epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI 1780(Milano#1827.03.18) A Milano le iscrizioni delle Dame per gli Esercizi spirituali vanno a rilento. La Canossa é un poco preoccupata, ma é grata alla Terragnoli per le notizie sul miglioramento del padre della Pilotti e dell'assistenza spirituale, che é riuscita a fargli avere. V.G. e M. Carissima Figlia 18 marzo 1827 Milano Vi scrivo da Milano questa, mia Cara Figlia, ove dopo un ottimo viaggio giunsi felicemente martedì. Trovai queste Care Compagne garellando alcune, ma tutte alzate. Vi saluto tutte da parte di queste Care Compagne, in particolare della nostra Teresa 1 , la quale conserva tutto l'attaccamento, e la premura per cotesta nostra casa. Assisteteci, mia Cara Figlia, coll'orazione per questi santi Esercizj delle nostre Dame, le quali sinora a dirla con voi sola compariscono poco per darsi in nota ad intervenire. Non conviene che lo sappiano le Dame perchè non si disanimino, ma mi dispiacerebbe che s'incomodassero due oratori, e non vi fossero ascoltanti. Pregate voi altre la nostra Santa Lucia 2 , e la nostra Santissima Madre, che queste Compagne vi renderanno la pariglia quando li faremo la novena della Pentecoste. Vi ringrazio poi molto mia Cara Figlia di tutto ciò che avrete fatto per la nota persona 3 e delle notizie che me ne daste. Non potete credere il piacere che mi avete fatto, e non posso a meno di non dirvi che ve ne sono proprio grata. Siccome dopo l'ultima vostra lettera sono partita da Bergamo non so se me ne abbia scritto altre, o se veramente la persona inferma abbia migliorato. Già sono certa me ne continuerete le notizie e che gli continuerete la vigilanza e l'assistenza. Sarebbe pure una gran misericordia del Signore che restasse così tranquilla; io lo spero nella bontà del Signore. Vi raccomando anche e singolarmente la vigilanza sull'assistenza spirituale. Tanti complimenti e ringraziamenti alla Signora Catterina Coleffi. Se avvete notizie del nostro novello Patriarca 4 non mancate di darmele. Intanto mia Cara Figlia, anch'io vedo con piacere avvicinarsi il momento di rivederci. Voglia il Signore che possiamo far del bene. Già vedete come vi scrissi nella settimana delle feste conto di essere a Verona per eseguire subito dopo la mia gita a trento indi venire a Venezia. Pregate anche molto il Signore che mi faccia vedere cosa ho da fare per la rosa della Croce 5 , la quale ebbi ammalata quasi tutti inverno, ora spera di aver avuto la grazia della guarigione da Maria Santissima della Corona 6 al qual santuario fu detta una Messa, e le fu mandato dell’olio della lampada 7 e mi scrivono che era tre giorni che stava benissimo. Vi abbraccio tutte di vero cuore, e vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria. Tanti complimenti al Signor Allessandri 8 e al Signor Francesco 9 . Vostra Aff.ma Madre Maddalena 10 Figlia della Carità 1 Spasciani Teresa, superiora di Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414). 2 La protettrice della Casa di Venezia. 3 Il padre della Pilotti Cristina, ricoverato nell’Ospedale Psichiatrico di S. Servolo Venezia (Ep. III/2, pag. 834). 4 Mons. Monico Giacomo, Patriarca di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164). 5 Rosa della Croce, nella Casa di Bergamo (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016). 6 Santuario della Madonna della Corona (Ep. I, lett. 175, n. 2, pag. 283). 7 Lampana per lampada. 8 Alessandri Giuseppe, procuratore di Maddalena a Venezia (Ep. I, lett. 257, n. 1, pag. 380) 9 Padenghe Francesco, procuratore di Maddalena a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555). 10 NB. Lettera scritta da due segretarie, firmata dalla Canossa.

A GIUSEPPA TERRAGNOLI 1781(Milano#1827.03.28) La Canossa scrive ancora alla Terragnoli perché, durante gli Esercizi delle Dame, non riuscirà certo a farlo. Da' però notizie d'occasione, di cui nessuna di particolare rilievo. V.G. e M. Carissima Figlia Venerdì debbono qui cominciare come mi pare avervi scritto, i Santi Esercizj di queste Dame, perciò prevedendo che sino che durano non potrò scrivervi lo faccio oggi mia Cara Figlia per darvi le mie notizie, che grazie a Dio eccetto che la stanchezza del petto sono buone. Sento che voi altre pure vi andate difendendo, ditemi quando avrete occasione di scrivermi quale fondamento abbia, cioè per qual motivo la Floriana 1 si senta la malinconia che mi dite, se per la salute, o per qual altro motivo. Marianna 2 mi scrisse ed intesi dalla medesima il motivo per cui si trovava dalle Campanare 3 . Se oggi mi è possibile le scrivo due righe, sapendo esser tale il vostro genio, altrimenti portate pazienza, per questa volta darò a voi la risposta da dare a Marianna. Per i veli sarete servita. Vi ringrazio tanto delle notizie che mi daste della nota persona 4 , e di quanto continuate a fare per essa. In questa novena di Maria Santissima Addolorata, pregate tutte molto per l'Istituto affinché il Signore si degni di santificarlo, ed illumini e provveda, per accomodare bene le cose, e per i soggetti da ricevere, e per me, e per le novelle fondazioni. Sabbato di Passione, conto di partire per Bergamo, dunque se mi scrivete dirigete colà le vostre lettere. Vi abbraccio tutte. Alla Cara Margherita 5 scriverò quando potrò, ed al mio ritorno a Verona cercherò da lavorare alla sua vecchia. Vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria Di Voi Carissima Figlia. Milano 28 marzo 1827 (Timbro partenza) MILANO (Timbro arrivo) VENEZIA 30 MAR(zo) Alla Signora La Signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia V E N E Z I A Vostra Aff.ma Madre Maddalena 6 Figlia della Carità 1 Demassari Floriana, nella Casa di Venezia (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4., pag. 1274). 2 Francesconi Marianna, nella Casa di Venezia (Ep. III/1, lett. 1095, n. 6, pag, 223). 3 Convento delle Campanare (Ep. II/1, lett. 652, n. 4, pag. 611). 4 Padre della Pilotti Cristina, nell’Ospedale Psichiatrico di S. Servolo (Ep. III/2 pag. 834). 5 Colpi Margherita, nella Casa di Venezia (Ep. III/1, lett. 981, n. 1, pag. 16). 6 NB. Lettera scritta da Teresa Spasciani, firmata dalla Canossa.

A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1780(Milano#1827.03.18)<br />

A Milano le iscrizioni delle Dame per gli Esercizi spirituali vanno a rilento. La <strong>Canossa</strong> é un poco preoccupata,<br />

ma é grata alla Terragnoli per le notizie sul miglioramento del padre della Pilotti e dell'assistenza spirituale,<br />

che é riuscita a fargli avere.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

18 marzo 1827 Milano<br />

Vi scrivo da Milano questa, mia Cara Figlia, ove dopo un ottimo viaggio giunsi felicemente martedì.<br />

Trovai queste Care Compagne garellando alcune, ma tutte alzate. Vi saluto tutte da parte <strong>di</strong> queste Care<br />

Compagne, in particolare della nostra Teresa 1 , la quale conserva tutto l'attaccamento, e la premura per<br />

cotesta nostra casa. Assisteteci, mia Cara Figlia, coll'orazione per questi santi Esercizj delle nostre<br />

Dame, le quali sinora a <strong>di</strong>rla con voi sola compariscono poco per darsi in nota ad intervenire. Non<br />

conviene che lo sappiano le Dame perchè non si <strong>di</strong>sanimino, ma mi <strong>di</strong>spiacerebbe che s'incomodassero<br />

due oratori, e non vi fossero ascoltanti. Pregate voi altre la nostra Santa Lucia 2 , e la nostra Santissima<br />

Madre, che queste Compagne vi renderanno la pariglia quando li faremo la novena della Pentecoste.<br />

Vi ringrazio poi molto mia Cara Figlia <strong>di</strong> tutto ciò che avrete fatto per la nota persona 3 e delle<br />

notizie che me ne daste. Non potete credere il piacere che mi avete fatto, e non posso a meno <strong>di</strong> non<br />

<strong>di</strong>rvi che ve ne sono proprio grata. Siccome dopo l'ultima vostra lettera sono partita da Bergamo non so<br />

se me ne abbia scritto altre, o se veramente la persona inferma abbia migliorato. Già sono certa me ne<br />

continuerete le notizie e che gli continuerete la vigilanza e l'assistenza. Sarebbe pure una gran<br />

misericor<strong>di</strong>a del Signore che restasse così tranquilla; io lo spero nella bontà del Signore. Vi<br />

raccomando anche e singolarmente la vigilanza sull'assistenza spirituale. Tanti complimenti e<br />

ringraziamenti alla Signora Catterina Coleffi.<br />

Se avvete notizie del nostro novello Patriarca 4 non mancate <strong>di</strong> darmele. Intanto mia Cara Figlia,<br />

anch'io vedo con piacere avvicinarsi il momento <strong>di</strong> rivederci. Voglia il Signore che possiamo far del<br />

bene. Già vedete come vi scrissi nella settimana delle feste conto <strong>di</strong> essere a Verona per eseguire subito<br />

dopo la mia gita a trento in<strong>di</strong> venire a Venezia. Pregate anche molto il Signore che mi faccia vedere<br />

cosa ho da fare per la rosa della Croce 5 , la quale ebbi ammalata quasi tutti inverno, ora spera <strong>di</strong> aver<br />

avuto la grazia della guarigione da Maria Santissima della Corona 6 al qual santuario fu detta una<br />

Messa, e le fu mandato dell’olio della lampada 7 e mi scrivono che era tre giorni che stava benissimo.<br />

Vi abbraccio tutte <strong>di</strong> vero cuore, e vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria. Tanti complimenti al<br />

Signor Allessandri 8 e al Signor Francesco 9 .<br />

Vostra Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong> 10<br />

Figlia della Carità<br />

1 Spasciani Teresa, superiora <strong>di</strong> Milano (Ep. I, lett. 279, n. 10, pag. 414).<br />

2 La protettrice della Casa <strong>di</strong> Venezia.<br />

3 Il padre della Pilotti Cristina, ricoverato nell’Ospedale Psichiatrico <strong>di</strong> S. Servolo Venezia (Ep. III/2, pag. 834).<br />

4 Mons. Monico Giacomo, Patriarca <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164).<br />

5 Rosa della Croce, nella Casa <strong>di</strong> Bergamo (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

6 Santuario della Madonna della Corona (Ep. I, lett. 175, n. 2, pag. 283).<br />

7 Lampana per lampada.<br />

8 Alessandri Giuseppe, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 257, n. 1, pag. 380)<br />

9 Padenghe Francesco, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555).<br />

10 NB. Lettera scritta da due segretarie, firmata dalla <strong>Canossa</strong>.

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