epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI 1864(Verona#1828.01.31) Breve cenno a quanto ha mandato, alla salute della Bunioli, che sta meglio, e agli Esercizi delle giovani della parrocchia. V .G. e M. Mia cara Figlia M'immagino che avrete ricevuto, e se no, riceverete da Nanne 1 un sacco con entro del trezol 2 , quella di sopra è del nostro, gli stampi poi e quel sotto mel ha dato vostra madre. Avrete ricevuto altresì dal medesimo una camicia che abbiam portato in fallo l'anno scorso da Venezia quando fui costì per li santi Esercizj, ed insieme quattro veli con una lettera pel Padre Stefani 3 che riverirete distintamente da parte mia. Quando capitò qui Nanne fu così in fretta che non potei in quella ristrettezza di tempo accompagnare la roba con una lettera. La cara Metilde 4 grazie al Signore sta meglio, ed è anzi senza febbre, e comincia ad alzarsi per qualche ora da letto, essendo però avanzata negli anni stenta un po' ad acquistare le forze, ed ha ancora bisogno che la teniamo raccomandata al Signore, il che vi prego di fare, e voglio sperare in Dio che il tutto andrà bene. Abbiamo dato per la prima volta gli Esercizi alle giovani della nostra parrocchia, ed oggi è il penultimo giorno di questi. Essendo dunque affollata più del solito d'affari, questa volta mi conviene far fine. Le compagne tutte se la passano, ed io pure al solito sufficientemente bene. Tutte vi salutano, ed io cordialmente abbracciandovi tutte, vi lascio nel Cuore Addolorato della mia Madonna. Di Voi mia Carissima Figlia Verona 31 gennajo 1828 (Timbro partenza) VERONA (Timbro arrivo) VENEZIA 2 FEB(braio) Alla Signora La Signora Gioseffa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia a VENEZIA 1 Il vetturale. 2 Prezzolino, tessuto di seta scadente (Ep. III/1, pag. 245). 3 Padre Stefani, parroco ai “Carmini” di Venezia (Ep. II/1, lett. 495, pag. 175). 4 Bunioli Metilde, nella Casa di Verona (Ep. III/1, lett. 1612, n. 1, pag. 1267). 5 NB. Firma autografa della Canossa. Vostra Aff.ma Madre Maddalena 5 Figlia della Carità

A GIUSEPPA TERRAGNOLI 1865(Verona#1828.02.01) La Canossa andrà presto a Venezia, anche perché desidera vedere iniziato l'Ospedale delle Convalescenti. Prima però deve andare a Bergamo, poi a Milano per gli Esercizi delle Dame, quindi a Verona e infine a Venezia dove, prima dell'inaugurazione dell'Ospedale, dovrà seguire, anche là, gli Esercizi delle Dame. La Bunioli sta migliorando assai. V.G. e M. Carissima Figlia Ricevetti la Carissima vostra scritta dalla Cara Rosina 1 . Con tutto il piacere ricevo le lettere della Rosina ma avrei più piacere che me le scriveste voi perché non facendolo, è manifesto segno che state male, e questo a me molto dispiace. Intesi con gran rincrescimento della malattia della buona Dama Bernardi 2 . Non ho mancato e non manco di tenerla raccomandata al Signore. Desidero vivamente di sentir di nuovo le notizie di cotesta povera ammalata, onde vi prego di darmele con tutta premura perché mi stà molto a cuore. Rapporto al degnissimo nostro Superiore intesi tutto ed alla mia venuta combineremo. Devo tra pochi giorni partire alla volta di Bergamo per poi passare a Milano per dare gli Esercizj alle Dame. Non dubitate però che questa mia lontananza abbia da portar un ritardo alla mia venuta costì, perché sappiate, che già sono anche ormai prevenute quelle di Milano, che il giorno dietro che sarà terminati li santi Esercizj partirò subito per ritornare a Bergamo, e da li con tutta sollecitudine venire a Verona per poi venire a Venezia anticipando di tempo per poter definire varj affaretti, ma più di tutto vorrei veder se a Dio piacesse, inviato il mio caro Ospitale 3 prima della mia partenza da costì, che questa dovrà seguire anche costì appena che saranno compiti li Santi Esercizj. Riguardo alla carta per la pensione della Salterini 4 se mi sarà possibile di averla per domenica ve la spedirò se al caso non potesse averla ve la manderò con un altro ordinario. Presto mi scade un pagamento, onde vi farò tenere col mezzo del Signor Ponzeta 5 , duecento lire d’Italia, le quali unirete alle duecentocinquanta venete che avete della Buranella 6 e poi quando sarò con voi vi dirò quello che dovremo fare. Desidero sapere le vostre notizie ma che sieno esate, intanto mia Cara Figlia, proccurate di governarvi quanto potete. La nostra Cara Metilde 7 , va ogni giorno stando meglio. Io l’altro jeri mi feci levare un poco di sangue perché ne aveva bisogno, ma fuori che un poco di debolezza me la passo proprio benino. Tutte le altre debolmente si difendono. Tutte vi abbraccio lasciandovi nel Cuor Santissimo di Maria Di Voi Carissima Figlia Verona li 1 febbrajo 1828 (Timbro partenza) VERONA (Timbro arrivo) VENEZIA 3 FEB(brajo) Alla Signora La Signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Santa Lucia V E N E Z I A Vostra Aff.ma Madre Maddalena 8 Figlia della Carità 1 Della Croce Rosa, nella Casa di Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016). 2 Grafia errata per Michiel Bernardo, Dama Veneziana (Ep. III/2, lett. 1379, n. 6, pag. 785). 3 Ospedale delle Convalescenti (Ep. II/2, lett. 1590, n. 5, pag. 1224). 4 Salterini Domenica, nella Casa di Venezia (Ep. III/1, lett. 1345, n. 1, pag. 689). 5 Sig. Ponzetta, corrispondente di fiducia di Verdari (Ep.III/2, pag. 1487). 6 Aspirante alla vita religiosa di Burano (Cf. Ep. lett. 1817). 7 Bunioli Metilde, nella Casa di Verona (Ep. III/1, lett. 1612, n. 1, pag. 1267). 8 Firma autografa della Canossa.

A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1865(Verona#1828.02.01)<br />

La <strong>Canossa</strong> andrà presto a Venezia, anche perché desidera vedere iniziato l'Ospedale delle Convalescenti.<br />

Prima però deve andare a Bergamo, poi a Milano per gli Esercizi delle Dame, quin<strong>di</strong> a Verona e infine a<br />

Venezia dove, prima dell'inaugurazione dell'Ospedale, dovrà seguire, anche là, gli Esercizi delle Dame. La<br />

Bunioli sta migliorando assai.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Ricevetti la Carissima vostra scritta dalla Cara Rosina 1 . Con tutto il piacere ricevo le lettere<br />

della Rosina ma avrei più piacere che me le scriveste voi perché non facendolo, è manifesto segno che<br />

state male, e questo a me molto <strong>di</strong>spiace.<br />

Intesi con gran rincrescimento della malattia della buona Dama Bernar<strong>di</strong> 2 . Non ho mancato e<br />

non manco <strong>di</strong> tenerla raccomandata al Signore. Desidero vivamente <strong>di</strong> sentir <strong>di</strong> nuovo le notizie <strong>di</strong><br />

cotesta povera ammalata, onde vi prego <strong>di</strong> darmele con tutta premura perché mi stà molto a cuore.<br />

Rapporto al degnissimo nostro Superiore intesi tutto ed alla mia venuta combineremo. Devo tra<br />

pochi giorni partire alla volta <strong>di</strong> Bergamo per poi passare a Milano per dare gli Esercizj alle Dame. Non<br />

dubitate però che questa mia lontananza abbia da portar un ritardo alla mia venuta costì, perché<br />

sappiate, che già sono anche ormai prevenute quelle <strong>di</strong> Milano, che il giorno <strong>di</strong>etro che sarà terminati li<br />

santi Esercizj partirò subito per ritornare a Bergamo, e da li con tutta sollecitu<strong>di</strong>ne venire a Verona per<br />

poi venire a Venezia anticipando <strong>di</strong> tempo per poter definire varj affaretti, ma più <strong>di</strong> tutto vorrei veder<br />

se a Dio piacesse, inviato il mio caro Ospitale 3 prima della mia partenza da costì, che questa dovrà<br />

seguire anche costì appena che saranno compiti li Santi Esercizj.<br />

Riguardo alla carta per la pensione della Salterini 4 se mi sarà possibile <strong>di</strong> averla per domenica<br />

ve la spe<strong>di</strong>rò se al caso non potesse averla ve la manderò con un altro or<strong>di</strong>nario.<br />

Presto mi scade un pagamento, onde vi farò tenere col mezzo del Signor Ponzeta 5 , duecento lire<br />

d’Italia, le quali unirete alle duecentocinquanta venete che avete della Buranella 6 e poi quando sarò con<br />

voi vi <strong>di</strong>rò quello che dovremo fare.<br />

Desidero sapere le vostre notizie ma che sieno esate, intanto mia Cara Figlia, proccurate <strong>di</strong><br />

governarvi quanto potete. La nostra Cara Metilde 7 , va ogni giorno stando meglio. Io l’altro jeri mi feci<br />

levare un poco <strong>di</strong> sangue perché ne aveva bisogno, ma fuori che un poco <strong>di</strong> debolezza me la passo<br />

proprio benino. Tutte le altre debolmente si <strong>di</strong>fendono.<br />

Tutte vi abbraccio lasciandovi nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

Verona li 1 febbrajo 1828<br />

(Timbro partenza) VERONA<br />

(Timbro arrivo) VENEZIA<br />

3 FEB(brajo)<br />

Alla Signora<br />

La Signora Giuseppa Terragnoli<br />

Figlia della Carità<br />

Santa Lucia<br />

V E N E Z I A<br />

Vostra Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong> 8<br />

Figlia della Carità<br />

1 Della Croce Rosa, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, lett. 1487, n. 5, pag. 1016).<br />

2 Grafia errata per Michiel Bernardo, Dama Veneziana (Ep. III/2, lett. 1379, n. 6, pag. 785).<br />

3 Ospedale delle Convalescenti (Ep. II/2, lett. 1590, n. 5, pag. 1224).<br />

4 Salterini Domenica, nella Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/1, lett. 1345, n. 1, pag. 689).<br />

5 Sig. Ponzetta, corrispondente <strong>di</strong> fiducia <strong>di</strong> Verdari (Ep.III/2, pag. 1487).<br />

6 Aspirante alla vita religiosa <strong>di</strong> Burano (Cf. Ep. lett. 1817).<br />

7 Bunioli Metilde, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/1, lett. 1612, n. 1, pag. 1267).<br />

8 Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.

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