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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Il fatto si è che la stessa notte le venne male a quel <strong>di</strong>to pollice della mano destra. Venne a<br />

mostrarmelo la mattina, le suggerji quel rime<strong>di</strong>o che credetti, perché non sapeva nulla.<br />

Intanto il <strong>di</strong>to andò supporando con pochissimi dolori per altro, e non poteva più ne scrivere,<br />

nè lavorare.<br />

Domenica sera a ricreazione parlando <strong>di</strong> detta cosa ed io vi era, essendo che alla sera stò<br />

colle Professe, ed il dopo pranzo stò in ricreazione colle Novizie.<br />

Intesa da me la cosa, <strong>di</strong>ssi alla Compagna che guardasse bene <strong>di</strong> non pagarla. Questa alle<br />

mie parole si persuase, cavò i rimedj, ed applicò questa cenere, e la mattina del lunedì si trovò<br />

perfettamente guarita, che poté senza benda alcuna lavorare, e fare tutte le cose sue, non essendole<br />

restato che una macchia dove pare si trovasse la matteria 8 . Nella stessa notte, la Felicita 9 da lei ben<br />

conosciuta, ricevette essa pure un'altra grazia. Questa stà facendo i Santi Esercizj dovendole dare il<br />

tablò la vigilia <strong>di</strong> Maria Santissima Immacolata. Sabbato notte o venerdì, che bene non mi ricordo,<br />

le venne un male in bocca per cui a poco a poco si gonfiò a segno, che domenica mattina eravammo<br />

in dubbio se poterla far venire ad ascoltare la Santa Messa, quantunque in casa.<br />

Passò male tutta la giornata ed il dopo pranzo alle ore cinque andò a letto. Passò tutta la<br />

notte con dolori eccessivi, che mi <strong>di</strong>ceva, che tali erano i dolori, che aveva nella testa, che temeva<br />

d'impazzire. La mattina si raccomandò a Maria Santissima e le promise che se la faceva star bene, e<br />

continuare i santi Esercizj avrebbe visitato in quel giorno do<strong>di</strong>ci volte la nostra santa immagine del<br />

coretto. Si adormentò, dormi mezz'ora, e si svegliò guarita, <strong>di</strong> modo che non solo continua i santi<br />

Esercizj, ma senza il minimo riguardo dell'aria ha sempre seguito in tutto la comunità.<br />

Mia Cara Figlia le sarà facile comprendere quale impressione facciano queste misericor<strong>di</strong>e<br />

nell'animo <strong>di</strong> queste buone Compagne. Non respirano più che Maria. La mia superbia poi, arriva<br />

alle stelle, e se l'amorosissima nostra Madre seguita in questo modo io suppero il sole per<br />

l'ambizione.<br />

Quanti scrupoli avrà la mia Cara Durini 10 per me. Freschi stiamo quando verrò a Milano.<br />

L'abbracci colla cara Visconti 11 . Il bene, è che non entrando io in tutto ciò, se non che per<br />

testimonio, non mi posso insuperbire d'altro che della grandezza, e misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Maria.<br />

Tutte le abbraccio e lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> questa amatissima nostra Madre.<br />

Di Lei Carissima Figlia<br />

Alla Signora<br />

La Signora Elena Bernar<strong>di</strong><br />

Figlia della Carità<br />

Contrada della Signora<br />

Parrocchia Santo Stefano<br />

MILANO<br />

Tua Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 12<br />

8 Matteria, cioè PUS, materia che si forma nel corso <strong>di</strong> infiammazioni.<br />

9 Valsecchi Felicita, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1493, n. 3, pag. 1027).<br />

10 Contessa Carolina Durini, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 2, pag. 6).<br />

11 Contessa Luisa Castelli Visconti, amica <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 374, pag. 599).<br />

12 NB. Firma autografa della <strong>Canossa</strong>. Lettera molto sgrammaticata.

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