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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1863(Verona#1828.01.27)<br />

Francesco Padenghe, il benefattore e l'organizzatore dell'Ospedale delle Convalescenti, ha chiesto il parere<br />

della <strong>Canossa</strong> sull'allestimento dei letti e della relativa biancheria. La <strong>Canossa</strong> risponde, pregando la<br />

Terragnoli che si faccia interme<strong>di</strong>aria, anche perché esperta in proposito. <strong>Maddalena</strong> avverte che non scriverà<br />

per una settimana, perché deve seguire gli Esercizi delle maestre <strong>di</strong> campagna e quelli delle ragazze<br />

dell'Unione.<br />

V .G. e M. Carissima Figlia<br />

Ho il contento <strong>di</strong> darvi buone nuove della nostra Metilde 1 mia Cara Figlia. La medesima vi<br />

ringrazia delle orazioni che per essa avete fatto. Oggi giornata decimaquinta della sua malattia è senza<br />

febbre. Io pure me la passo benino e tutte pure si <strong>di</strong>ffendono.<br />

Eccomi a risponderle rapporto ai letti delle Convalescenti 2 <strong>di</strong> cui vi comise ricercarmi la carità<br />

del buon Signor Francesco Padenghe 3 . Sentite dunque mia Cara Figlia. Rapporto ai fon<strong>di</strong> da letto io mi<br />

rimetto pienamente a quanto giu<strong>di</strong>ca il Signor Francesco.<br />

Rapporto alla grandezza dei letti a me sembrerebbe che fossero un pochetto, come sarebbe<br />

quattro <strong>di</strong>ta più larghi dei nostri trattandosi <strong>di</strong> persone che sortono quasi inferme, e la lunghezza a<br />

proporzione. I lenzuoli a me sembrerebbe <strong>di</strong> canape ed i lenzuoli <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> una larghezza sufficiente<br />

perché se si rivolgono nel letto non mi restino senza lenzuolo.<br />

Io <strong>di</strong>rei che il lenzuolo <strong>di</strong> sopra ci vorra due braccia e mezzo <strong>di</strong> larghezza e lunghi a<br />

proporzione, che già in tali casi è meglio consumare un qualche bracio <strong>di</strong> più ma fare la cosa compita <strong>di</strong><br />

quello che sia per risparmiare un quarto per telo, e rovinar tutto, e già voi avete cognizione <strong>di</strong> tali cose e<br />

saprete spiegar bene. Per la coperta sopra per andare alla minore spesa, e fare una cosa pulita e che duri<br />

netta, io <strong>di</strong>rrei <strong>di</strong> farle <strong>di</strong> stopetta 4 <strong>di</strong> lino e bombace, e colorate bianche e turchine come sono le nostre,<br />

ma avvertite essere necessario che la stoppa sia <strong>di</strong> lino, e non <strong>di</strong> canape altrimenti la stoppa <strong>di</strong> canape<br />

taglierebbe il bombace. Anzi la coperta <strong>di</strong> sotto se si deve comprarla, e che nessuno la doni sarebbe da<br />

farsi mi pare <strong>di</strong> bombace per ispendere poco, perché questo adesso qui non vale niente, ma io <strong>di</strong>co così<br />

alla buona, ma mi rimetto pienamente alli lumi ed alle cognizioni del Signor Francesco.<br />

Questa settimana continuando ad andare come non dubitiamo le cose bene per la salute della<br />

Metilde se non mi avrete da scrivere affari, che forse nelle lettere che riceverò questa sera vene sarà se<br />

non ho affari dunque non vi scriverò perché abbiamo gli Esercizj delle nostre ragazze dell'Unione.<br />

Pregate perché facciano frutto, e mi raccomando <strong>di</strong> pregare Maria Santissima per tanti affari,<br />

che mi premono.<br />

Tutte vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Di Voi Carissima Figlia<br />

Verona li 27 gennajo 1828<br />

Vostra Aff.ma Madre <strong>Maddalena</strong> 5<br />

Figlia della Carità<br />

1 Bunioli Metilde, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/1, lett. 1612, n. 1, pag. 1267).<br />

2 Ospedale delle Convalescenti (Ep. II/2, lett. 1590, n. 5, pag. 1224).<br />

3 Padenghe Francesco, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555).<br />

4 STOPPA (Stoppetta). La parte per il tutto: si tratterebbe del risultato della seconda pettinatura della canapa e del lino,<br />

pronto per la filatura. Qui significa tessuto e la <strong>Canossa</strong> intende che le coperte siano <strong>di</strong> lino e <strong>di</strong> cotone, non <strong>di</strong> canapa.<br />

5 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>.

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