epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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Ti abbraccio di vero cuore abbracciandoti con tutte le Compagne e ti lascio nel Cuor Santissimo di Maria Di Lei Carissima Figlia Bergamo il 25 novembre 1827 (Timbro partenza) VERONA 27 NOV(embre) Alla Signora La Signora Elena Bernardi Figlia della Carità Parrocchia Santo Stefano Contrada della Signora MILANO 7 NB. Firma autografa della Canossa. Tua Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 7

AD ANGELA BRAGATO 1847(Bergamo#1827.11.30) Notizie di varia consistenza: lo stato di salute, sempre preoccupante di due consorelle, l’invio della farina di granoturco, la speranza di un prossimo ritorno a Verona, la strana richiesta di preghiere per la salute del Provinciale, già però ricordato defunto nella lettera del 17 novernbre. V.G. e M. Carissima Figlia La nostra ammalata di Milano 1 grazie al Signore continua nel suo miglioramento non avendo però ancora totalmente consumato l’infiamatorio comincia a farsi il letto, e la primiera malattia, ch'era la disintaria più non comparre, onde si lusingano molto, onde sono tra il timore, e la speranza ma a Milano sperano molto. Se fosse piacer del Signore vorrei sentire migliori notizie della Cara Teodora 2 vorrei lusingarmi che sia una semplice convulsione, ma non posso a meno di non aver pena dopo l’esempio della cara Beatrice. Jeri ebbi nuova che la compagna di Milano alla quale mandai la ricetta che favoristi mandarmi ha ricuperato stabilmente la voce, e sta bene. Senti come la medicarono. Prima le misero le sanguisughe alla gola, e finito neppur di mangiare erale ritornata la voce dopo qualche giorno tornò a perderla chiamarono il chirurgo e lo giudicò male inflamattorio, ma non aveva febbre nondimeno il medico le fece fare credo due salassi facendola stare a letto, che per questa giovane di temperamento vivacissimo, e convulsivo fù una gran penitenza, e dopo alcuni giorni ricuperò nuovamente la voce nell' aprire una finestra prese un colpo d'aria e la perdette nuovamente. Adesso di nuovo l’ha fortissima. Così a modo di discorso racconta al medico questo accidente, e niente più. Mi dimenticava, che dopo le sanguisughe alla gola le misero un visigante mi scrissero alla nuca ma mi figuro, che sia al collo dopo i capelli non so poi come s'intendono. Più di tutto preghiamo Maria Santissima di Loretto 3 che la guarì l’altra volta. Rapporto la polenta 4 che sento essere a San Michele 5 non sò se tu sappia che se la polenta è macinata ha già pagato il dazio. Macina, e per ricondurla in Verona dovrà pagare un altro dazio per quanto io credo. Informati che già dubito di non fallare e se la cosa è così guarda se torni più il conto a venderla colà, che manderemo in vece della polenta i soldi a Venezia. Se tu hai un occasione per Venezia ti prego di spedirvi dodici braccia di velo di quel che portai l’altra volta se rnai la cara Rosmini 6 lo voleva per Trento. Il confessore di colà avendomelo fatto ordinare colla lettera di jeri e dubito di non essere in tempo di farmelo venire da Milano prima della mia partenza. Ti confirmo la speranza in cui sono di poterti scrivere mercoledì il giorno preciso che mi dovrai mandar a prender(e). Ti raccomando di governarti. Tutte vi abbraccio di vero cuore; vedrò con tutto il piacere la lettera del Signore Don Antonio 7 . Abbraccio di cuore in particolare la secretaria Rosmini, e la mia Metilde 8 . In fretta sono lasciandovi tutte nel Cuor Santissimo di Maria. Mi raccomando in questa novena della Presentazione di pregare tutte per I'Istituto Di Te Carissima Figlia Bergamo li 30 novembre 1827 1 Crippa Maddalena (Ep. II/1, lett. 530, pag. 314). 2 Roggia Teodora (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410) 3 Basilica della Madonna a Loreto in provincia di Ancona (Ep. I, lett. 265, n. 1, pag. 393). 4 Granoturco. 5 S. Michele in Isola, isoletta di Venezia (Ep. III/2, pag. 1560). 6 Margherita Rosmini, sorella dell’abate Antonio Rosmini (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535) 7 Abate Rosmini Antonio (Ep. II/1, lett. 494, pag. 172). 8 Bunioli Metilde (Ep. I, lett. 339, pag. 529).

AD ANGELA BRAGATO<br />

1847(Bergamo#1827.11.30)<br />

Notizie <strong>di</strong> varia consistenza: lo stato <strong>di</strong> salute, sempre preoccupante <strong>di</strong> due consorelle, l’invio della farina<br />

<strong>di</strong> granoturco, la speranza <strong>di</strong> un prossimo ritorno a Verona, la strana richiesta <strong>di</strong> preghiere per la salute del<br />

Provinciale, già però ricordato defunto nella lettera del 17 novernbre.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

La nostra ammalata <strong>di</strong> Milano 1 grazie al Signore continua nel suo miglioramento non<br />

avendo però ancora totalmente consumato l’infiamatorio comincia a farsi il letto, e la primiera<br />

malattia, ch'era la <strong>di</strong>sintaria più non comparre, onde si lusingano molto, onde sono tra il timore, e la<br />

speranza ma a Milano sperano molto. Se fosse piacer del Signore vorrei sentire migliori notizie<br />

della Cara Teodora 2 vorrei lusingarmi che sia una semplice convulsione, ma non posso a meno <strong>di</strong><br />

non aver pena dopo l’esempio della cara Beatrice.<br />

Jeri ebbi nuova che la compagna <strong>di</strong> Milano alla quale mandai la ricetta che favoristi mandarmi<br />

ha ricuperato stabilmente la voce, e sta bene. Senti come la me<strong>di</strong>carono. Prima le misero le<br />

sanguisughe alla gola, e finito neppur <strong>di</strong> mangiare erale ritornata la voce dopo qualche giorno tornò<br />

a perderla chiamarono il chirurgo e lo giu<strong>di</strong>cò male inflamattorio, ma non aveva febbre non<strong>di</strong>meno<br />

il me<strong>di</strong>co le fece fare credo due salassi facendola stare a letto, che per questa giovane <strong>di</strong><br />

temperamento vivacissimo, e convulsivo fù una gran penitenza, e dopo alcuni giorni ricuperò<br />

nuovamente la voce nell' aprire una finestra prese un colpo d'aria e la perdette nuovamente. Adesso<br />

<strong>di</strong> nuovo l’ha fortissima. Così a modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso racconta al me<strong>di</strong>co questo accidente, e niente più.<br />

Mi <strong>di</strong>menticava, che dopo le sanguisughe alla gola le misero un visigante mi scrissero alla<br />

nuca ma mi figuro, che sia al collo dopo i capelli non so poi come s'intendono.<br />

Più <strong>di</strong> tutto preghiamo Maria Santissima <strong>di</strong> Loretto 3 che la guarì l’altra volta.<br />

Rapporto la polenta 4 che sento essere a San Michele 5 non sò se tu sappia che se la polenta è<br />

macinata ha già pagato il dazio. Macina, e per ricondurla in Verona dovrà pagare un altro dazio per<br />

quanto io credo. Informati che già dubito <strong>di</strong> non fallare e se la cosa è così guarda se torni più il<br />

conto a venderla colà, che manderemo in vece della polenta i sol<strong>di</strong> a Venezia.<br />

Se tu hai un occasione per Venezia ti prego <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>rvi do<strong>di</strong>ci braccia <strong>di</strong> velo <strong>di</strong> quel che<br />

portai l’altra volta se rnai la cara Rosmini 6 lo voleva per Trento. Il confessore <strong>di</strong> colà avendomelo<br />

fatto or<strong>di</strong>nare colla lettera <strong>di</strong> jeri e dubito <strong>di</strong> non essere in tempo <strong>di</strong> farmelo venire da Milano prima<br />

della mia partenza.<br />

Ti confirmo la speranza in cui sono <strong>di</strong> poterti scrivere mercoledì il giorno preciso che mi<br />

dovrai mandar a prender(e). Ti raccomando <strong>di</strong> governarti.<br />

Tutte vi abbraccio <strong>di</strong> vero cuore; vedrò con tutto il piacere la lettera del Signore Don Antonio 7 .<br />

Abbraccio <strong>di</strong> cuore in particolare la secretaria Rosmini, e la mia Metilde 8 .<br />

In fretta sono lasciandovi tutte nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria.<br />

Mi raccomando in questa novena della Presentazione <strong>di</strong> pregare tutte per I'Istituto<br />

Di Te Carissima Figlia<br />

Bergamo li 30 novembre 1827<br />

1<br />

Crippa <strong>Maddalena</strong> (Ep. II/1, lett. 530, pag. 314).<br />

2<br />

Roggia Teodora (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410)<br />

3<br />

Basilica della Madonna a Loreto in provincia <strong>di</strong> Ancona (Ep. I, lett. 265, n. 1, pag. 393).<br />

4<br />

Granoturco.<br />

5<br />

S. Michele in Isola, isoletta <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/2, pag. 1560).<br />

6<br />

Margherita Rosmini, sorella dell’abate Antonio Rosmini (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />

7<br />

Abate Rosmini Antonio (Ep. II/1, lett. 494, pag. 172).<br />

8<br />

Bunioli Metilde (Ep. I, lett. 339, pag. 529).

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