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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A DOMENICA FACCIOLI<br />

1901(Verona#1828.04.17)<br />

Di una novizia, il cui nome nella lettera è sostituito con puntini, si è detto che abbia scritto ai parenti il suo<br />

malcontento. La <strong>Canossa</strong> smentisce, <strong>di</strong>chiarando che la sa contenta e molto attenta ai suoi doveri <strong>di</strong> vita<br />

religiosa. Accetta senz'altro la richiesta dei sacerdoti conti Passi <strong>di</strong> tenere in cappella un corso <strong>di</strong> Esercizi<br />

spirituali alle ragazze <strong>di</strong> Borgo Palazzo e in<strong>di</strong>ca, con molta attenzione alla povertà, quale innovazione si<br />

debba fare alla casa per la visita dell'Imperatore.<br />

V .G. e M. Carissima Figlia<br />

Verona 17 aprile 1828<br />

Comincierò col ringraziarla <strong>di</strong> aver spe<strong>di</strong>to lettera e plichi a chi eran <strong>di</strong>retti. Spero che anche da<br />

Milano avrò quanto prima riscontrata da ricevuta. Sento con piacere che l'Orsola 1 vive contenta ove<br />

si trova. Già se occorre danaro per la medesima ella l'ha nelle mani.<br />

Con sorpresa sento quanto si va <strong>di</strong>cendo della nostra novizia... lo, certamente, non so che<br />

questa figliuola abbia scritto notizie <strong>di</strong> malcontento a veruno dei suoi. La prego, dunque, <strong>di</strong><br />

significare al primo incontro al signor... dopo i miei doveri, quanto sono qui per <strong>di</strong>rle intorno a<br />

questa Cara figlia.<br />

Sappia adunque, ch'ella sta benissimo <strong>di</strong> salute, mangia bene, e dorme meglio, e si porta<br />

ottimamente. Quelle cose che io avrei creduto le dovessero portar peso, anzi le piacciono, come<br />

sarebbe il trattar coi prossimi, l'umiliazione ed altri simili; ha colla sua maestra tutta la confidenza,<br />

essendo bensì vero che certi momenti si trova contrastata da certi timori, ch'io <strong>di</strong>co esser<br />

provenienti da tentazioni, e non da mancanza <strong>di</strong> vocazione, poichè l'oggetto in cui sentesi<br />

combattuta non è stabile; ora sente il <strong>di</strong>stacco da' suoi, in altri momenti l'opprime il trovarsi in<br />

convento, o qualche osservanza interna, non però l'esser priva della sua libertà, nè la sottomissione<br />

o <strong>di</strong>pendenza.<br />

Onde quantunque io non possa ancora assicurare che questa figlia rimanga, non trovo, però,<br />

motivi nemmeno da dubitarne <strong>di</strong> una perseveranza. E' anche bravissima <strong>di</strong> esecitarsi negli. uffici<br />

delle altre novizie, e va chiedendo d'esservi impiegata. Questi sono buoni segni.<br />

Se vede la Cara Battistina 2 me la saluti cor<strong>di</strong>almente. Sono persuasa, che questa Figlia avrà tutte le<br />

qualità che ella mi in<strong>di</strong>ca, ed io sono <strong>di</strong>sposta pel mio animo a riceverla, sperando che, se il Signore<br />

le donò la vocazione, la provvederà anche del rimanente che le manca pel compimento della dote,<br />

perchè come mi <strong>di</strong>sse il Conte Passi 3 le mancherà lire milanesi 1000.<br />

La esorti nuovamente a raccomandarsi caldamente al Signore, ed a confidare interamente in Lui.<br />

Riguardo poi agli Esercizj che i signori conti Passi desiderano fare nella nostra Chiesa, io<br />

non vi ho contrarietà alcuna, anzi mi sembra che questo sarà una via per cui potranno loro far<br />

conoscenza con molte ragazze <strong>di</strong> Borgo Palazzo 4 e quin<strong>di</strong> le potranno coltivare.<br />

Quantunque dall'altra parte sia in pensiero il sapere che sono sì poche <strong>di</strong> numero, ma già il Signore<br />

le aiuterà se giu<strong>di</strong>cherà dar loro della nuova messe. Per altro io mi rimetto in tutto quello che<br />

deciderà il Signor Don Giovanni 5 . Le unirò qui pure un abbozzo per scrivere al Conte Lucca 6 . Per la<br />

risposta poi da darsi alla Municipalità sono più che certa che quanto avrà fatto il signor Don<br />

Giovanni, andrà tutto benissimo, onde non mi man<strong>di</strong> copia alcuna che non vi è bisogno perchè con<br />

questi prezzi presenti della posta, bisogna proprio evitare per quanto si può il superfluo.<br />

1 Bonomi Orsola, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/1, lett. 981, n. 1, pag. 16).<br />

2 BATTISTINA, un'aspirante alla vita religiosa.<br />

3 Conte Luca Passi, missionario apostolico e fondatore della Pia Opera <strong>di</strong> S. Dorotea (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />

4 BORGO PALAZZO, uno dei Borghi in cui era sud<strong>di</strong>visa la città <strong>di</strong> Bergamo fin dall'11° secolo. Era parte della<br />

Parrocchia <strong>di</strong> SAN ALESSANDRO DELLA CROCE, in Pignolo.<br />

5 Don Zanetti Giovanni, Superiore e Confessore della comunità canossiane <strong>di</strong> Bergamo (Ep. II/1, lett. 570, n 1, pag.<br />

407).<br />

6 Grafia errata per Luca.

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