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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1896(Bergamo#1828.04.05)<br />

Finalmente l'affare dell'ere<strong>di</strong>tà Guizzetti é ultimato e la <strong>Canossa</strong> é grata a tutti i suoi collaboratori e in<br />

particolare alla Terragnoli che ha dato un aiuto veramente valido: «Una volta all'anno penso potervi<br />

lodare». Per la dote <strong>di</strong> Rosa Della Croce le <strong>di</strong>ca <strong>di</strong> stare tranquilla perché tutto si risolverà per il meglio.<br />

<strong>Maddalena</strong> comunica che deve tornare a Verona con sollecitu<strong>di</strong>ne, perché la superiora, la Bragato, non sta<br />

affatto bene.<br />

Carissima Figlia<br />

Con molto piacere rillevai dalla cara vostra lettera del giorno 2 come per grazia del Signore, e<br />

della Santissima nostra Madre l'affare Guizzetti 1 sia felicemente terminato. Capisco anch'io, che<br />

siamo molto obbligate al degnissimo Padre Biasiuti 2 ed al Signor Giacometto Gasperi 3 , e voglio<br />

anche <strong>di</strong>rvi essendo le feste <strong>di</strong> Pasqua, che avete il vostro merito anche voi, avendo avuto tanta<br />

<strong>di</strong>ligenza. Per una volta all'anno penso potervi lodare. Sino alla mia venuta trattenete il denaro che<br />

lo manderò al Signor Verdari 4 da compire il pagamento del fondo <strong>di</strong> Marano 5 per avere la piccola<br />

somma investita fruttanti secondo le leggi della Chiesa. Vi prego <strong>di</strong> <strong>di</strong>re alla cara Rosa Della Croce<br />

che stia quieta, che suo fratello, e ultimamente sua madre mi favorì ma essendo… morto il …tutore<br />

… non possono adesso dare … le tre mille lire però assegnarono la dote, e … unire allo sforzo, che<br />

sapendo in questo modo il certo, e scadendo in pari tempo il pagamento della dote della Donà 6 , se la<br />

Della Croce 7 potrà fermarsi in Venezia come già vi <strong>di</strong>ssi parlerò col Superiore 8 per cercar <strong>di</strong>fendere<br />

questi capitali certi. Intanto già passeranno il frutto. Quando sarò a Venezia <strong>di</strong>te alla Rosa che<br />

porterò meco necessariamente tutte le carte, e faremo tutto in regola desiderando, che ogni cosa<br />

vada in buon or<strong>di</strong>ne… facile da fare avere il danaro a <strong>di</strong>rittura a Venezia.<br />

Vi raccomando assai <strong>di</strong> continuare a ritraciare delle carte, che rispe<strong>di</strong>ranno da Verona <strong>di</strong>rette<br />

all’avvocato Gasperi, perché sarebbe un imbarazzo se andassero perdute.<br />

Non so se passerò a Verona entro l’ottava, o la seguente settimana avendo qui una giovane,<br />

che mi fece molto pregare, e mi pregò per entrare nell’Istituto, già provveduta <strong>di</strong> tutto s’intende.<br />

Questa potrebbe farmi ritardare un qualche giorno sapendo anche voi quanto bisogno abbiamo <strong>di</strong><br />

compagne. Per altro con vivo <strong>di</strong>spiacere vi <strong>di</strong>ssi che potrebbe essere, che non potessi neppure<br />

aspettare la novizia…<br />

La Cara Angiolina Superiora <strong>di</strong> Verona 9 , è ammalata, per quanto dalla lettera posso<br />

comprendere piuttosto seriamente <strong>di</strong> modo che se al primo or<strong>di</strong>nario dovessi avere cattive nuove,<br />

non aspetto neppure che mi man<strong>di</strong>no a prendere, e passo a Verona subito giacchè so bene che tutto<br />

quella numerosa comunità che tanto ama e stima questa Cara Figlia sarà nella maggior afflizione.<br />

Sono certa che pregherete voi altre pure per essa e pregate anche per me che già prima <strong>di</strong> tutto<br />

non voglio che la Volontà <strong>di</strong> Dio, e poi mi lusingo molto… Soltanto per cose d’impegno scrivete<br />

sul dubbio qui e anche, a Verona brevemente per non secarvi a scriver tanto. Se non avete cosa <strong>di</strong><br />

particolar premura <strong>di</strong>rigete la lettera a Verona da dove vi scriverò appena giunta, e se ritardo<br />

pensate che va bene, e che termino gli affari qui prima <strong>di</strong> partire.<br />

Da questo poi particolarmente <strong>di</strong>penderà la mia venuta. Non vi affliggete mia Cara Figlia, che<br />

forse non sarà altro, e presto si vedremo.<br />

1 Guizzetti Teresa, benefattrice (Ep. I, lett. 412, pag. 676).<br />

2 Padre Giambattista Biasutti, oratoriano, parroco della Fava a Venezia (Ep. II/1, lett. 670, n. 2, pag. 651).<br />

3 Gaspari Giacomo, chirurgo (Ep. III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899).<br />

4 Verdari Giambattista, farmacista della farmacia <strong>di</strong> Porta Borsari (Ep. I, lett. 145, n. 6, pag. 239)<br />

5 Marano, centro agricolo del vicentino (Ep. III//2, lett. 1651, n. 7, pag. 1346).<br />

6 Donà delle Rose Cecilia, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. I, lett. 399, n. 3, pag. 651).<br />

7 Rosa della Croce, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

8 Mons. Traversi Antonio, superiore della Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n 2, pag. 165).<br />

9 Bragato Angela, superiora della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 339, n. 4, pag. 529).

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