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arte<br />
NTWK gennaio Mostra | Redazione<br />
12<br />
Giorgio Carmelich. Futuristicherie<br />
Viaggi d’arte fra Trieste, Roma e Praga<br />
La mostra ruota attorno alla figura<br />
di Giorgio Carmelich, artista triestino<br />
morto inaspettatamente a 22 anni, e al<br />
rivoluzionario movimento d’avanguardia<br />
che nel territorio giuliano nasce e<br />
si sviluppa negli anni ’20 intorno alla<br />
rivista L’Aurora. Il progetto espositivo ha<br />
lo scopo di approfondire la vita e la produzione<br />
artstica ed editoriale di Carmelich, i<br />
contatti con i futuristi Enrico Prampolini e<br />
Fortunato Depero, la fase costruttivista del<br />
maestro e i rapporti stabiliti con le avan-<br />
Trieste | Museo della Civiltà Istriana<br />
Fino al 21 febbraio | 040.639188 www.irci.it<br />
Carmelich,Caserma-Praga,1929<br />
guardie italiane ed europee. La<br />
vita, l’opera e i gusti dell’artista<br />
si possono tracciare attraverso le<br />
sue fresche lettere, indirizzate<br />
all’amico e sodale Emilio Mario<br />
Dolfi e spesso ornate da spiritosi<br />
disegni, che costituiscono il<br />
Leitmotiv della mostra.<br />
Accanto a queste, più di<br />
130 sono le opere presentate,<br />
tra cui le edizioni manoscritte<br />
o dattiloscritte della Bottega<br />
di Epeo, le creazioni più sorprendenti<br />
della coppiaCarmelich-Dolfi.<br />
Riguardo alla produzione figurativa,<br />
si va dai disegni a matite colorate<br />
o a china del 1923, ai collages del 1924,<br />
passando attraverso la parentesi costruttivista,<br />
culminata nella relaizzazione della<br />
Sala costruttivista nel 1927, fino all’ultima<br />
fase, quella magica e chagalliana dell’ultimo<br />
periodo praghese. La produzione<br />
dell’artista triestino è accostata a undici<br />
opere di Depero e cinque di Prampolini,<br />
suoi maestri spirituali e punti di<br />
riferimento principali nell’elaborazione<br />
del suo linguaggio futurista; sono presenti<br />
anche altre opere di futuristi giuliani e di<br />
Černigoj e Stepancic, seguaci del costruttivismo.<br />
L’allestimento, corredato da diversi<br />
interventi multimediali, vuole permettere<br />
al visitatore di immergersi nel linguaggio<br />
delle avanguardie, in cui Carmelich visse,<br />
in un lampo, la sua breve parabola esistenziale<br />
e artistica.<br />
Futurismi al confine orientale<br />
Le intuizioni dei migliori maestri del ‘w900<br />
“Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime”,<br />
allestita dall’Irci e dalla Famiglia di Grisignana negli spazi del<br />
Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata, a cura di<br />
Piero Delbello, su progetto e allestimento di Athos<br />
Pericin. Un affascinante percorso espositivo in cui<br />
spiccano opere del pittore futurista Tullio Crali,<br />
degli scultori Ugo Carà e Marcello Mascherini,<br />
dell’architetto Bruno Angheben, del fotografo<br />
Ferruccio Demanins, dei grafici Urbano Corva ed<br />
Edoardo Ricci, e dell’eclettico Guido Marussig:<br />
in mostra oltre 300 opere in mostra di un centinaio<br />
di artisti che hanno profondamente segnato<br />
l’evoluzione grafica e artistica dei primi decenni<br />
dello scorso secolo. Con i “Mercoledì delle<br />
Avanguardie”, che saranno proposti settimanalmente<br />
per tutto il mese di gennaio, il pubblico<br />
potrà immergersi in un coloratissimo itinerario di<br />
suggestioni futuriste, guidato dal curatore della<br />
mostra Piero Delbell che appunterà, di volta in<br />
Trieste | Museo Revoltella<br />
Fino al 5 aprile | www.museorevoltella.it<br />
Carmelich,Balletto,1924<br />
volta, traiettorie di matrice futurista (Emilio Caucigh, Eligio<br />
Finazzer Flori, Ugo Carà, Bruno Angheben), immagini e cubature<br />
in grafica, giustapposizioni di colori: Omero Valenti, Marcello<br />
Claris, suggestioni decó: Popi e Mariella<br />
Polli, superomismo fumettoso: Marcello<br />
Mascherini, costruzioni e sovracostruzioni<br />
novecentiste: Guido Marussig, Nino Ferenzi,<br />
tratti di primitivism: Sante Bidoli, semplificazione:<br />
Tullio Crali e Urbano Corva, e la<br />
linearizzazione del disegno: Marino Spadavecchia<br />
e Lea Battigelli D’Orlandi. Un’occasione<br />
preziosa per gustare la cifra stilistica di<br />
personalità di “avanguardia”. La mostra è<br />
realizzata in collaborazione con la Provincia<br />
di Trieste e il Comune di Trieste – Assessorato<br />
alla Cultura, con il contributo del Governo<br />
Italiano (L 72/2001), della Regione autonoma<br />
Friuli Venezia Giulia, della Fondazione<br />
CRTrieste e di Esatto SpA.