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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1898(Bergamo#1828.04.09)<br />

Nuovo ritardo della partenza della <strong>Canossa</strong> per Verona. Varie le cause, una delle quali l'entrata <strong>di</strong> una<br />

novizia. Nell'attesa, dà in<strong>di</strong>cazioni per l'alloggio temporaneo per la Beppina Gagliar<strong>di</strong>, altra aspirante<br />

religiosa, e per la soluzione <strong>di</strong> alcuni problemi interni.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Mi consolai sommamente mia Cara Figlia sentendola migliorata speriamo che le orazigni<br />

della buone maestre, unite a quelle delle ragazze, e delle compagne la faranno rimettere.<br />

Sappia mia Cara Figlia essere jeri entrata una novizia che a Dio piacendo condurò a Verona<br />

quanto prima questo fù il motivo singolarmente per cui dovetti ritardare fin quì il determinare la mia<br />

partenza. Oggi però ebbi piacere <strong>di</strong> non averle scritto <strong>di</strong> mandarmi a prendere, come avevo<br />

<strong>di</strong>segnato se poteva precisare per la novizia ed appunto sapendo essere festa a Verona martedì, e<br />

sabato pensava proccurar far in modo che Michele 1 avesse potuto oggi giunger qui e mi ricordava<br />

benissimo la intelligenza con la Signora Orsola <strong>di</strong> lui moglie nel caso avessi avuto luogo, ma per la<br />

incertezza dell'eptrata della novizia andai ritardando, e questa mattina Cristina 2 restò e letto con<br />

dolori, io però spero che sarà cosa passegiera, ma per qualche giorno non potrò partire da qui per<br />

non arrischiarmi <strong>di</strong> far restare le persone, ed i cavalli in la spesa lo racconti a Michele affinchè<br />

sappia il motivo per cui non approffitto della <strong>di</strong> lui bontà, e non posso questa volta sod<strong>di</strong>sfare al<br />

genio della buona Signora Orsola.<br />

Per altro mia Cara Figlia ricordati non ti prendere pena che con sincerità non avendo voluto<br />

Cristina che mandassi a chiamar il me<strong>di</strong>co lo me<strong>di</strong>cata io, e da questa mattina ad adesso che scrivo<br />

sta notabilmente più meglio, e mi tengo certa, che domani sarà libera dai dolori dei quali anche oggi<br />

nè resta frequentemente sollevata dopo il mio rime<strong>di</strong>o giacchè devo quì fermarmi qualche giorno, e<br />

per essere un pò raffredata, per guadagnar tempo da lavorare a Verona, e da sbrigarmi per andare a<br />

Venezia penso farmi cavar un pò <strong>di</strong> sangue, come sai già sono le mie cose da niente, tutto è <strong>di</strong>retto a<br />

vivere sino al giorno del giorno del Giu<strong>di</strong>zio universale.<br />

Rapporto alla buona Beppina io penserei che per questo pochissimi giorni tù pregassi la<br />

Toffoloni <strong>di</strong> tenerla a dormire, ed anche se non hai mezzo <strong>di</strong> farla venire dal giorno, <strong>di</strong> tenerla con<br />

se sino alla mia venuta che sod<strong>di</strong>sfaremmo se puoi aver mezzo che venga alla mattina e che vada a<br />

casa alla sera fa che resti pure anche a pranzo con la Damiani, e se non puoi farla venire ogni giorno<br />

fa che resti tutto il giorno quelle giornate che potrà venire. Alla mia venuta concluderemo. Intanto<br />

cerca <strong>di</strong> <strong>di</strong>rglielo colle buone perchè non si prenda pena questa buona ragazza.<br />

Ti ripetto io spero martedì, o al più tar<strong>di</strong> mercoledì <strong>di</strong> poter partire, e farò tutto il poco che potrò per<br />

l'affare della Cappellania. Per non perder tempo per altro tu potresti mandare a pregare mia sorella<br />

Orti 3 a mio nome <strong>di</strong> venire un momento a San Giuseppe 4 racconta alla medesima, o fa raccontare<br />

se tù non hai voglia, e forze <strong>di</strong> andar in parlatorio quanto scrisse all'amica Metilde 5 la Franzago 6 , e<br />

pregala d'informarsi, o col conte Zanella, o con chi ella crede <strong>di</strong> cio che adesso dovrei far io, e le<br />

<strong>di</strong>rai che all'imminente mia venuta faremmo poi insieme quanto sarà da farsi.<br />

Se hai <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> mandar a chiamare mia sorella manda a chiamar Carlino 7 , prega lo stesso<br />

<strong>di</strong> far questo passo con mia sorella Orti a mio nome.<br />

1<br />

Masina Michele, vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564).<br />

2<br />

Pilotti Cristina (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454).<br />

3<br />

Rosa Canosa in Orti, sorella <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett.4, n. 2. pag. 11).<br />

4<br />

Al convento <strong>di</strong> Verona.<br />

5<br />

Bunioli Metilde, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1612, n. 1, pag. 1267).<br />

6<br />

Per Fanzago (Ep. I, lett. 400, pag. 654).<br />

7<br />

March. Carlo <strong>Canossa</strong>, cugino <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 8, n. 6, pag. 23).

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