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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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A GIUSEPPA TERRAGNOLI<br />

1837(Bergamo#1827.11.03)<br />

Mentre il Superiore <strong>di</strong> Venezia, P. Marino, sta fisicamente peggiorando, il nuovo Patriarca é andato a<br />

visitare l'Istituto. Anche la <strong>Canossa</strong> vorrebbe andare presto ad ossequiarlo personalmente, ma non ha<br />

chiare le prospettive del futuro. Intanto sta cercando <strong>di</strong> risolvere il problema della spe<strong>di</strong>zione del<br />

granoturco, che i «barcaroli» non vogliono portare.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Comincierò col <strong>di</strong>rvi che la Cara ammalata <strong>di</strong> Milano 1 ha superato l’accuto ed ora sta benino.<br />

Non so però come finirà avendo dei sintomi che minacciano che voglia ripigliare la malattia prima<br />

che è una vecchia <strong>di</strong>ssenteria, perciò continuate a pregare acciò il Signore le doni quella fortezza<br />

che gli è necessaria nel caso la volesse prima inferma, e poi con Lui.<br />

Sento quanto mi <strong>di</strong>te del nostro santo vecchietto Provinciale 2 . VI confesso che l’unica cosa<br />

che mi faccia specie, è la mancanza <strong>di</strong> respiro in una età così avvanzata. Basta faccia il Signore.<br />

Non potete credere quanto abbia a cuore il pazientissimo Arciprete Albrizzi 3 . Non manco <strong>di</strong><br />

trovargli orazioni, e <strong>di</strong> raccomandarlo anch'io al Signore da quella miserabile che sono. Intesi colla<br />

più viva compiacenza l’onore che vi fece la carità del nostro Prelato 4 , e <strong>di</strong> Monsignor Vicario 5 .<br />

Presentandovisi un opportuno, e naturale incontro ringraziandolo dei suoi saluti umiliategli i<br />

miei rispettosi ossequi. Bramo io pure aver la sorte <strong>di</strong> presentarglieli personalmente, ma ancora non<br />

posso <strong>di</strong>rvi con qualche precisione quando potrò ritornare costì. Già sino che non sono ritornata a<br />

Verona non posso parlarvi con precisione su <strong>di</strong> ciò. Peraltro in ogni modo sarebbe necessario per<br />

determinarmi, che fossi quasi certa <strong>di</strong> trovar tutto pronto per cominciar l’Ospitale 6 , e che le Dame<br />

fossero <strong>di</strong>sposte ad anticipare i santi Esercizj perche se venissi adesso non potrei più ritornare dopo<br />

Pasqua anche a motivo della spesa del viaggio.<br />

Io credo che nella settimana dopo San Martino 7 partirò per Verona ed allora potendomi<br />

assicurare del tempo in cui potremo fare la fondazione <strong>di</strong> Trento prenderò le mie misure generali <strong>di</strong><br />

tutto, poi vi scriverò.<br />

Sappiate mia Cara Figlia, che la nostra buona Angelina 8 mi scrive che la polenta era<br />

preparata, ma quello della barca non la vuol prendere. Quando ritornerà il Signor Padenghe 9 sentite<br />

un poco se egli avesse qualche barcaro veronese che lo servisse, ed allora in<strong>di</strong>candomi chi, e<br />

quando al mio ritorno a Verona vedrò se posso combinare.<br />

Egli è gran tempo che niente mi <strong>di</strong>te del padre <strong>di</strong> Cristina 10 , ve lo raccomando <strong>di</strong> anima e <strong>di</strong><br />

corpo. Quando sarò a Verona vi manderò un poco <strong>di</strong> danaro per quello che spendete per lui,<br />

singolarmente adesso che è inverno.<br />

Vi manderò anche l’anello che per la poca mia riflessiva memoria lasciai chiuso in una<br />

cassetta a Verona <strong>di</strong> cui tengo qui le chiavi. Vi ringrazio tanto dei <strong>di</strong>sturbi che avete pel Padre<br />

Biasiuti 11 . Lascierò qui la vostra Mincola 12 , vostra prima Compagna, intanto Superiora, e la nostra<br />

1<br />

Crippa <strong>Maddalena</strong>, nella Casa <strong>di</strong> Milano (Ep. II/1, lett. 530, pag. 314).<br />

2 P. Marino da Cadore, gravemente ammalato (Ep. I, lett. 533, n 3, pag. 557) .<br />

3 Mons. Giuseppe Albrizzi , ammalato (Ep. II/1, lett. A 37, n. 1, pag. 226).<br />

4 Mons. Monico Giacomo, Patriarca <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 489, n. 1, pag. 164).<br />

5 Mons. Luciano Luciani, Vicario <strong>di</strong> Venezia (Ep. III/1, lett. 1182, n. 5, pag. 360).<br />

6 Ospedale delle Convalescenti (Ep. III/2, lett. 1504, pag. 1053).<br />

7 11 novernbre.<br />

8 Bragato Angela, superiora <strong>di</strong> Verona (Ep. I,lett. 339, n. 4, pag. 529).<br />

9 Padenghe Francesco, procuratore <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> a Venezia (Ep. I, lett. 352, n. 1, pag. 555).<br />

10<br />

Il padre <strong>di</strong> Cristina Pilotti, nell’Ospedale <strong>di</strong> Servolo (Ep. III/2, pag. 834).<br />

11<br />

Padre Giambattista Biasiuti, parroco della fava <strong>di</strong> Venezia (Ep. II/1, lett. 670, n. 2, pag. 651).<br />

12<br />

Faccioli Domenica, superiora a Bergamo (Ep. I, lett. 360, n. 1, pag. 568).

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