epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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dirmi se è dell'Unione delle grandi 13 . Se la Signora Teresa se ne anderà le desidereremo un felice viaggio, e saremo contentissime che vada nel suo nido, e ti dico il vero siccome mi fà pena il vederla così afflitta come quando partii, così non mi dispiace niente di non più vederla. Ti ringrazio delle notizie che mi dai della mia famiglia, ringraziamo il Signore che adesso vada bene, anche il mio Carlino 14 , e la buona sua sposa 15 . Vi abbraccio tutte di vero cuore, così pure tutte le altre compagne lasciandovi tutte nel Cuor di Maria. La secretaria Rosa ti abbraccia di tutto cuore, così pure tutte le altre compagne. Quando mi mandi a prendere mandami un capello da mettere alla Bettina. Di te Carissima Figlia Bergamo li 13 novembre 1827 Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 16 PS. Quando martedì Michel 17 venirà a prendermi, dille che vadi dalla Signora Margherita di Rovato 18 , e che le dica, che faccia la grazia di far avertire la Signora Agape Formenti di Chiari, che sarò il giorno appresso a Rovato. E se il Michele non volesse andarvi, dalli tu due righe da consegnar alla Signora Margherita, pregandola di avvertire la Signora Agape Formenti, che mercoledi cioè il giorno dietro l’arrivo del Michele io sarò a Rovato, che sarà il giorno della Madonna probabilmente. Dico probabilmente perchè sino che non metto la lettera in posta temo sempre che mi sopragiunga qualche impedimento. Alla Signora La Signora Angelina Bragato Superiora delle Figlie della Carità San Giuseppe VERONA 13 Unione delle ex-allieve Maestre di Campagna (Ep. III/2, lett. 1486, n. 2, pag. 1012). 14 March. Canossa Carlo, cugino di Maddalena (Ep. I, lett. 8, n. 6, pag. 23). 15 Contessa Muselli Eleonora, moglie di Carlino Canossa (Ep. I, lett. 8, n. 6, pag. 24). 16 NB. Firma autografa della Canossa 17 Masina Michele, il vetturale (Ep. I, lett. 357, pag. 564). 18 Caprini Margherita, entrata tra le Canossiane il 7 ottobre 1828 (Ep. II/2, lett. 809, pag. 1015).

A GIUSEPPA TERRAGNOLI 1842(Bergamo#1827.11.13) Questa lettera dovrebbe precedere quella alla Bragato, perché in essa la Canossa dà già notizia della morte del Superiore di Verona, mentre in questa permane il dubbio. E’ una semplice necessità di trasposizione per unire le lettere alla stessa destinataria. L'argomento é pressoché uguale. V.G. e M. Carissima Figlia 13 novembre 1827 Essendo da molto tempo in debito di risposta al Paroco di Burano 1 , e volendo dirvi pur qualche cosa, a risparmio di posta vi scrivo in questa sopracoperta. Intesi con vivo dolore lo stato estremo del Santo Provinciale 2 . Già da quanto mi scrivete, dubito che questa mia lo troverà morto. Qui intanto si continua a pregare vivo o morto che egli sia. Già spero lunedì di avere vostre lettere mia Cara Figlia, lusingandomi che non avrete la debolezza di farvi un riguardo a dirmi tal perdita, perche dobbiamo poi essere disposte, e contente di far la Volontà di Dio in tutte le cose. Se così avrà piaciuto al Signore, subito che lo saprò, vi manderò quattro righe pel Superior novello 3 , e vi scriverò come voi pure dovrete fare. Mi lusingo di poter partir il giorno 19 appena sarò a Verona non dubitate mia Cara Figlia, che vi manderò un po' di danaro, e scrivo oggi a Milano pel velo che desidera il nostro Padre Stefani 4 , ed anche vi manderò l’anello. Pare che Dio voglia prepararci un soccorso pel temporale che vi scriverò poi difusamente, ma ancora non ne siamo affatto certe. Pregate pel Provinciale; per otto giorni vi raccomando i soliti suffragi e la Novena della Presentazione fatela tutte perche sempre più l’Istituto si stabilisca nello Spirito e pel temporale ancora. Vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria Vostra Aff.ma Madre Maddalena Figlia della Carità 5 (NB. La lettera, firmata dalla Canossa, e scritta sulla « sopracoperta », cioè la nostra attuale busta. Sulla contropagina, dove è l’indirizzo, nei due lembi ripiegati, è scritto: La polenta è a V. Micheli e il barcaro non vuol più portarla. (Timbro partenza) BERGAMO (Timbro arrivo) VENEZIA 12 NOV(embre) Alla Signora La Signora Giuseppa Terragnoli Figlia della Carità Convento Santa Lucia V E N E Z I A 1 Don Giuriati Giovanni, parroco di Burano, Venezia (Ep. II/1, lett. 668, pag. 444). 2 P. Marino da Cadore, gravissimo (Ep. I, lett. 533, n 3, pag. 557). 3 Mons. Traversi Antonio, nuovo superiore della Casa di Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n 2, pag. 165). 4 Padre Stefani, parroco ai “Carmini” di Venezia (Ep. II/1, lett. 495, pag. 175). 5 NB.Firma autografa della Canossa

A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1842(Bergamo#1827.11.13)<br />

Questa lettera dovrebbe precedere quella alla Bragato, perché in essa la <strong>Canossa</strong> dà già notizia della morte<br />

del Superiore <strong>di</strong> Verona, mentre in questa permane il dubbio. E’ una semplice necessità <strong>di</strong> trasposizione per<br />

unire le lettere alla stessa destinataria. L'argomento é pressoché uguale.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

13 novembre 1827<br />

Essendo da molto tempo in debito <strong>di</strong> risposta al Paroco <strong>di</strong> Burano 1 , e volendo <strong>di</strong>rvi pur<br />

qualche cosa, a risparmio <strong>di</strong> posta vi scrivo in questa sopracoperta. Intesi con vivo dolore lo stato<br />

estremo del Santo Provinciale 2 . Già da quanto mi scrivete, dubito che questa mia lo troverà morto.<br />

Qui intanto si continua a pregare vivo o morto che egli sia. Già spero lunedì <strong>di</strong> avere vostre lettere<br />

mia Cara Figlia, lusingandomi che non avrete la debolezza <strong>di</strong> farvi un riguardo a <strong>di</strong>rmi tal per<strong>di</strong>ta,<br />

perche dobbiamo poi essere <strong>di</strong>sposte, e contente <strong>di</strong> far la Volontà <strong>di</strong> Dio in tutte le cose. Se così<br />

avrà piaciuto al Signore, subito che lo saprò, vi manderò quattro righe pel Superior novello 3 , e vi<br />

scriverò come voi pure dovrete fare.<br />

Mi lusingo <strong>di</strong> poter partir il giorno 19 appena sarò a Verona non dubitate mia Cara Figlia, che<br />

vi manderò un po' <strong>di</strong> danaro, e scrivo oggi a Milano pel velo che desidera il nostro Padre Stefani 4 ,<br />

ed anche vi manderò l’anello.<br />

Pare che Dio voglia prepararci un soccorso pel temporale che vi scriverò poi <strong>di</strong>fusamente, ma<br />

ancora non ne siamo affatto certe.<br />

Pregate pel Provinciale; per otto giorni vi raccomando i soliti suffragi e la Novena della<br />

Presentazione fatela tutte perche sempre più l’Istituto si stabilisca nello Spirito e pel temporale<br />

ancora.<br />

Vi lascio nel Cuor Santissimo <strong>di</strong> Maria<br />

Vostra Aff.ma Madre<br />

<strong>Maddalena</strong> Figlia della Carità 5<br />

(NB. La lettera, firmata dalla <strong>Canossa</strong>, e scritta sulla « sopracoperta », cioè la nostra attuale busta.<br />

Sulla contropagina, dove è l’in<strong>di</strong>rizzo, nei due lembi ripiegati, è scritto:<br />

La polenta è a V. Micheli e il barcaro non vuol più portarla.<br />

(Timbro partenza) BERGAMO<br />

(Timbro arrivo) VENEZIA<br />

12 NOV(embre)<br />

Alla Signora<br />

La Signora Giuseppa Terragnoli<br />

Figlia della Carità<br />

Convento Santa Lucia<br />

V E N E Z I A<br />

1 Don Giuriati Giovanni, parroco <strong>di</strong> Burano, Venezia (Ep. II/1, lett. 668, pag. 444).<br />

2 P. Marino da Cadore, gravissimo (Ep. I, lett. 533, n 3, pag. 557).<br />

3 Mons. Traversi Antonio, nuovo superiore della Casa <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n 2, pag. 165).<br />

4 Padre Stefani, parroco ai “Carmini” <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 495, pag. 175).<br />

5 NB.Firma autografa della <strong>Canossa</strong>

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