epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa
Se mai non poteste avere il buon Signor Giuseppe, che vi favorisse andare dalla Signora Salvioli, mi sovviene, che sarebbe opportuno per fare questo piacere anche il Signor Giacometto Gasperi 10 . Vi ripeto state quieta mia Figlia, e lasciate andare l'angustia che avete, per non avermi comunicato l'affare più presto. Continuatemi poi le notizie di quest'affare, e della salute di tutte. Quì garellando non c'è male adesso. L'ottima Metilde 11 portinara fu in caso una volta di questa settimana di andare giù a fare la Santa Comunione. Speriamo nella vegnente stagione calda, che potrà anche ritornare alla sua porta. L 'altra Metilde 12 poi ha affatto superata la piccola sua malattia reumatica, ma la piaga della sua gamba sin'ora la tiene ferma in letto. Io pure ebbi bisogno di farmi cavar sangue, e dopo il salasso che fu piuttosto abbondante stò meglio, ma avendo ancora del gran calore, e potendo pochissimo governarmi col tacere, non sò se il fatto salasso basterà. Già sono in piedi per vostra quiete, e fui anche in parlatorio. Quì abbiamo una bella montagna di neve, essendo caduta l'altrjeri dell'altezza di 314 braccia. Con tutto ciò i Veronesi ed i Sanzenati a più posso lavorano pel bacanale 13 di domani. Noi pure come sapete oggi abbiamo di che divertirci, onde mi convien terminare abbracciandovi tutte, e lasciandovi nel Cuor Santissimo di Maria. Di Voi mia Carissima Figlia Verona San Giuseppe 22 febbrajo 1827 Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 14 Dite all'ottimo Signor Giuseppe che risponderò alla pregiatissima sua col venturo ordinario, perché oggi dovendo lavorare pei matti, non lasciano attendere ad altro. (Timbro di partenza) V E R O N A Alla Signora La Signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia V E N E Z I A 10 Dottor Giacomo Gaspari, Chirurgo (Ep. III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899). 11 Giarola Metilde, nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 41, n 3, pag. 86). 12 Bunioli Metilde, nella Casa di Verona ( Ep. III, lett. 1612, n. 1, pag. 1267). 13 BACANALE per carnevale. 14 NB. Firma autografa della Canossa.
A GIUSEPPA TERRAGNOLI 1778(Verona#1827.03.04) Le ammalate di Verona, comprese le due Metilde, stanno migliorando, perciò la Canossa sta per partire per Bergamo. Anche la pendenza della Bonomi si sta sistemando. V .G. e M. Carissima Figlia Non posso scrivervi che pochissime righe mia Cara Figlia, sapendo voi già da quante cose io sia circondata, quando sono sulle mosse di partenza. Finalmente stando meglio le mie ammalate, ed essendo altresì cessato un pò il freddo mi dovetti risolvere di partire. Domani mattina dunque a Dio piacendo partirò per Bergamo, dove mi fermerò che pochissimi giorni, e quindi passerò a Milano. Intanto voi scrivetemi a Bergamo, da colà poi vi darò le mie nuove. La Metilde 1 quì stà adesso benino anche della sua gamba, e và alzandosi qualche oretta. La Metilde 2 portinara lentamente si va pure fortificando dè suoi nervi, e zoppicando per casa se la passa. Ho inteso quanto mi dite intorno all'affare della Cara Orsola 3 . Sento quanto fece in tal proposito la bontà e carità dell'ottimo Signor Alessandri 4 . Stò poi in attenzione di sapere ulteriormente come la cosa si andrà a finire. Vi prego per tre giorni di recitare in comunità tre Ave Maria e tre Gloria ecc. a Santa Lucia 5 , pel degnissimo Marchese Casati 6 , insigne nostro benefattore, il quale si trova gravemente infermo. Vi abbraccio tutte di vero cuore, lasciandovi in fretta nel Cuor Santissimo di Maria. Beatrice 7 vi spedisce oggi per la via di Padova, cioè per mezzo della Signora Fanzago 8 un pacchettino, contenente cordelle, ed i campioni per le note corone, ch'io pure vi raccomando di far fare. Aprima opportuna occasione vi spedirà la stessa da filare. Verona San Giuseppe 4 marzo 1827 (Timbro partenza) V E R O N A (Timbro arrivo) V E N E Z I A 6 MAR(zo ) Alla Signora La Signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia V E N E Z I A Vostra Aff.ma Madre Maddalena 9 Figlia della Carità 1 Bunioli Metilde, ex superiora a Verona ( Ep. III, lett. 1612, n. 1, pag. 1267). 2 Giarola Metilde, nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 41, n 3, pag. 86). 3 Bonomi Orsola, nella Casa di Venezia (Ep. III/1, lett. 981, n. 1, pag. 16). 4 Alessandri Giuseppe, procuratore di Maddalena a Venezia (Ep. I, lett. 257, n. 1, pag. 380) 5 Il convento di Venezia. 6 Marchese Francesco Casati, benefattore (Ep. I, lett. 78, n. 1, pag. 138). 7 Olivieri Beatrice, superiora nella Casa di Verona (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529). 8 Anna Olivieri Fanzago, benefattrice e amica di Maddalena (Ep. I, lett. 400, pag. 654). 9 NB. Firma autografa della Canossa.
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Se mai non poteste avere il buon Signor Giuseppe, che vi favorisse andare dalla Signora<br />
Salvioli, mi sovviene, che sarebbe opportuno per fare questo piacere anche il Signor Giacometto<br />
Gasperi 10 .<br />
Vi ripeto state quieta mia Figlia, e lasciate andare l'angustia che avete, per non avermi<br />
comunicato l'affare più presto.<br />
Continuatemi poi le notizie <strong>di</strong> quest'affare, e della salute <strong>di</strong> tutte. Quì garellando non c'è male<br />
adesso. L'ottima Metilde 11 portinara fu in caso una volta <strong>di</strong> questa settimana <strong>di</strong> andare giù a fare la<br />
Santa Comunione.<br />
Speriamo nella vegnente stagione calda, che potrà anche ritornare alla sua porta. L 'altra<br />
Metilde 12 poi ha affatto superata la piccola sua malattia reumatica, ma la piaga della sua gamba sin'ora<br />
la tiene ferma in letto. Io pure ebbi bisogno <strong>di</strong> farmi cavar sangue, e dopo il salasso che fu piuttosto<br />
abbondante stò meglio, ma avendo ancora del gran calore, e potendo pochissimo governarmi col tacere,<br />
non sò se il fatto salasso basterà. Già sono in pie<strong>di</strong> per vostra quiete, e fui anche in parlatorio.<br />
Quì abbiamo una bella montagna <strong>di</strong> neve, essendo caduta l'altrjeri dell'altezza <strong>di</strong> 314 braccia.<br />
Con tutto ciò i Veronesi ed i Sanzenati a più posso lavorano pel bacanale 13 <strong>di</strong> domani. Noi pure come<br />
sapete oggi abbiamo <strong>di</strong> che <strong>di</strong>vertirci, onde mi convien terminare abbracciandovi tutte, e lasciandovi<br />
nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />
Di Voi mia Carissima Figlia<br />
Verona San Giuseppe 22 febbrajo 1827<br />
Vostra Aff.ma Madre<br />
<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 14<br />
Dite all'ottimo Signor Giuseppe che risponderò alla pregiatissima sua col venturo or<strong>di</strong>nario, perché<br />
oggi dovendo lavorare pei matti, non lasciano attendere ad altro.<br />
(Timbro <strong>di</strong> partenza) V E R O N A<br />
Alla Signora<br />
La Signora Giuseppa Terragnoli<br />
Figlia della Carità<br />
Santa Lucia<br />
V E N E Z I A<br />
10 Dottor Giacomo Gaspari, Chirurgo (Ep. III/2, lett. 1434, n. 3, pag. 899).<br />
11 Giarola Metilde, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. I, lett. 41, n 3, pag. 86).<br />
12 Bunioli Metilde, nella Casa <strong>di</strong> Verona ( Ep. III, lett. 1612, n. 1, pag. 1267).<br />
13 BACANALE per carnevale.<br />
14 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.