo che il nostro viaggio fu felicissimo, ed io grazie al Cielo me la passo sino ad ora discrettamente bene, solo mi sento un poco stanca per la moltiplicità delle mie occupazioni le quali non mi lasciano un momento di rispiro, per cui non posso questa mattina ne pure dettare alla compagna a cui le faccio scrivere. L'Ospitale delle Convalescenti 4 pare che adesso sia il momento in cui abbia d'avere il suo principio, ed il tutto è ormai all'ordine per effettuarlo: perciò la prego che faccia fare orazione, acciochè le cose vadino bene, ed abbiano un felice esito, perchè si tratta d'una cosa di somma importanza, e che debbe risultare a gloria di Dio, ed a vantaggio de’ prossimi. Da questo si può immaginare che le mie occupazioni sempre più si aumentano per cui le ripeto che ho bisogno d'orazione. Le raccomando assai la sua salute, e procuri di tenersi in buon governo, che già il tutto si fa per gloria di Dio. La cara Teodora 5 sta benino, ed anche le altre stanno sufficientemente bene, e tutte la riveriscono distintamente, in modo particolare la cara Teodora, e la Della Croce 6 . Termino io mia cara Figlia di ritorno dalle mie, visite fatte a Monsignor Patriarca 7 . Non posso dirti quale accoglimento mi abbia fatto e più ancora quanto edificata sia restata della pietà, santità, prudenza, e viste di questo degnissimo Prelato. Fortunata Venezia. Grazie al Signore sento che avremo il Vescovo di Treviso 8 e che saremo noi pure fortunate. Ti prego di riverire la cara Rosmini 9 da parte del Signor Don Basilio 10 quello che stava coll'altro Patriarca 11 , ed ora sta con questo. Per quando mi manderai a prendere ti scriverò per la Buranella che se dovrà venire quella è superfluo che venga la Signora Orsola 12 . Ti raccomando governarti, e ti raccomando Cristina. Vorrei sapere se quel giorno che io sono partita hai patito per esserti alzata di buon'ora. Ho veduto a Padova la nostra eredità e vi è una bella 1 Masina Michele, vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564). 2 Bettina Pollini, nella Casa di Verona (Ep.III/3, lett. 1841, n. 11, pag. 1774). 3 Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 4 Inizio dell’Ospedale delle Convalescenti (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053). 5 Roggia Teodora, nella comunità di Venezia (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410). 6 Rosa della Croce nella Casa di Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016). 7 Mons. Monico Jacopo, Patriarca di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164). 8 Mons. Soldati Sebastiano, vescovo di Treviso (Ep. II/2, lett. 921, n. 1, pag. 1281). 9 Rosmini Margherita, a Verona (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535) 10 Don Mesaglio Basilio, canonico onorario, cappellano del Patriarca (Ep. III/3, lett. 1853, n. 5, pag. 1803). 11 Mons. Pyrcher Giovanni Ladislao, ex Patriarca di Venezia (Ep. II/1, lett. 482, n. 1, pag. 156). 12 La moglie del vetturale Masina (Ep. I, lett. 357, pag. 564).

A DOMENICA FACCIOLI<br />

1904(Verona#1828.04.22)<br />

Da Bergamo è stato descritto alla <strong>Canossa</strong> l'esito ottimo della ritintura <strong>di</strong> un abito, per cui prega se ne<br />

adoperi la stoffa per rifarlo alla Carminati. La stoffa nuova, donata tue da Milano, non solo durerebbe<br />

poco, ma è necessario la si adoperi per lei, perché altri menti le Dame donatrici non gliene offrirebbero più<br />

e l'Istituto è povero.<br />

V.G. e M. Mia Cara Figlia<br />

Sì egli è verissimo mia Cara figlia che grazie al Signore feci un felicissimo viaggio, e che mi<br />

trovo anche secondo il solito passabilmente bene. Domani a Dio piacendo partirò per Venezia. Le<br />

mie faccende veramente esigerebbero che più a lungo qui mi trattenessi, ma d'altronde poi quello<br />

pure che colà mi chiama, mi costringe a partire sollecitamente. Desidero sapere quanto <strong>di</strong> danaro<br />

Valsecchi 1 vi consegnò, e se egli ha pagato la tassa, falla portare presso <strong>di</strong> te, che mi sarà comoda<br />

per altre volte.<br />

Avendo inteso dalle compagne <strong>di</strong> qui che quell'abito ritinto che ti hanno mandato riuscì così<br />

bene che sembra nuovo, così ho pensato che potrà servire per la Cara Cattina 2 , e tanto più che già<br />

quello che mi fu donato da quelle <strong>di</strong> Milano, come tu già il vedesti, le farebbe poca durata, e poi<br />

anco per farmelo io allorché andrò a Milano, affinché non se ne abbiano a male quelle <strong>di</strong> colà, e non<br />

andasse loro via la voglia <strong>di</strong> donarmene altri.<br />

Noi siamo povere, e ci accomo<strong>di</strong>amo come possiamo, ma esse qualche volta fanno anche<br />

qualche quattrino <strong>di</strong> più <strong>di</strong> noi, ed essendo signore non mi torna il conto <strong>di</strong>sgustarle.<br />

Le 9 lire e 8 sol<strong>di</strong> milanesi della Domenica Carminati 3 li terrai a conto pe' giornali, che io<br />

qui poi glieli rimborserò.<br />

A primo incontro farai cosa gratissima alla cara Rosa 4 che ti abbraccia se le spe<strong>di</strong>rai il<br />

bordetto, e ti raccomanda altresì tra gli altri capi che costì restaronono 5 , <strong>di</strong> non <strong>di</strong>menticarti la<br />

pianetta della Rosmini 6 , che anche questa restò presso <strong>di</strong> te. Il fagottino che mi chie<strong>di</strong> l'ho ricevuto.<br />

Compra pure le legne siccome mi <strong>di</strong>ci. Ti abbraccio a nome anco <strong>di</strong> tutte <strong>di</strong> qui, e mi<br />

raccomando alle tue orazioni ed a quelle <strong>di</strong> tutte le care compagne, insieme alle quali ti lascio nel<br />

Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria, e mi <strong>di</strong>co con tutto 1 'affetto<br />

Verona, 22 aprile 1828<br />

Vostra Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 7<br />

1 Valsecchi Angelo, corriere (Ep. III/1, lett. 1230, n. 1, pag. 443).<br />

2 Probabilmente Commissoli Caterina nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/2, lett. 1654, n. 7, pag. 1352).<br />

3 CARMINATI DOMENICA, una novizia il cui nome non ricorre però in nessun elenco delle varie case.<br />

4 Della Croce Rosa (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

5 Grafia errata per restarono.<br />

6 Margherita Rosmini, ancora a Verona (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />

7 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>. Molte inesattezze ortografiche.

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