epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A ELENA BERNARDI 1877(Bergamo#1828.02.22) La Canossa è a Bergamo dove, probabilmente dovrà attendere agli Esercizi delle signore se esse riusciranno ad organizzarli. Poi dovrà andare a Venezia e quindi a Trento dove Mons. Sardagna la vuole per l'inaugurazione della casa. Il suo viaggio a Milano è quindi problematico. V.G. e M. Carissima Figlia Ricevetti il venerdì gnocolaro 1 col mezzo di Vimercati le belle immagini del santo Crocefisso ch'Ella ci mando mia Cara Figlia, e di queste vivamente la ringrazio per parte anche delle compagne alle quali non posso dirle quanto siano loro stati cari. Le scrivo da Bergamo dove siamo giunte felicemente martedì l'ultimo giorno di carnovale alle ore quattro circa. Proccurai di venire in giorni, che non fossero di digiuno, ma cercai molto più di anticipare avendo saputo, che quì le mercanti vorrebbero fare i santi spirituali Esercizj, e siccome la fondazione di Trento vorrebbe quel Degnissimo Monsignor Vicario 2 venisse fatta entro il mese di maggio ciò mi obbliga a sollecitare in ogni luogo avendo prima di Trento anche Venezia da contentare. Non so ancora per altro se tali Esercizj avranno luogo stando per quanto sò queste Signore trattando per combinare. Seguendo gli Esercizj sarò costretta a qui fermarmi anche la seconda settimana lunga di Quaresima. Mia Cara Figlia mi dispiace, che poco potrò godere la loro compagnia ma tutto conviene, che sacrifichiamo alla Gloria del servizio di Dio. Quanto gradita mi riusci mai la ricuperata salute della buona Signora Valeria. Ne ringrazio vivamente il Signore. Mi consolo poi molto che se la passino sufficientemente bene. In questi giorni mi figuro quanto sarà il loro daffare, col famoso loro carnovalone. Sento pure col massimo piacere, che la Caffù 3 continui ad avere la voce. Mi raccomando per questa non solo, ma per lei ancora questa Quaresima. Mi facciano la carità di applicare secondo la mia intenzione la santa Comunione che faranno tutti i sabbati di Quaresima per varj affari molto rilevanti dell'Istituto di cui poi in voce parleremo. Le abbraccio tutte di vero cuore, e tutte le lascio nel Cuor Santissimo di Maria. La riverisco da parte di tutte e questa volta se altro non succede anche Cristina 4 avrà il contento di abbracciarla. Di Lei Carissima Figlia Bergamo li 22 febbrajo 1828 1 Quello del carnevale. 2 Mons. Sardagna Emanuele, Vicario di Trento (Ep. I, lett. 388, n 5, pag. 626). 3 Caffù Giuseppina, nella Casa di Milano (Ep. III, lett. 1475, n. 9, pag. 991. 4 Pilotti Cristina, con Maddalena a Bergamo (Ep. I, lett. 297, n. 7, pag. 454). 5 NB. Firma autografa della Canossa. Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 5

[ febbraio 1828] AL CONTE DON MARCO PASSI 1878(**#1828.02.**) Semplice annuncio del suo passaggio da Bergamo, perchè la Canossa, prima della sua nuova partenza, possa ricevere l’aspirante di Telgate, Moterlini Maria. V.G. e M. Veneratissimo Signor Conte Don Marco Con molto dispiacere intesi come Vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda sia stata alquanto incomodata, e le dico il vero mi dispiace che sia Quaresima, perchè già se anche non sarà un positivo quaresimale, non la lasceranno quieta un momento, ed io vorrei, se però così piace al Signore, sentirla perfettamente rimessa. Prima che il degnissimo di lei fratello, signor Conte Luca 1 , partisse per Brescia commise alla buona superiora di Bergamo 2 di dirmi, che al mio ritorno costì, avessi a lei significato la mia venuta affinchè la di lei carità si fosse compiaciuta di avvertire la madre della buona giovanetta di Telgate 3 , e concertare con essa onde potesse tra noi entrar subito la figlia. Siccome io prevedo di potermi poco assai fermare in Bergamo avendo quando altro non succeda, stabilito di partire da qui sabbato 26 così mi anticipo l’onore di scriverle per supplicarla a voler tutto disporre onde potesse nel corso della ventura settimana anche a me basterebbe per sabbato giorno... marzo che la ragazza entrasse. Già appena giunta in Bergamo mi farò un dovere di farglielo sapere, siccome allora altresì spero che mi permetterà un giorno, che poi stabiliremo, che possa trattener meco la mia Lucia, e la sua compagna giusta la nostra intelligenza. Certa che la di lei bontà sarà per favorirmi gliene anticipo i miei ringraziamenti, e supplicandola dei miei rispetti a tutta la degnissima di lei famiglia, riserbandomi di dirle in voce il di più, mi raccomando caldamente alla carità delle di lei orazioni, e mi onoro di riprotestarle la mia profonda venerazione Di Vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda __________________ NB. Minuta priva della firma della Canossa e non datata. 1 Conte Don Luca Passi, missionario apostolico (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787). 2 Faccioli Domenica, supriora della comunità di Bergamo (Ep. I, lett. 360, n. 1, pag. 568). 3 MOTERLINI MARIA, nata a Telgate bergamasco nel 1808, entrata a Verona nel 1828, ivi morta nel 1833.

[ febbraio 1828]<br />

AL CONTE DON MARCO PASSI<br />

1878(**#1828.02.**)<br />

Semplice annuncio del suo passaggio da Bergamo, perchè la <strong>Canossa</strong>, prima della sua nuova partenza,<br />

possa ricevere l’aspirante <strong>di</strong> Telgate, Moterlini Maria.<br />

V.G. e M. Veneratissimo Signor Conte Don Marco<br />

Con molto <strong>di</strong>spiacere intesi come Vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda sia stata<br />

alquanto incomodata, e le <strong>di</strong>co il vero mi <strong>di</strong>spiace che sia Quaresima, perchè già se anche non sarà<br />

un positivo quaresimale, non la lasceranno quieta un momento, ed io vorrei, se però così piace al<br />

Signore, sentirla perfettamente rimessa.<br />

Prima che il degnissimo <strong>di</strong> lei fratello, signor Conte Luca 1 , partisse per Brescia commise alla<br />

buona superiora <strong>di</strong> Bergamo 2 <strong>di</strong> <strong>di</strong>rmi, che al mio ritorno costì, avessi a lei significato la mia venuta<br />

affinchè la <strong>di</strong> lei carità si fosse compiaciuta <strong>di</strong> avvertire la madre della buona giovanetta <strong>di</strong> Telgate 3 ,<br />

e concertare con essa onde potesse tra noi entrar subito la figlia. Siccome io prevedo <strong>di</strong> potermi<br />

poco assai fermare in Bergamo avendo quando altro non succeda, stabilito <strong>di</strong> partire da qui sabbato<br />

26 così mi anticipo l’onore <strong>di</strong> scriverle per supplicarla a voler tutto <strong>di</strong>sporre onde potesse nel corso<br />

della ventura settimana anche a me basterebbe per sabbato giorno... marzo che la ragazza entrasse.<br />

Già appena giunta in Bergamo mi farò un dovere <strong>di</strong> farglielo sapere, siccome allora altresì spero che<br />

mi permetterà un giorno, che poi stabiliremo, che possa trattener meco la mia Lucia, e la sua<br />

compagna giusta la nostra intelligenza.<br />

Certa che la <strong>di</strong> lei bontà sarà per favorirmi gliene anticipo i miei ringraziamenti, e<br />

supplicandola dei miei rispetti a tutta la degnissima <strong>di</strong> lei famiglia, riserbandomi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rle in voce il<br />

<strong>di</strong> più, mi raccomando caldamente alla carità delle <strong>di</strong> lei orazioni, e mi onoro <strong>di</strong> riprotestarle la mia<br />

profonda venerazione<br />

Di Vostra Signoria Illustrissima e Molto Reverenda<br />

__________________<br />

NB. Minuta priva della firma della <strong>Canossa</strong> e non datata.<br />

1 Conte Don Luca Passi, missionario apostolico (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />

2 Faccioli Domenica, supriora della comunità <strong>di</strong> Bergamo (Ep. I, lett. 360, n. 1, pag. 568).<br />

3 MOTERLINI MARIA, nata a Telgate bergamasco nel 1808, entrata a Verona nel 1828, ivi morta nel 1833.

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