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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1841(Bergamo#1827.11.13)<br />

E' morto i1 Superiore <strong>di</strong> Venezia per cui la <strong>Canossa</strong> invita le varie Case a suffragarne l’anima. Notizia<br />

serena invece: uscita dall'Istituto la Zappettini, è entrata la Bettina Pollini, con quanto le necessita. Poiché è<br />

una delle maestre <strong>di</strong> campagna e vuol fare una sorpresa alle sue educatrici, non ne parli fino al suo arrivo.<br />

V.G. e M Carissima Figlia<br />

Mi era <strong>di</strong>menticata totalmente delle premure dell'Arciprete<strong>di</strong> Bovolon 1 . Debbo vedere, o<br />

questo, o il Signor Conte Luca o il <strong>di</strong> lui fratello 2 , ed alla mia venuta ti porterò la risposta.<br />

Ha piaciuto al Signore chiamare a se colla morte dei giusti il santo nostro Superiore<br />

Provinciale <strong>di</strong> Venezia 3 . Per ciò mia Cara Figlia avendo noi a questo obblighi senza nurnero per<br />

otto giorni tutte applicarete le sante Cominioni che farete, e sirnilmente per questi otto giorni farete<br />

ogni sera la santa Via Crucis per lui.<br />

Comincierò per <strong>di</strong>rti mia Cara Figlia che ebbi bisogno <strong>di</strong> farmi cavar sangue domenica sera al<br />

solito senza aver bisogno <strong>di</strong> stare a letto già s'intende. Siccome non aveva voglia <strong>di</strong> farmelo cavare<br />

tirai innanzi quanto potei e mi venne un pò <strong>di</strong> tosse, ed allora dovetti degnarmi <strong>di</strong> farlo. Ma con<br />

tutta sincerità ti assicuro è cosa da niente; ma siccome in questo Paese temono che l’aria, il vent.o<br />

ed il sole mi offenda perciò mi manderai a prendere lunedì 19 corrente.<br />

Sabato ti scriverò <strong>di</strong> nuovo manda la sera <strong>di</strong> domenica a vedere alla posta, e già se non hai<br />

lettera manda pure a prendermi.<br />

Mi manderai i sei gigli, e se la Cara Irene 4 ha fatto dè garofani, ed anche qualche altro fiore <strong>di</strong><br />

capriccio mandatemi che io porterò invece dè, fiori <strong>di</strong> Milano.<br />

Sono obbligatissima alla mia Cara Rosmini 5 delle cor<strong>di</strong>ali sue <strong>di</strong>sposizioni, ed offerte già so<br />

bene la sua bontà ed il suo cuore, e nel caso avessi bisogno non mancherò <strong>di</strong> approfittarne.<br />

Ti <strong>di</strong>co il vero che mi <strong>di</strong>spiace assai <strong>di</strong> sentire che ci vogliono ancora quattro mille fiorini<br />

prima che sia terminato figurandomi quanto alla mi povera Rosmini ciò darà pensiero.<br />

Già le farai coraggio che il Signore 1'assisterà. Per la Cara Rosa 6 fa preparare in camera della<br />

cara Beatrice 7 .<br />

Devo <strong>di</strong>rti ma non ho piacere che in casa lo sappiano per quanto si può. Sortendo la Zappettini il<br />

Signore mi mandò un'altra in suo luogo da tutte voi conosciuta, ed è per questo che non voglio che<br />

generalmente si sappia perchè voglio farle una improvvisata singolarmente alla Nunziata 8 , alla<br />

Carminati 9 ed a tutte quelle che furono colle maestre.<br />

Sappi dunque che entrò la Bettina Pollini 10 , e ti avverto che manderanno il letto, ed il danaro<br />

con forse la sua mobilia a Verona, onde ti avverto perchè tu possa prevenire la portinaia e l’amica<br />

Metilde 11 <strong>di</strong> chiamare te sola venendo questa robba.<br />

Nella camera d'lsabella 12 se tu non hai qualche riflesso, la terrei per me per lo scrivere, e stare<br />

tra noi quando ne abbiam bisogno. Non so capire chi sia questa Angela Fini che è morta, ti prego<br />

1 Don Bonvicini, arciprete <strong>di</strong> Bovolone (Ep. III/3, lett. 1822, n. 11, pag. 1731).<br />

2 Conti Don Passi Luca e Marco (Ep. II/2, lett. 711, n. 6, pag. 787).<br />

3 P. Marino <strong>di</strong> Cadore, superiore <strong>di</strong> Venezia (Ep. I, lett. 533, n 3, pag. 557).<br />

4 Demassari Irene della comunità <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1615, n. 4., pag. 1274).<br />

5 Margherita Rosmini (Ep. I, lett. 342, n. 4, pag. 535)<br />

6 Dabalà Rosa (Ep.II/1, lett. 585, n. 4, pag. 442)<br />

7 Olivieri Beatrice (Ep. I, lett. 339, n. 5, pag. 529).<br />

8 Caccia Annunciata, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. III/2, lett. 1610, n. 6, pag. 1262).<br />

9 Carminati Cattina, nella Casa <strong>di</strong> Verona (Ep.III/1, lett. 1273, n. 2, pag. 524).<br />

10 BETTINA POLLINI, nata a Riva <strong>di</strong> Solto Bergamasco nel 1810, morta a Verona nel 1858. Fu seconda maestra nella<br />

scuola delle sordomute.<br />

11 Bunioli Metilde (Ep. I, lett. 5, n. 6, pag. 15).<br />

12 Ferrari Isabella (Ep. I, lett. 347, n. 5, pag. 542).

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