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epistolario iii/3 - S.Maddalena di Canossa

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AD ANGELA BRAGATO<br />

1836(Bergamo#1827.11.03)<br />

Notizie <strong>di</strong> cronaca interna: le alternative delle due giovani ammalate; il ritardo <strong>di</strong> consegna del granoturco<br />

da parte degli affittuali; la consegna <strong>di</strong> quanto è rimasto nell'Istituto della novizia rientrata in famigha.<br />

V.G. e M. Carissima Figlia<br />

Bergamo li 3 novembre 1827<br />

Riscontro l’ultima <strong>di</strong> lei lettera dalla quale sento mia cara Figlia che tu pure non ricevi per<br />

or<strong>di</strong>ne le lettere. Si vede che il male viene propriamente dalle poste incerte.<br />

La compagna <strong>di</strong> Milano 1 ha supperato il male accuto, ma da quanto sento torna ad essere in<br />

uno stato cronico, e per conseguenza sofferente. Continuino per ciò a raccomandarla al Signore, ed<br />

a Maria Santissima perchè le donino fortezza.<br />

Godo <strong>di</strong> sentire, che grazie al Signore tutte <strong>di</strong> costì ve la passiate sufficientemente bene però<br />

quando mi scrivi come ti <strong>di</strong>ssi nell'ultima mia <strong>di</strong>mmi come và la voce della Cara Teodora 2 .<br />

A Milano oltre l’ammalata suddetta un'altra ha perso la voce, ma siccome anche a questa ora<br />

le va, ed ora le viene, così il me<strong>di</strong>co non sene fà il minimo caso. Ricordati <strong>di</strong> occludermi veramente<br />

la ricetta dei boconcini con cui una volta guari Teodora, che tu credevi avermi mandato, ma ch'io<br />

non trovai.<br />

Da tutto questo comprenderai, che io mi tengo nella ferma speranza <strong>di</strong> non aver a tornar altro<br />

a Milano, conseguentemente in quella altresì <strong>di</strong> presto abbracciarti quantunque sia contentissima<br />

che tutte le cose vadano con or<strong>di</strong>ne, ma se posso ho desiderio <strong>di</strong> venirti a portare un poco d'ajuto.<br />

Rapporto ai ferri del fiori sappi, che secondo quello che intendo io i tre ferri che ci vogliono<br />

per certi fiori, come per le rose, e lo stesso degli altri non è che sieno i ferri simili doppi, ma vuol<br />

<strong>di</strong>re che per fare una rama <strong>di</strong> rose sono necessari tutti tre <strong>di</strong>fferenti, I'uno suppongo per la foglia<br />

verde, l’altro per la rossa, e l’altro per le rose più piccole, ed il ferro della stampa sono le vene delle<br />

foglie. Per altro scriverò a Milano, e se sarà possibile vedrò <strong>di</strong> portar le quello che potrò.<br />

Ancora niente posso <strong>di</strong>rti <strong>di</strong> preciso quando dovrai mandarmi a prendere. Spero però abbia da<br />

essere entro la ventura settimana.<br />

Riguardo alla polenta 3 hai fatto benissimo a parlare al mio Carlino 4 . Se non ve<strong>di</strong> trà qualche<br />

giorno l’effetto <strong>di</strong> tale parlata, mi è venuto in mente che tu potrai scrivere due righette alla Mezzanelli,<br />

pregandola <strong>di</strong> fare, che il suo fattore parli ai nostri affittuali, onde abbiano da portarci la<br />

polenta.<br />

Se la mezza botte d'uva non possono darcela attesa la cattiva stagione pazienza, vuol <strong>di</strong>re che<br />

potranno darcela l’anno venturo, ma la polenta torno a <strong>di</strong>re ce l’hanno da dare quest'anno almeno<br />

tutta quella dell'anno, ed un poco vecchia, venendo sul fondo.<br />

Rapporto alla polenta <strong>di</strong> Venezia riflettendo alla cosa, meglio è che intanto la mangiate voi<br />

altre, non sapendo neppur io come fargliela avere quando il barcaro non vuol portarla, nè la Beppa<br />

può suggerirmi barcari <strong>di</strong> San Michele 5 .<br />

Non<strong>di</strong>meno pel seguito le scriverò per vedere se può avere qualche occasione col mezzo <strong>di</strong><br />

qualche mercante.<br />

Per la robba della Zappettini 6 uno <strong>di</strong> questi giorni riceverai una lettera <strong>di</strong> suo padre dallo<br />

stesso spe<strong>di</strong>zioniere Bentivoglio, al quale consegnerai la robba più grossa, come sarebbe le coperte<br />

1<br />

Crippa <strong>Maddalena</strong>, della Casa <strong>di</strong> Milano (Ep. II/1, lett. 530, pag. 314).<br />

2<br />

Roggia Teodora della Casa <strong>di</strong> Verona (Ep. II/2, lett. 571, n. 6, pag. 410).<br />

3<br />

Granoturco.<br />

4<br />

March. <strong>Canossa</strong> Carlo, cugino <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong> (Ep. I, lett. 8, n. 6, pag. 23).<br />

5<br />

S. Michele in Isola, Venezia (Ep. III/2, pag. 1560).<br />

6 L’aspirante tornata in famiglia

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